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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cie di Gradisca, sette persone sono fuggite la notte di Capodanno

Cie di Gradisca, sette persone sono fuggite la notte di Capodanno

Gradisca d'Isonzo (Go) - Sette immigrati ospitati nel Centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d'Isonzo (Go) sono riusciti a fuggire dopo un'azione di protesta condotta da una ventina di loro compagni. L'episodio è avvenuto intorno alle 20.35 del 31 dicembre, ma se ne è avuta notizia solo il 2 gennaio.

Secondo la ricostruzione della Questura di Gorizia, il gruppo di circa 20 persone ha messo in opera il tentativo di fuga, girando le telecamere di sorveglianza e recandosi a ridosso della recinzione che divide il Cie dal Centro di accoglienza (Cara).

Sul posto sono intervenuti gli agenti di Polizia in servizio al centro, che sono stati fatti oggetto di lancio di alcuni oggetti, mentre i sette sono riusciti a scappare, facendo perdere le proprie tracce.

Monfalcone, guardia costiera guida in porto natante in difficoltà

Monfalcone,  guardia costiera guida in porto natante in difficoltà

MONFALCONE - La nebbia e' fittissima e il natante con a bordo due persone non riesce a trovare l'imboccatura del canale di accesso al porto di Grado. Per questa ragione sono intervenuti gli uomini della Capitaneria di Porto di Monfalcone alla cui Sala operativa e' giunta una richiesta di soccorso. Per fornire assistenza al mezzo in difficolta' e' stato impiegato il gommone GC B43, dislocato nell'Ufficio Circondariale Marittimo di Grado, che ha intercettato e raggiunto in breve tempo il natante in difficolta' e lo ha assistito fino all'abituale punto di ormeggio.

Sciatore di Monfalcone cade e muore in Val Badia

Sciatore di Monfalcone cade e muore in Val Badia

Monfalcone - Incidente mortale in Val Badia, la vigilia di Natale, dove uno sciatore di Monfalcone, Fabio Delise, è morto battendo il capo al termine di una discesa.

L’uomo, 56 anni, che si trovava nella zona di San Cassiano per trascorrere le vacanze natalizie assieme ad alcuni familiari, è stato trovato esanime poco prima del tramonto, nella zona più a valle della pista che scende dall’altipiano del Piz Sorega a quota duemila e che arriva quasi a lambire il paesino dolomitico.

Nessuno dei numerosissimi sciatori presenti nella zona ha assistito alla tragedia. Sulla base delle ferite subite dallo sciatore, al volto ed al collo, i carabinieri che indagano sulla dinamica della tragedia ipotizzano che l’uomo sia caduto malamente dopo avere perso il controllo degli sci, battendo il capo e riportando lesioni mortali.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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