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Gio11072024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Si inoltra nel fiume per un bagno e annega nell’Isonzo: vittima un cittadino di nazionalità afgana

Si inoltra nel fiume per un bagno e annega nell’Isonzo: vittima un cittadino di nazionalità afgana

Gorizia - Un uomo di 35 anni è annegato nelle acque dell’Isonzo a Gradisca. Il fatto è avvenuto nella serata di giovedì 23 giugno, quando un cittadino di nazionalità afgana ospite del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) si è inoltrato nel fiume per un bagno.

Per cause ancora al vaglio degli inquirenti - forse il gelo delle acque o la corrente forte - l’uomo è stato trasportato sul fondo e non è riuscito a riemergere, nonostante il prodigarsi di altre persone che erano con lui.

La vittima è stata trascinata dalla forza delle acque per diversi metri I soccorsi del 118 sono intervenuti tempestivamente ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

L’uomo si trovava a Gradisca d’Isonzo per le pratiche di richiesta di asilo.

 

 

 

 

 

 

Monfalcone, operaio muore sul posto di lavoro schiacciato da un grosso oggetto di metallo

Monfalcone, operaio muore sul posto di lavoro schiacciato da un grosso oggetto di metallo

Monfalcone (Go) - Un operaio è morto in un incidente sul lavoro mentre era al lavoro nello stabilimento della Cimolai in via Timavo a Monfalcone (Go).

Il fatto è avvenuto la mattina del 22 giugno, quando l'uomo è stato colpito da un grande e pesante oggetto in metallo che lo ha schiacciato causandone la morte.

Il decesso è stato accertato dai Vigili del fuoco, accorsi sul posto insieme con personale sanitario, carabinieri e polizia.

Sono ancora in corso rilievi per stabilire con esattezza la dinamica dell'incidente e comprendere se la vittima fosse dipendente dell'azienda o se lavorasse per conto di una ditta esterna.



 

500 chili di pesce spada di provenienza ignota sequestrati da Capitaneria di Porto a Monfalcone

500 chili di pesce spada di provenienza ignota sequestrati da Capitaneria di Porto a Monfalcone

Gorizia - La Capitaneria di Porto di Monfalcone ha sequestrato 500 chilogrammi di pesce spada da un grossista ittico, in collaborazione con l'azienda sanitaria 2 - Bassa Friulana Isontina, per un valore complessivo di circa 7.000 euro. All'azienda è stata inoltre comminata una sanzione di 1.500 euro.

Il carico di pesce - 24 esemplari - aveva viaggiato dalla Sicilia al Friuli senza la prevista etichettatura, che permette di conoscere l'esatta provenienza del prodotto ittico.

Sarà l'Azienda sanitaria, accertata la commestibilità, a decidere se il pesce potrà essere dato in beneficienza o sarà distrutto.

Le norme riguardanti la tracciabilità e la commercializzazione di prodotti ittici sono molto rigide. Specie con l'arrivo della stagione estiva i controlli vengono intensificati per la tutela dei consumatori.

La Capitaneria di Porto di Monfalcone negli ultimi due mesi ha elevato sanzioni per circa 60.000 euro a grossisti, ristoratori e pescherie per carenze documentali nel commercio di prodotto ittico, soprattutto per quanto riguarda il tonno rosso.
    
    
 

 

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