Le multe si pagano lavorando: il Comune di Monfalcone ha creato quatro posti per "lavori di pubblica utilità"
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- Categoria: Gorizia
- Pubblicato Martedì, 11 Dicembre 2012 09:48
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Monfalcone (Go) - Saranno quattro i posti di Lavoro di Pubblica Utilità per i quali il Comune di Monfalcone ha dato disponibilità al Tribunale di Gorizia come "pena sostitutiva" a quella pecuniaria: in pratica, fino a quattro condannati davanti al magistrato potranno saldare il loro debito con la collettività tramite il lavoro al posto delle sanzioni in denaro.
Il decreto legislativo 274 del 2000 prevede infatti che il magistrato possa applicare, su richiesta dell'imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità: esso non può essere inferiore a dieci giorni né superiore a sei mesi, e comporta la prestazione di non più di sei ore di lavoro settimanale (tempo che su richiesta dello stesso condannato può anche allungarsi, senza però superare le otto ore). Ai fini del computo della pena, un giorno di lavoro di pubblica utilità consiste nella prestazione, anche non continuativa, di due ore di lavoro.
I quattro Lavori di Pubblica Utilità, secondo le intenzioni del Comune, saranno adibiti principalmente ad attività di manutenzione e tutela del patrimonio ambientale e culturale. Il lavoro sarà, ovviamente, non retribuito, ma al lavoratore saranno garantite tutte le tutele riguardo il rispetto della salute e della sicurezza.
I soggetti incaricati dal Comune di coordinare le prestazioni lavorative dei Lavori di Pubblica Utilità dovranno redigere, al termine della "pena", una relazione che documenti l'assolvimento degli obblighi inerenti il lavoro svolto.
"Spesso ci siamo trovati di fronte a persone che non avevano proprio le risorse economiche per poter saldare le sanzioni – spiega l'assessore ai Servizi Sociali Cristiana Morsolin – e quindi loro si trovavano con un procedimento a carico, senza però che la comunità ne traesse alcun vantaggio. Adesso, invece, ci sarà la possibilità di mettersi in regola con la legge prestando il proprio lavoro".