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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Quando uno studio di commercialisti fa cultura. Jobs Act il 2 aprile

Quando uno studio di commercialisti fa cultura. Jobs Act il 2 aprilee

C come idee, ovvero Commercialisti come idee. Una realtà unica dal punto di vista provinciale, che vede dei tecnici produrre cultura. È la realtà di RZB Associati di Pordenone, che da oramai 10 anni - il prossimo anno lo Studio associato di commercialisti compirà 50 anni, con 4 soci  e 11 collaboratori - organizza annualmente un ciclo di appuntamenti culturali dal titolo, appunto, "C come idee". Incontri aperti a tutti - ma soprattutto a imprenditori, liberi professionisti ed operatori economici -, idee ed occasioni per migliorare e rendere più competitive le loro realtà.


«Vorremo lasciare un segno nella cultura imprenditoriale di chi vi partecipa - afferma la curatrice del progetto e Consulente tributaria Ilaria Raffin, da 24 anni nello studio, figlia di uno dei fondatori (Osvaldo Raffin), oltre che Office manager e Amministratrice delegata della Società Multiverso Consulting Srl cui ha dato vita lo Studio -. Questo crea a volte diffidenza intorno a noi: è strano che dei commercialisti si mettano a fare cultura. Eppure noi cresciamo con i nostri clienti, anche grazie a questi incontri: non esiste più il professionista onnisciente. Vorrei che passasse l'idea che in uno studio di commercialisti come il nostro oltre al sapere classico si vendono relazioni. Lo studio di professionisti del futuro è un crocevia di relazioni. C come idee è nato e continua proprio con questa visione di rete».


Il motto del convegno di quest'anno è «Audentes fortuna iuvat», il destino favorisce chi osa (Virgilio). Perché osare, con l'eleganza e l'aggressività del leopardo riprodotto nell'immagine, è oramai necessario nel mondo dell'impresa e del business. Il perché dell'argomento? «Sono contraria al pensiero negativo della "crisi" - continua Raffin -. Gli italiani sono un popolo comodo: si concentrano su ciò che non va, come se fosse una scusante, invece di valorizzare le eccellenze che ci sono».


Il secondo appuntamento, dopo quello del 19 marzo sulla gestione delle Pmi, è previsto per giovedì 2 aprile, alle 17.15 presso la Sala incontri della Filiale della Bcc Pordenonese di via Beato Odorico a Pordenone. La consulente del lavoro di RZB Associati Anna Crosilla parlerà del "Jobs Act. Cos'è e come l'imprenditore deve agire", con un occhio alla progettualità del mondo del lavoro e alla scelta del contratto migliore.
Il convegno, della durata di circa un'ora (registrazione dalle 17.15 e chiusura lavori alle 18.30) è organizzato in collaborazione con la Bcc Pordenonese; la partecipazione avviene su prenotazione, con un massimo di 20 posti disponibili (per informazioni telefonare allo 0434 21447 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Spilimbergo: esplode termovalorizzatore, un morto e un ferito

Spilimbergo - Una persona è morta e un’altra è ricoverata in ospedale per choc emotivo.
 
E’ questo il primo, tragico, bilancio di una detonazione avvenuta nel primo pomeriggio di oggi, 30 marzo, alla Mistral Fvg srl, società attiva sul fronte della raccolta, smaltimento e intermediazione di rifiuti speciali.
 
L’azienda ha un impianto di termovalorizzazione nella zona industriale del Cosa. Poco dopo le 14, a seguito di uno scoppio e di un principio d’incendio, una persona ha perso la vita e un’altra, che ha assistito alla scena, ha avuto necessità di cure ospedaliere.
 
La vittima dell'esplosione avvenuta è un operaio di 50 anni, Giuseppe Toneatti, dipendente della società. Da quanto si è appreso, l'uomo stava sistemando assieme a un collega un serbatoio, quando è stato investito da un violentissimo scoppio. L'altro operaio, seppure rimasto praticamente illeso, è stato trasferito in ospedale, a bordo di un'autolettiga, in stato di choc.
 
Sul posto i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Spilimbergo. Indagini in corso da parte della Procura della Repubblica di Pordenone.

 

Coppia uccisa a Pordenone, i due ragazzi conoscevano il killer?

Pordenone - Il popolare programma di rai Tre "Chi l'ha Visto?" è entrato nel merito dell'indagine sul duplice omicidio di Pordenone. Perché è chi ha ucciso i due bei fidanzati Trifone Ragone e Teresa Costanzo?
 
La trasmissione di Rai Tre nella puntata di ieri sera, 25 marzo, ha ripercorso la vicenda, confermando che molto probabilmente i due ragazzi conoscevano il killer. In molti hanno già scritto della presunta doppia vita dei ragazzi, ma la Sciarelli è riuscita a intervistare telefonicamente il kossovaro di 20 anni che aveva scritto dopo l'omicidio su Facebook a Teresa: "Ti sta bene così non vai più in discoteca".
 
"Sono fatti miei quello che scrivo, ora sul web mi minacciano di morte", ha spiegato al telefono su Rai Tre. Lo stesso aveva scritto "Mi ha picchiato una ragazza in discoteca" una settimana prima dell'omicidio.
 
Intanto, c'è stata la testimonianza del ragazzino di 12 anni. Il giovane, che frequenta il palasport di via Interna, ha deciso di renderla, in caserma dai Carabinieri, dopo che avrebbe parlato con il papà e l’avrebbe convinto ad andare, accompagnato da un adulto, a fare il suo dovere. 
 
La sua è una delle decine di segnalazioni pervenute ai militari dell’Arma dopo l’appello lanciato dal procuratore della Repubblica Marco Martani. Non ci sarebbe nessun testimone oculare del delitto. Fra le segnalazioni esaminate dagli inquirenti due sono ritenute attendibili, ma riguardano momenti precedenti o successivi al duplice omicidio. 

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