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Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Violenza sessuale a Pordenone dopo un festa lo scorso anno: fermato un sospettato

Violenza sessuale a Pordenone dopo un festa lo scorso anno: fermato un sospettato

Pordenone - Violentata dopo una festa fra amici a Pordenone durante la quale molti si erano ubriacati: è quanto denunciato da una ragazza colombiana alla Polizia che ha sottoposto a fermo un cittadino colombiano - C.S., di 40 anni - indiziato del reato di violenza sessuale aggravata.

La violenza - secondo la denuncia della donna - è avvenuta lo scorso marzo in un'abitazione a Pordenone, al termine di una festa alla quale avevano partecipato numerosi colombiani che vivono a Pordenone.

Alcuni di loro - stando alle indagini della Polizia - si erano ubriacati e si erano spostati in un appartamento della città dove la ragazza ha subito le violenze da parte di un uomo che avrebbe abusato di lei più volte nel corso della notte.

All'identificazione, gli investigatori sono giunti al termine di numerosi accertamenti tecnici coordinati dalla Procura di Pordenone.

Il fermo è scattato nel momento in cui si è concretizzato il sospetto che il presunto responsabile delle violenze stava per lasciare l'Italia.

 

 

Ultimi giorni per partecipare al concorso Parole in bottiglia

Ultimi giorni per partecipare al concorso Parole in bottiglia

Ultimi giorni per partecipare al concorso Parole in Bottiglia, che si chiuderà domenica 25 settembre. In palio ci sono dei buoni regalo da spendere su Amazon, per chi con una foto riuscirà a raccontare una storia quotidiana: la sua.

Per partiecipare basta raccogliere a Pordenone una delle 4mila bottigliette di vetro gratuite, al cui interno è custodita una storia di (stra)ordinaria quotidianità, e rispondere con una propria storia, pubblicando uno scatto su Instagram con l'hashtag #paroleinbottiglia che includa la bottiglia e racconti un piccolo frammento di quotidianità: una storia d'amore, di amicizia, di rinascita, di vita.


Il progetto "Parole in bottiglia - Storie d'istanti" ideato da Safarà Editore, casa editrice pordenonese, e promosso da Coop Noncello, Unione Industriali Pordenone, Acqua Dolomia.

Il messaggio contenuto nelle bottigliette di vetro è una delle storie contenute nel libro «Si può ancora fare», curato dal regista teatrale Ferruccio Merisi (de L'Arlecchino Errante); un testo corale nel quale sono raccolte alcune delle vicende dei protagonisti, lavoratori e soci, della Coop Noncello di Roveredo in Piano, realtà storica della cooperazione a livello nazionale che compie 35 anni.

Il progetto è possibile grazie a numerosi sponsor: AfiCurci, Società Nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo, C.O.S.M., Bcc Pordenonese, Confcoopertative Fvg, Acqua Dolomia, Legacoop Fvg, Unione Industriali Pordenone.

Per ulteriori informazioni:

www.safaraeditore.com/paroleinbottiglia
www.facebook.com/Parole-in-Bottiglia-1867031063524795

Omicidio Trifone Ragone e Teresa Costanza, resta in carcere Ruotolo. Udienza il 10 ottobre

Omicidio Trifone Ragone e Teresa Costanza, resta in carcere Ruotolo. Udienza il 10 ottobre

Pordenone - Resta in carcere Giosuè Ruotolo, il giovane militare di Somma Vesuviana accusato dell'omicidio del commilitone Trifone Ragone e della fidanzata di quest'ultimo Teresa Costanza, avvenuto nel posteggio del Palasport di Pordenone il 17 marzo 2015.

Lo ha deciso la Cassazione che ha rigettato il ricorso degli avvocati Roberto Rigoni Stern e Giuseppe Esposito, difensori di Ruotolo che rimane quindi detenuto nel carcere di Belluno.

"La difesa ha altre carte da giocare in sede dibattimentale e ci aspettavamo questa decisione della Cassazione: la collocazione di Ruotolo al momento del delitto sarà chiarita nel processo, il movente poi non esiste", ha commentato l'avvocato Rigoni Stern dopo aver appreso della decisione della Cassazione.

Il 10 ottobre ci sarà la prima udienza, per Ruotolo, davanti alla Corte di Assise di Udine dinanzi alla quale si svolgerà il processo per il duplice omicidio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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