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Dom10062024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

"Bonus bebè", il Comune di Udine interviene con fondi propri per garantire l'accesso alle famiglie

Anche quest’anno il Comune di Udine interverrà con fondi propri per garantire l’accesso al bonus bebè anche ai cittadini residenti esclusi dai contributi regionali sul welfare in base alla normativa regionale sul vincolo di residenza. Possono accedere al beneficio le famiglie residenti nel capoluogo friulano con un indicatore Isee non superiore a 30 mila euro e che non abbiano usufruito del contributo regionale di cui all’articolo 8 bis della L.R. 11/2006 in quanto non in possesso dei requisiti di residenza previsti dalla Regione.

La domanda, sottoscritta da uno dei genitori presenti nel nucleo familiare anagrafico del figlio per il quale si richiede l’assegno, potrà essere presentata a partire dal 2 aprile e fino al 3 maggio direttamente al Sissu (Punto Informativo Unico dei Servizi Sociali), presso il centro polifunzionale Micesio, con ingressi pedonali da via Micesio 31 e da via Superiore 3 (aperto il lunedì dalle 8.45 alle 12.15 e dalle 15.15 alle 16.45, dal martedì al venerdì dalle 8.45 alle 12.15), oppure trasmessa a mezzo raccomandata al Comune di Udine, in via Lionello 1 (per la data di presentazione dell’istanza farà fede la data del timbro postale di partenza) o ancora attraverso la posta elettronica certificata (PEC) alla casella istituzionale di posta elettronica certificata (PEC) del Comune di Udine (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Al beneficio comunale non può accedere chi ha già percepito l’assegno di natalità regionale di cui all’articolo 8 bis della L.R. 11/2006, chi sia stato escluso dal beneficio regionale per motivi diversi dalla mancanza dei requisiti di residenza (ad esempio, per avere presentato la domanda oltre il termine perentorio previsto dalla normativa regionale o per avere allegato alla domanda un’attestazione Isee non valida o per avere prodotto dichiarazioni non veritiere), e chi pur essendo in possesso dei requisiti di residenza per l’accesso al beneficio regionale non abbia mai presentato la relativa domanda. Il modulo di domanda è reperibile allo sportello Sissu (Punto Informativo Unico dei Servizi Sociali), presso il Centro Polifunzionale Micesio, oppure è scaricabile dal sito internet del Comune di Udine (www.comune.udine.it).

 

Biblioteca Civica Joppi, restauro completato della biblioteca restituita ai cittadini di Udine

Biblioteca Civica Joppi, restauro completato della biblioteca che torna ai cittadini

Restauro di palazzo Andriotti, realizzazione del magazzino libri interrato con il relativo giardino pensile, recupero-restauro delle soffitte di palazzo Bartolini e realizzazione della nuova parte soppalcata. Sono questi gli elementi principali dei lavori di restauro della biblioteca civica “V. Joppi”, conclusi oggi 5 marzo con un sopralluogo del sindaco di Udine, Furio Honsell, e dell’assessore alla Gestione urbana, Gianna Malisani, a palazzo Andriotti e palazzo Bartolini. “È un’opera attesa da quasi un decennio – commenta il sindaco Honsell –, con la quale si completa un percorso per l’ampliamento del ruolo e della fruibilità della Joppi”. L’intervento, nel quale il Comune ha investito circa 2,5 milioni di euro, porta a un potenziamento complessivo degli spazi a disposizione della biblioteca civica. “Con questo intervento raddoppiamo sostanzialmente la superficie a disposizione della biblioteca – sottolinea Malisani – sia creando nuovi spazi sia recuperando quelli esistenti”.

