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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Stipulare un contratto del gas a Gorizia? Mission impossible

Stipulare un contratto di gas a Gorizia? Mission impossible

Gorizia – Spesso e volentieri accade che una vicenda successa al singolo sia il modello per altre mille, che tormentano le giornate di poveri, ignari cittadini, non consapevoli ancora di cosa stanno andando incontro. Una similare è accaduto a chi scrive questo articolo, dove si racconta un iter abbastanza delirante.

Nel capoluogo isontino, fino a qualche anno fa, l'Isogas era l'azienda di riferimento per le forniture di gas nelle case e appartamenti della città. Un giorno, però, questa fu acquistata dall'Eni, il colosso del settore di proprietà dello Stato italiano, che assimilò anche l'Est più, che invece si occupa della luce.

La differenza tra Isogas ed Est più è la presenza dei loro uffici a Gorizia: quelli della prima azienda non ci sono più, mentre quegli altri sono ancora aperti ai consumatori in via IX Agosto. Quindi come fare per stipulare un nuovo contratto di gas, riaprendo magari il contatore che in precedenza era stato chiuso? Mi dicono di contattare il numero verde dell'Eni.

Il perché di questo mio interesse è presto detto: mi sto trasferendo oltre l'Isonzo per motivi di studio e mi farebbe piacere non morire di freddo in inverno e, magari, fare anche qualche doccia calda. Ma pare che con la precedente fornitura ciò sia un “lusso” eccessivo: telefonato al numero che mi hanno dato alla portineria di via IX agosto, ecco che inizia il calvario.

Steap uno: riferire alla centralinista il numero di matricola del contatore. Una volta detto, ecco il problema: non gli risulta in elenco, per cui prima devo contattare i precedente fornitore (in pratica loro stessi!), farmi sbloccare da lui il contatore e poi posso passare ad Eni. Buona giornata. Rimango un attimo interdetto, poi cerco su internet il numero verde dell'Isogas, che si occupava della fornitura in precedenza, e telefono.

Dopo essere rimasto in attesa qualche minuto, con tanto di musichetta raccapricciante di sottofondo, capisco che la chiamata viene reindirizzata e mi risponde un'operatrice...dell'Est più. È la conferma che la Isontina Gas ormai non c'è più, mentre la voce mi spiega che loro non stipulano contratti per il gas. Devo chiamare l'Eni. Caspita che sorpresa.

In realtà, l'avevo già contattata due volte (quella raccontata sopra e un'altra ancora), ma alla terza spero che si risolva qualcosa. E, in effetti, dopo che al call-center prendono nota del mio numero di matricola, ecco che scoprono di aver acquistato quell'azienda. Ma il server non è ancora aggiornato, mi spiega la voce oltre il telefono, e io rimango di sasso. Mi ricontatteranno e grazie.

Quando parlo con un idraulico, scopro di non essere il solo a essermi perso in questo girone infernale: in altri condomini lì vicino, in centro città, la situazione è la stessa. L'uomo mi rivela anche che dove vive una signora che lavora nell'azienda del gas, il contratto è già stato fatto: una scheggia, roba da non crederci.

Alla fine, provo a contattare altri fornitori e risolvo il tutto in poche ore, senza dover contattare fornitori precedenti che ormai non esistono più. E la cosa potrebbe anche passare come una solita seccatura legata al trasferimento, ma ciò che più colpisce è come un'azienda importante come l'Eni (partecipata anche dallo Stato, peraltro) mette in difficoltà possibili clienti. Un servizio che non le fa certo onore, sperando che quei benedetti elenchi vengano aggiornati il prima possibile.

Maltrattamenti in casa di riposo, l'assessore Telesca: "rafforzata l'attività di vigilanza"

Maltrattamenti in casa di riposo, l'assessore Telesca:

Gorizia - L'assessore regionale alla Salute e all'Integrazione socio-sanitaria Maria Sandra Telesca ha risposto il 6 ottobre ai sindacati dei pensionati SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL riguardo ai fatti accaduti nella struttura residenziale per anziani "Contessa Beretta" del Comune di Farra d'Isonzo (Go), dove sono in corso indagini per maltrattamenti nei confronti degli ospiti.

"La Regione Friuli Venezia Giulia sta già rafforzando l'attività di vigilanza sui servizi residenziali per anziani e promuovendo la riqualificazione professionale degli operatori".

I sindacati dei pensionati avevano sottolineato la necessità di rafforzare l'attività ispettiva e sanzionatoria della Regione.

Le indagini sui maltrattamenti sono condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Gorizia e dei Nas di Udine, con perquisizioni nel Comune, per accertare la regolarità delle autorizzazioni alla società di Reggio Emilia, che gestisce la casa di riposo.

Il Giudice delle indagini preliminari di Gorizia ha emesso tre misure cautelari del divieto di dimora nei confronti di altrettante operatrici sanitarie della RSA per maltrattamenti a ospiti anziani della struttura.

L'assessore ha fatto sapere che il nuovo Regolamento "ha ridefinito proprio nuove modalità per l'esercizio dell'attività di vigilanza e di controllo, oltre ad aggiornare i requisiti per l'autorizzazione e gli standard per il personale superiori rispetto a quelli previsti in precedenza e disciplinando, nello stesso tempo, il processo di riclassificazione delle strutture esistenti".

Le nuove disposizioni, in vigore da luglio scorso, prevedono infatti, oltre al normale controllo del possesso dei requisiti minimi autorizzativi, anche una funzione di verifica dell'appropriatezza e della qualità delle prestazioni erogate nei servizi residenziali per anziani. In caso di irregolarità, il nuovo Regolamento prevede che gli organi competenti possano stabilire sanzioni amministrative di importo variabile.

"Tutto questo - osserva Telesca - va visto nel più ampio disegno promosso dall'Amministrazione regionale per migliorare i servizi offerti alle persone anziane, attraverso un importante processo di miglioramento della capacità di governo, dell'appropriatezza, dell'equità e qualità complessiva dell'assistenza nei servizi residenziali. Si prevede anche l'adozione di un Regolamento per l'accreditamento delle strutture e un nuovo sistema di finanziamento della non autosufficienza".

"Per quanto riguarda il personale non qualificato - precisa ancora Telesca - è in corso di definizione un programma formativo con l'utilizzo dei fondi europei POR FESR che prevede la riqualificazione nel prossimo triennio di più di 1.600 operatori".

Si schianta a folle velocità sul casotto dell'ex valico a Gorizia, muore automobilista

Si schianta a folle velocità sul casotto dell'ex valico a Gorizia, muore automobilista

Gorizia - Finisce con l'auto contro un edificio dell'ex valico di San Gabriele tra Gorizia e Nova Gorica: così è morto un giovane di 29 anni, di nazionalità slovena, nella mattinata di domenica 13 settembre.

Secondo le prime ricostruzioni, il conducente viaggiava ad oltre 200 chilometri orari con la sua BMW ed ha colpito a tutta velocità dapprima alcuni paletti di metallo, che hanno fatto da trampolino sollevando la vettura in aria, ed ha finito il suo volo schiantandosi contro la casa confinaria.

Il giovane è morto all'istante; le autorità non escludono un gesto disperato.

Nella breve parabola il mezzo ha colpito al cofano un'altra auto a bordo della quale si trovava una donna con tre bambini, tutti rimasti illesi. Il veicolo è irriconoscibile, ridotto a un cumulo di rottami.

Sul posto Vigili del Fuoco di Gorizia e Nova Gorica, Carabinieri e Polizia slovena.

Sul fatto sono in corso indagini congiunte delle forze dell'ordine slovene e italiane.

 



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