Si inoltra nel fiume per un bagno e annega nell’Isonzo: vittima un cittadino di nazionalità afgana
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- Pubblicato Sabato, 25 Giugno 2016 09:55
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Gorizia - Un uomo di 35 anni è annegato nelle acque dell’Isonzo a Gradisca. Il fatto è avvenuto nella serata di giovedì 23 giugno, quando un cittadino di nazionalità afgana ospite del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) si è inoltrato nel fiume per un bagno.
Per cause ancora al vaglio degli inquirenti - forse il gelo delle acque o la corrente forte - l’uomo è stato trasportato sul fondo e non è riuscito a riemergere, nonostante il prodigarsi di altre persone che erano con lui.
La vittima è stata trascinata dalla forza delle acque per diversi metri I soccorsi del 118 sono intervenuti tempestivamente ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
L’uomo si trovava a Gradisca d’Isonzo per le pratiche di richiesta di asilo.
Monfalcone, operaio muore sul posto di lavoro schiacciato da un grosso oggetto di metallo
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- Pubblicato Mercoledì, 22 Giugno 2016 17:52
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Monfalcone (Go) - Un operaio è morto in un incidente sul lavoro mentre era al lavoro nello stabilimento della Cimolai in via Timavo a Monfalcone (Go).
Il fatto è avvenuto la mattina del 22 giugno, quando l'uomo è stato colpito da un grande e pesante oggetto in metallo che lo ha schiacciato causandone la morte.
Il decesso è stato accertato dai Vigili del fuoco, accorsi sul posto insieme con personale sanitario, carabinieri e polizia.
Sono ancora in corso rilievi per stabilire con esattezza la dinamica dell'incidente e comprendere se la vittima fosse dipendente dell'azienda o se lavorasse per conto di una ditta esterna.
500 chili di pesce spada di provenienza ignota sequestrati da Capitaneria di Porto a Monfalcone
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- Pubblicato Mercoledì, 15 Giugno 2016 18:32
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Gorizia - La Capitaneria di Porto di Monfalcone ha sequestrato 500 chilogrammi di pesce spada da un grossista ittico, in collaborazione con l'azienda sanitaria 2 - Bassa Friulana Isontina, per un valore complessivo di circa 7.000 euro. All'azienda è stata inoltre comminata una sanzione di 1.500 euro.
Il carico di pesce - 24 esemplari - aveva viaggiato dalla Sicilia al Friuli senza la prevista etichettatura, che permette di conoscere l'esatta provenienza del prodotto ittico.
Sarà l'Azienda sanitaria, accertata la commestibilità, a decidere se il pesce potrà essere dato in beneficienza o sarà distrutto.
Le norme riguardanti la tracciabilità e la commercializzazione di prodotti ittici sono molto rigide. Specie con l'arrivo della stagione estiva i controlli vengono intensificati per la tutela dei consumatori.
La Capitaneria di Porto di Monfalcone negli ultimi due mesi ha elevato sanzioni per circa 60.000 euro a grossisti, ristoratori e pescherie per carenze documentali nel commercio di prodotto ittico, soprattutto per quanto riguarda il tonno rosso.
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