La ditta Di Betta Giannino srl, che ha eseguito i lavori, ha realizzato prima di tutto il restauro di palazzo Andriotti, prima inagibile e ora parte integrante della struttura bibliotecaria. All’interno di questo edificio, una struttura quattrocentesca tra le più antiche della città, sono stati recuperati dei “soffitti lignei arricchiti da cantinelle decorate di pregevole fattura – racconta Malisani – tipici dei palazzi rinascimentali friulani. Le tavolette mostrano ritratti femminili e maschili alternati a stemmi delle famiglie proprietarie dell’immobile. È per me una grande soddisfazione aver recuperato uno dei palazzi più antichi di Udine rispettandone le caratteristiche originarie”. Al termine dell’intervento, inoltre, sono finalmente visibili la stanza decorata con stucchi neoclassici e la piccola stanza affrescata da Giovanni Battista Canal, entrambe volute dalla contessa Bartolini. Sempre all’interno di palazzo Andriotti sono state recuperate anche tutte le soffitte, messe poi in collegamento con quelle di palazzo Bartolini, a loro volta adeguate e rese fruibili con un’area soppalcata che garantisce un ampio e nuovo spazio per la consultazione.

“Alla fine del mandato questa è una delle opere che mi dà più soddisfazione – sottolinea il sindaco Honsell –. È straordinario pensare che le travi in castagno e larice delle soffitte di palazzo Bartolini siano arrivate sino a noi addirittura dal Quattrocento. Spero che con questo intervento si possano mantenere per altri 500 anni. Per questo risultato ringrazio l’assessore Malisani, la ditta che ha eseguito i lavori e gli uffici comunali che hanno seguito il progetto, in particolare il dirigente Lorenzo Agostini e il responsabile dell’intervento Leo Comuzzi De Odorico”.

Nello specifico questa parte di lavori ha riguardato l’irrigidimento dei solai, la realizzazione di un soppalco in struttura metallica, la coibentazione della copertura e la realizzazione di tutti gli impianti necessari alla normale fruibilità dei locali: impianti elettrici, illuminazione, trasmissione dati, rilevamento fumi, antincendio e climatizzazione. Tra le opere eseguite c’è inoltre la creazione di un nuovo sistema di ascensori per il collegamento tra il piano interrato della sezione Moderna e tutti gli altri piani di palazzo Andriotti. “Con questa ulteriore opera la biblioteca dispone di un’area importante da destinare alla propria attività – sottolinea Malisani –, anche in vista del prossimo intervento relativo a palazzo Bartolini e dell’inserimento dei locali del sottotetto nel più articolato piano di recupero funzionale del complesso”. Prima di avviare gli interventi di recupero di palazzo Bartolini, infatti, la biblioteca dovrà provvedere al trasferimento della propria attività nel rinnovati locali di palazzo Andriotti.

Particolarmente importante la realizzazione del nuovo magazzino librario sotterraneo, ottenuto recuperando lo spazio situato oltre il muro in pietra che si erge a ridosso delle latrine di vicolo Sottomonte. Il nuovo vano interrato, distribuito su 1.400 metri cubi, sarà dotato di una struttura utile all’archiviazione compattata dei volumi, con una notevole razionalizzazione degli spazi. Questa superficie interrata si collegherà in futuro al secondo piano dell’edificio grazie a un nuovo ascensore, con il quale sarà possibile raggiungere anche il primo livello della cinta muraria del colle. “Con questo intervento abbiamo infatti gettato le basi per un futuro collegamento con il piazzale del castello – sottolinea Malisani –, ma senza modificare in nessun modo l’andamento morfologico del colle”.

Sul tetto verde del nuovo magazzino interrato è stato realizzato inoltre un giardino pensile con una piccola caffetteria che servirà sia questa zona all’aperto sia la biblioteca stessa. Sono in fase di completamento, infine, una serie di interventi in materia di prevenzione incendi, con particolare riferimento ai locali in cui sono ospitati i manoscritti e la sezione friulana, e di eliminazione delle barriere architettoniche che inibiscono l’accesso alle persone diversamente abili. Al sopralluogo hanno partecipato anche gli assessori Lorenzo Croattini e Luigi Reitani, oltre all’europarlamentare e candidata alla presidenza della Regione Debora Serracchiani, che ha voluto sottolineare “il grave danno che si rischia di procurare ai Comuni se non sarà sbloccato il patto di stabilità”.

