Torna a casa Elisabetta Carotta, testimone dell'omicidio Giraldi
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- Pubblicato Sabato, 18 Febbraio 2017 13:10
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Elisabetta Carotta scomparsa da Trieste dal 25 gennaio. Il caso a “Chi l’ha visto?”
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- Pubblicato Giovedì, 16 Febbraio 2017 11:09
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - È stato diffuso sulla Rai alla puntata di "Chi l'ha visto?” del 15 febbraio il caso della scomparsa di Elisabetta Carotta, di Trieste, 46 anni, uscita di casa per andare al lavoro il 25 gennaio scorso e mai arrivata a destinazione.
L’ultima presenza era stata nella zona di San Sabba, nel periferico quartiere di Valmaura a Trieste.
La donna, che indossava un giubbotto nero e un paio di jeans, porta gli occhiali da vista. Il suo cellulare è irraggiungibile.
Elisabetta ha i capelli castani e gli occhi azzurri. È alta 1m e 60. Il segno particolare è un tatuaggio a forma di libellula sul polso.
Qui la scheda di “Chi l’ha visto?”
Sesso:F
Età:46 (al momento della scomparsa)
Corporatura:normale
Statura:160
Occhi:azzurri
Capelli:castani
Abbigliamento:giubbotto nero e jeans. Porta occhiali da vista
Segni particolari:tatuaggio a forma di libellula sul polso
Scomparso da:Trieste (zona San Sabba)
Data della scomparsa:25/01/2017
Data pubblicazione:15/02/2017
La Bora fa cadere tettoia di eternit sulla spiaggia, chiuso storico bagno Lanterna di Trieste
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- Pubblicato Lunedì, 06 Febbraio 2017 22:39
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Resterà chiuso per tre mesi, a causa di un problema causato dalla Bora che soffia in questi giorni, lo storico bagno "Alla Lanterna" di Trieste, meglio noto come "Pedocin", famoso per la sua rigida divisione in sezioni maschile e femminile.
Il forte vento ha infatti provocato il distacco di una parte di una copertura in eternit di un vicino edificio, di proprietà dell'Autorità Portuale.
Il frammento è caduto sulla spiaggia del bagno comunale, rendendo necessario un intervento di emergenza, vista la pericolosità del materiale che lo compone.
Agli uffici tecnici del Comune di Trieste non è rimasto altro che disporre la chiusura dello stabilimento, per ovvi motivi di sicurezza e per la tutela della salute delle persone che accedono alla struttura, con molti fedelissimi anche durante la stagione invernale.
La riapertura sarà condizionata dal parere dell'Azienda Sanitaria triestina, che giungerà al termine dei lavori di rimozione e bonifica che dovranno essere svolti dall'Autorità Portuale, e che - ha anticipato il Comune - dureranno fino al prossimo mese di aprile.
I lavori interessano soprattutto l'area maschile del Pedocin, e consistono soprattutto nella la ricerca e l'eliminazione dell'amianto dalla ghiaia che ricopre la spiaggia.
Vista l'insistenza della Bora, il Comune ha inoltre disposto anche la chiusura di tutti i giardini, per il rischio di caduta di rami o alberi.
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