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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

La Guardia di Finanza di Gorizia intercetta 41 cuccioli di cane introdotti illegalmente. Video

La Guardia di Finanza di Gorizia intercetta 41 cuccioli di cane introdotti illegalmente. Video

Gorizia - La Compagnia della Guardia di Finanza di Gorizia ha reso noto il sequestro di cuccioli introdotti illegalmente nel nostro Paese, avvenuto la notte tra il 2 e il 3 marzo in A4.

Viaggiavano nel bagagliaio, dopo numerose ore di viaggio, ammassati in quattro gabbie, in evidente stato di maltrattamento e paura perché costretti a condividere l’esiguo spazio dei trasportini, senza possibilità di abbeverarsi e di sfamarsi, privi di luce e con scarsa aerazione.

Erano privi di sistemi per l'identificazione, delle necessarie certificazioni sanitarie e del passaporto individuale. Sono stati trovati in queste condizioni i 41 cuccioli di cane che sono stati immediatamente sottoposti a sequestro da parte della Compagnia della Guardia di Finanza di Gorizia.

Il fermo dell’autovettura proveniente dall’Ungheria e transitata attraverso il valico confinario goriziano, una Fiat Multipla, con a bordo tre soggetti residenti in Campania e Lombardia, è avvenuto in provincia di Padova alle ore 23.00 circa, nei pressi della stazione di servizio San Pelagio Ovest, a seguito di una segnalazione pervenuta dall’Ente Italiano Tutela Animali (E.I.T.A.L. ONLUS); i finanzieri si sono subito resi conto della presenza dei numerosi cuccioli: dieci maltesi, quattro volpini, ventitré bulldog francesi, un bulldog inglese, tre bull terrier.

Qui il video dei cuccioli, a cura della GdF goriziana:



L’intervento di un medico veterinario dell’azienda U.L.S.S. n. 16 di Padova ha permesso di accertare la tenera età dei cuccioli, di circa 8 settimane, precocemente distaccati dalle fattrici. I tre soggetti coinvolti nel traffico internazionale di animali da compagnia sono stati denunciati, pertanto, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova per i reati che puniscono il maltrattamento di animali previsti agli artt. 544 ter e 727 comma 2 del codice penale ed all’art. 4 della Legge 201/2010 (ratifica ed esecuzione della Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia).

Grazie alle cure veterinarie ed alla preziosa assistenza dei medici veterinari del Presidio Veterinario dell’azienda U.L.S.S. n. 16, i cuccioli sono ora in buone condizioni e saranno affidati in giudiziale custodia dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Gorizia.

L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle isontine si inquadra nella più ampia attività di contrasto al traffico illegale di specie faunistiche, per lo più provenienti dall’Est Europa, a tutela degli stessi animali, dei potenziali acquirenti e degli operatori commerciali onesti. I cuccioli, pagati poche decine di euro, se fossero stati introdotti nel mercato, avrebbero consentito un illecito guadagno di circa quindicimila euro.

Prostituzione in Friuli, tre arresti a Gorizia

Gorizia - Tre persone sono state arrestate e sette denunciate a piede libero dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Gorizia con l'accusa di aver dato vita a un giro di prostituzione che operava principalmente nel capoluogo isontino, ma anche a Pordenone e Riccione.

L'indagine, avviata a giugno, ha permesso di individuare una rete che, attirando la clientela con annunci su siti internet dedicati, faceva prostituire ragazze in diversi appartamenti del centro di Gorizia.

Le giovani prostitute, di nazionalità romena come i componenti dell'associazione criminale che gestiva l'attività, provenivano principalmente da Galati, città del sud della Romania.

Per due dei responsabili del sodalizio è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre un terzo si trova agli arresti domiciliari.

Nel corso dell'attività investigativa i Carabinieri hanno eseguito tre perquisizioni domiciliari, sequestrando un'automobile utilizzata per portare in Italia le giovani. 

Minorenne partorisce e nasconde feto nell'armadio

Gorizia - Una minorenne di Ronchi dei Legionari (Gorizia) dopo aver partorito ha nascosto il feto morto in una borsa nell'armadio della propria camera.

A scoprirlo la mamma della ragazza, dopo essere tornata a casa dall'ospedale per recuperare gli effetti personali della giovane, nel frattempo ricoverata all'ospedale di Monfalcone per un'emorragia uterina.

La minorenne non aveva rivelato di aver partorito ai sanitari che al Pronto soccorso del nosocomio le avevano prestato le prime cure.

A indagare sull'episodio, avvenuto venerdì 5 febbraio, la Polizia.
   

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