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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Finanza smantella vasto traffico internazionale di cocaina con basi a Udine, Pordenone e Treviso

Finanza smantella traffico internazionale di cocaina con basi a Udine, Pordenone e Treviso

Trieste - Nell’ambito dell’operazione “mission”, 50 Finanzieri dei Comandi Provinciali Trieste e Pordenone della Guardia di Finanza, coadiuvati dal fiuto di unità cinofile di Udine, hanno eseguito il 7 febbraio 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere - emesse dal G.I.P. di Pordenone, ad esito di indagini dirette dalla locale Procura – nei confronti di un’organizzazione di trafficanti internazionali di cocaina con base nella città di Pordenone.

Tra le province di Pordenone e Treviso militari hanno eseguito  una serie di perquisizioni a carico di diversi responsabili ed hanno disposto due obblighi di dimora.

Finora le indagini delle Fiamme Gialle di Trieste hanno già consegnato alla giustizia 11 persone tra corrieri e complici e consentito di sequestrare 2.300 grammi di cocaina (pari a 3.500 dosi per un valore di circa 270.000 euro), 250 grammi di mannitolo (sostanza da taglio), 7.000 euro in contanti e un’automobile utilizzata dai criminali.

Le laboriose indagini dalla Guardia di Finanza hanno permesso di scoprire l’esistenza di un florido e collaudato traffico internazionale di cocaina proveniente dalla Spagna e destinata al Friuli Venezia Giulia, gestito da una organizzazione di malavitosi composta da cittadini dominicani ed italiani residenti nelle provincie di Udine, Pordenone e Treviso.

Le menti del traffico si avvalevano di corrieri ovulatori (bodypackers), reclutati tra propri parenti connazionali (per questo particolarmente "devoti" ai capi), che dovevano far arrivare la micidiale polvere bianca a Pordenone, alternando l’utilizzo di aereo, treno, pullman, auto, allo scopo di disorientare gli investigatori.

I corrieri della “morte bianca” giunti in Friuli venivano sistemati in luoghi sicuri dove espellevano gli ovuli di cocaina ingeriti (involucri di lattice del peso di 1 grammo che avvolgono 10 grammi di cocaina), immediatamente poi immessa nella “rete” di spaccio locale.

Figure centrali della banda dei trafficanti, due caraibici che avevano le missioni più importanti da perseguire: l’approvvigionamento della “polvere bianca” in territorio iberico e l’addestramento di insospettabili corrieri. Tra questi tre donne caraibiche, una delle quali ultrasessantenne.
      

Violento scontro sulla Pontebbana tra Pordenone e Fiume Veneto, muore un automobilista

Violento scontro sulla Pontebbana tra Pordenone e Fiume Veneto, muore un automobilista

Pordenone - Un incidente mortale è avvenuto venerdì 3 febbraio attorno alle 23.30, lungo la Statale 13 Pontebbana, in comune di Fiume Veneto (Pn), all'altezza dei centri commerciali.

Per cause al vaglio della Polizia Stradale, una Daewoo Matiz condotta da un anziano di Casarsa della Delizia (Pn), il signor Marino Fancello, di 76 anni, si è scontrato con una Fiat 16 in cui si trovavano tre donne.

A causa della violenza dell’urto, l'uomo è rimasto incastrato nell'abitacolo ed è stato estratto dai Vigili del fuoco del Comando di Pordenone. Qualsiasi tentativo di rianimazione, praticato assieme al personale del 118, subito sopraggiunto sul posto, è risultato vano.

Le tre donne che erano sull'altro veicolo, leggermente ferite, sono state portate in ospedale a San Vito al Tagliamento.

 

 

 

 

 

Sgominata banda criminale con base nel Nord Italia specializzata in furti alle aziende

Sgominata banda criminale con base nel Nord Italia specializzata in furti alle aziende

Pordenone - Con un’operazione condotta il 1° febbraio i Carabinieri di Portogruaro (Ve) hanno sgominato una banda di rapinatori che in sette mesi aveva compiuto una ventina di furti in Veneto e Friuli ed anche in Lombardia e Liguria ai danni di attività commerciali e cantieri, con prelievo di materiale, attrezzature e furgoni, per un danno di oltre un milione di euro.

I carabinieri hanno tratto in arresto cinque persone, quattro nel bergamasco e una nel vicentino, mentre altre due sono ricercate.

Nel corso dell'operazione, conclusasi nelle prime ore di mercoledì, sono state eseguite anche una ventina di perquisizioni e sono state denunciate per ricettazione e furto aggravato in concorso 12 persone.

L’inchiesta, denominata “footing”, era iniziata nel Portogruarese, dove nell’estate del 2016 vi erano state diverse rapine. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Pordenone.

ll procuratore reggente di Pordenone, Federico Facchin, nell'esprimere la sua soddisfazione per il risultato raggiunto, ha sottolineato il danno provocato all'economia locale, oltre che alla sicurezza, da questo tipo di azioni criminose.

I sette uomini del sodalizio sono tutti romeni e con precedenti penali. I cinque catturati dai militari sono stati assicurati alla giustizia e si trovano ora nelle carceri di Bergamo, Brescia e Vicenza; due sono irreperibili e probabilmente all'estero.

Parte della refurtiva è stata sequestrata. Nel corso delle indagini sono state individuate anche alcune aziende italiane che ricettavano parte del materiale rubato.

 

 

 

 

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