Anffas di Pordenone pioniere in Digital Storytelling nella disabilità
- Dettagli
- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Martedì, 20 Dicembre 2016 15:41
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 746
Anffas Pordenone, l’associazione a tutela delle persone con disabilità intellettiva e relazionale, è pronta ad avviare un’attività innovativa nel campo della comunicazione: il Digital Storytelling.
Le due responsabili dell’associazione sono rientrate da poco da Kälviä, Finlandia dove è stato presentato il progetto: Digital Storytelling – Empowerment through cultural integration (Narrazione digitale – emancipazione attraverso l’integrazione culturale). Questo strumento a disposizione diverrà uno strumento creativo, attraverso il quale la persona diversamente abile, anche quella che non ha il canale verbale esteso, sarà in grado di comunicare con il supporto dell’operatore, entrerando in contatto con la propria memoria e le proprie emozioni e potrà esprimere i propri bisogni, desideri e idee.
Nel quadro dell’auto-rappresentanza il Digital storytelling diventa un metodo innovativo e facilitatore nella comunicazione. Nato negli Stati Uniti una ventina d’anni fa il Digital storytelling in Italia ha avuto diffusione in campo educativo, culturale e pubblicitario ma non è mai stato pensato come strumento facilitatore per dar voce alle persone con disabilità. Questo progetto, della durata di 17 mesi che vede coinvolti 7 paesi europei (Danimarca, Finlandia, Islanda, Italia, Lituania, Slovenia e Turchia) rientra nella Partnership strategica internazionale per la cooperazione, l’innovazione e lo scambio di buone prassi.
Il digital storytelling si avvale di numerosi linguaggi ed è proprio questa la sua forza: dal linguaggio analogico (verbale) unisce quello digitale (non verbale). L’uso di infografiche, illustrazioni e video esaltano il potere metaforico della narrazione. Attraverso la narrazione si comunicano esperienze, valori e idee, per questo lo storytelling ha un forte impatto a livello cognitivo ed educativo, arriva in modo più profondo a chi lo guarda e ascolta.
A fine novembre è cominciata la formazione per due operatori del Centro Anffas “Giulio Locatelli” tenutasi a Copenhagen, Danimarca. A gennaio, una volta a settimana, sarà avviato il laboratorio con le persone disabili e a marzo saranno online le prime storie digitali.
Coppia uccisa Pordenone: sulla pistola nessuna traccia Dna
- Dettagli
- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Venerdì, 16 Dicembre 2016 23:58
- Scritto da redazione@ilfriuliveneziagiulia.it
- Visite: 849
Pordenone - Sulla pistola Beretta trovata nel laghetto del Parco di San Valentino di Pordenone utilizzata per commettere l'omicidio della coppia di fidanzati Teresa Costanza e Trifone Ragone non sono state trovate tracce utili di Dna, a causa della sua permanenza in acqua.
È quanto emerso dalla testimonianza del capitano del Ris di Parma, sezione biologia, Nicola Staiti, nel corso della nona udienza del processo in Corte d'Assise a Udine a carico di Giosuè Ruotolo. Il capitano ha spiegato anche che le analisi effettuate su una serie di tamponi eseguiti in casa e sull'auto di Ruotolo e una serie di oggetti sequestrati sempre all'indagato è stato rinvenuto il suo dna, mentre quelle su un barattolo trovato sotto l'auto dei fidanzati hanno fatto emergere il profilo del dna di Trifone Ragone.
La Corte di Assise ha ascoltato anche il luogotenente dei Carabinieri dei Ros di Udine Paolo Tommasi che ha ricostruito gli spostamenti della coppia di fidanzati il giorno dell'omicidio, tramite il gps della Suzuki Alto e delle immagini delle telecamere di sorveglianza.
La sua testimonianza si è soffermata sulle immagini delle telecamere che riprendono il percorso dell'Audi A3 di Ruotolo, sul cui lunotto è stato notato un pupazzetto e un tagliando assicurativo che hanno consentito agli investigatori di identificare la vettura, insieme al fascio di luce prodotto dal fanale anteriore destro e al fanale posteriore sinistro oscurato.
"Con l'ultima testimonianza di Tommasi è emerso che un quarto d'ora prima del fatto e un quarto d'ora dopo le telecamere hanno ripreso l'unica Audi che è quella dell'odierno imputato. Credo che questo sia l'elemento più forte della giornata", ha detto l'avv. Nicodemo Gentile, uno dei legali che tutela gli interessi dei familiari delle vittime. Per il legale, invece, l'assenza di tracce biologiche sui reperti "non è un elemento ostativo a dichiarare la sua responsabilità".
Il processo riprenderà lunedì con le testimonianze dell'amiche di Rosaria Patrone, la fidanzata di Ruotolo.
Incendio di vaste dimensioni al magazzino della Coop Adriatica, ingentissimi i danni
- Dettagli
- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Giovedì, 24 Novembre 2016 12:28
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 682
Pordenone - Durante la notte tra il 23 e il 24 novembre si è verificato un incendio di vaste dimensioni nel capannone che ospita il magazzino centrale della Coop Adriatica, che si trova nella zona industriale di Ponte Rosso, a San Vito al Tagliamento (Pn). Ingentissimi i danni.
L'allarme è scattato attorno alle 5 del mattino di giovedì. Sul posto stanno operando una cinquantina di Vigili del fuoco dei Comandi di Pordenone, Udine e Treviso e del locale distaccamento. In supporto sono giunti anche gli specialisti della Base Usaf di Aviano.
Il magazzino serve, tra l'altro, i 136 punti vendita di Coop Alleanza 3.0 in Friuli-Venezia Giulia e Veneto, per un volume di affari di 790 milioni di euro l'anno (pari al 23% della quota di mercato della Cooperativa).
Coop Alleanza 3.0 è la cooperativa di consumatori più grande d'Italia, nata il 1° gennaio 2016 dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense; in Friuli-Venezia Giulia conta oltre 230.000 soci, di cui 70.000 in provincia di Pordenone.
Sul fatto indagano i Carabinieri.
Altri articoli...
- Pordenonese: muore un giovane dopo essersi schiantato con l’auto contro un albero
- Violento incendio in un capannone industriale a Zoppola, nessun ferito ma danni ingenti
- Parole in bottiglia: premiate 4 giovani donne
- Era entrata in Municipio con il volto coperto, deve pagare una multa di 30mila euro
- Due morti tra cui una bimba di 5 anni in un incidente stradale presso il ponte di Madrisio
- Scontro frontale su una curva a Cordenons, grave un giovane automobilista del posto
- Schianto fra tre auto sulla bretella tra Pontebbana e A27, muore un uomo di Pordenone
- Uccise moglie e figlia con accetta e coltello: il pubblico ministero richiede l’ergastolo