Young 2013: la camera di Commercio di Udine a disposizione degli studenti

Young 2013: la camera di Commercio di Udine a disposizione degli studenti


Ci sarà come sempre anche la Camera di Commercio di Udine, attraverso la sua Azienda Speciale Ricerca&Formazione, alla settima edizione del Salone dell’orientamento “Young 2013”, organizzata con sempre crescente successo al quartiere fieristico udinese da Udine e Gorizia Fiere, Istituto Scolastico Regionale Miur, Centro dell'orientamento della Regione, Università di Udine, Camera di Commercio di Udine-Azienda Speciale R&F,  Cciaa di Gorizia, Saf e Fondazione Crup.
Lo stand camerale sarà al padiglione 3 e il programma mira a rendere le quattro giornate importanti e soprattutto utili a orientare correttamente al lavoro o all’ulteriore formazione i circa 2500 studenti attesi per le 4 giornate (orari 8.45-12.15), tutti dell’ultimo anno delle scuole  secondarie delle province di Udine e Gorizia, ma anche laureati e universitari, con l’apertura a tutti coloro che desiderano inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro. Come ha spiegato all’odierna conferenza stampa il consigliere camerale Ivan Baiutti, «l’apporto della Cciaa, che da anni s'impegna a promuovere con numerose iniziative una più forte presenza dei giovani nel mondo dell'impresa, ha avuto come obiettivo la ricerca della miglior integrazione fra i sistemi scuola e lavoro. Di fatto – ha precisato – ci siamo impegnati per proporre casi concreti agli studenti, che possano essere esempio di attività in proprio, coinvolgendo giovani imprenditori che possano dare loro stimoli anche emotivi per appassionarsi alla creatività imprenditoriale, con ciò mirando  a sviluppare più cultura d'impresa nel mondo della scuola. Esempi, poi, che non saranno “solo” di eccellenza, ma anche di fattibilità, obiettivi raggiungibili e realmente rappresentativi di percorsi scolastici e lavorativi. Un secondo messaggio che abbiamo voluto proporre e che sarà approfondito a Young è tutto ciò che viene percepito come necessario dalle imprese in questo momento di crisi e quali competenze vengono richieste effettivamente, per aiutare i ragazzi a capire meglio come muoversi e qual è il contesto oggi».

Il Salone si suddividerà dunque su tre momenti. Nella sala congressi principale ci saranno i “Salotti” d’impresa, quindi i salotti con gli ordini professionali e il giro degli stand. La Cciaa si è impegnata in particolare nell’organizzazione dei Salotti d’impresa, in collaborazione con le associazioni di categoria, oltre che nell’animazione dello stand. Nei Salotti – 3 al giorno quelli messi in scaletta –, uno o due imprenditori, accompagnati da un facilitatore, affronteranno concretamente, come spiegato da Baiutti, il tema delle competenze richieste ai giovani dal mondo del lavoro, con riguardo alle istanze che più emergono con la crisi.  Nello stand, poi, saranno raccolti i curriculum (si consiglia ai giovani di portarli in chiavetta), che saranno poi girati a eventuali aziende interessate. I referenti delle associazioni datoriali e gli orientatori saranno a disposizione dei ragazzi per un supporto alla ricerca attiva del lavoro, con indicazioni utili per la compilazione del curriculum, la presentazione di attività di formazione e dei vari progetti di sostegno all’avvio di imprese giovanili, al progetto Go&learn di mobilità europea e dello Sportello imprenditoria giovanile. In particolare, il primo giorno, il 6 marzo, tra i rappresentanti delle associazioni ci saranno gli imprenditori di Confcooperative, Api e Confindustria di Udine, il giorno successivo ci saranno quelli di Gorizia, mentre venerdì quelli di Confcommercio, Confartigianato, Coldiretti e Confagricoltura. Sabato sarà dedicato alla presenza di giovani imprenditori, oltre a quelli di Confartigianato.



 

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