Vaccinazione contro l'influenza: in Regione la campagna parte lunedì 9 novembre
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- Pubblicato Martedì, 27 Ottobre 2015 11:56
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Trieste - Prenderà avvio lunedì 9 novembre la campagna di vaccinazione contro l'influenza stagionale, organizzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia con i medici di Medicina generale e i pediatri di libera scelta per dare la più ampia copertura possibile alla popolazione. Lo ha annunciato la Regione il 26 ottobre.
"L'adozione di una politica vaccinale uniforme sul territorio è una necessità a garanzia della buona salute di tutti - bambini, adulti e anziani sani - oltre che degli individui malati", ha detto l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, illustrando i dettagli della campagna assieme ai presidenti degli Ordini professionali provinciali dei medici Chirurghi e degli Odontoiatri, rappresentanti dei medici di Medicina generale e dei pediatri di libera scelta, dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende per l'Assistenza Sanitaria (AAS) del Friuli Venezia Giulia.
Telesca ha ricordato che il rapporto tra benefici e rischi delle vaccinazioni è stato dimostrato da tanti anni di esperienza e da studi rigorosi e indipendenti a livello mondiale. "Gli studi hanno dimostrato che le attribuzioni tra alcune patologie e la vaccinazione sono false e mettere in discussione questa conquista della scienza medica rischia di minare la fiducia della popolazione nelle vaccinazioni, provocando un danno alla salute pubblica".
L'anno scorso il calo del 4 per cento delle vaccinazioni in Friuli Venezia Giulia ha seguito il trend di tutta Italia, ma l'Amministrazione regionale ha per obiettivo quello di invertire decisamente la contrazione. "L'anno scorso purtroppo la diffusione di comunicazioni, che poi non si sono rivelate corrette, ha ridotto sensibilmente il numero delle persone che si sono vaccinate: i dati che alcuni Dipartimenti di prevenzione del Friuli Venezia Giulia hanno fornito oggi mostrano che c'è stata diretta conseguenza tra la diminuzione delle vaccinazioni e l'aumento delle complicanze gravi causate dall'influenza", ha spiegato Telesca.
"Abbiamo stretto una grande alleanza con i professionisti - ha reso noto l'assessore - per costruire una rete che consenta di spiegare alle persone quanto sia importante vaccinarsi. Questo anche per costruire una comunità solidale, in grado di garantire uno scudo di protezione anche ai soggetti più deboli, quelli che non possono vaccinarsi ma che se contraggono la malattia sono più esposti ai rischi correlati".
I pazienti, dunque, potranno recarsi dal proprio medico di Medicina generale che provvederà alla somministrazione del vaccino; l'offerta vaccinale è gratuita per coloro che rientrano nelle categorie a rischio: soggetti di età superiore ai 65 anni, persone affette da malattie croniche dell'apparato respiratorio e cardio-circolatorio, diabete mellito e altre malattie metaboliche, malattie renali, del sangue, congenite che comportino carente produzione di anticorpi e sindromi da malassorbimento intestinale.
Il vaccino è offerto gratuitamente anche a soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo come personale degli asili nido, insegnanti delle scuole dell'infanzia e dell'obbligo, addetti alle Poste e alle Telecomunicazioni, dipendenti delle Pubblica Amministrazione e Difesa, Forze di Polizia, personale di assistenza delle case di riposo, nonché personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.
La vaccinazione è estesa anche ai familiari di soggetti ad alto rischio qualora questi ultimi non possano essere vaccinati a causa di vere controindicazioni alla vaccinazione, ciò al fine di interrompere la catena di trasmissione dell'infezione. Gli utrasessantacinquenni riceveranno una nota informativa e il materiale divulgativo mentre depliant e poster, con testi redatti anche nelle lingue minoritarie, sono stati consegnati per l'affissione in tutti i punti strategici e la distribuzione nelle farmacie e nelle strutture ambulatoriali.
Telesca ha ricordato che la direzione Salute della Regione "è molto attiva da tempo per cercare di diffondere il più possibile le informazioni corrette e per valutare tutte le necessità per fornire alle persone i consigli corretti, fugando i possibili dubbi". "L'abbandono della vaccinazione - ha ricordato Telesca - può avere effetti nefasti non solo sulla salute pubblica ma anche sulla società e l'economia: pensiamo solo a quando a causa di un'epidemia si svuotano le corsie degli ospedali".
Anche in occasione della presentazione della campagna antinfluenzale, gli stessi medici e pediatri hanno fortemente caldeggiato la vaccinazione, anche quella in età infantile, fugando dubbi che possono essere indotti da messaggi fuorvianti "che non hanno fondamento scientifico".
Tutte le regioni si stanno confrontando con il fenomeno in crescita del rifiuto delle vaccinazioni da parte dei genitori. Anche in Friuli Venezia Giulia i vaccini in età infantile sono calati l'anno scorso del -2% per le tre dosi di vaccino contro difterite, tetano, polio, pertosse, epatite B, HIB e del -4% per una dose di morbillo, rosolia, parotite e pneumococco.
"Anche se in regione la copertura vaccinale è ancora alta, se il decremento di vaccinati continuasse ci sarebbe rischio di scendere sotto il tetto limite che consente la cosiddetta immunità di gregge: per la poliomielite è il 95 per cento e per altre patologie è l'85 per cento di popolazione vaccinata", ha ricordato la direttrice dell'Area prevenzione della Regione, Nora Coppola.
Estrazione dei denti del giudizio: convegno nazionale a Pordenone
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- Pubblicato Venerdì, 02 Ottobre 2015 12:05
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - L'estrazione di un dente del giudizio è uno degli interventi chirurgici ambulatoriali più frequenti presso la popolazione in età evolutiva e non solo. Si tratta di un intervento che giustamente desta le preoccupazioni dei pazienti e dei genitori: anche nei casi più semplici, dopo l'estrazione il dolore può essere forte e ci vogliono tre o quattro giorni per riprendere la normale masticazione. L'assunzione di antibiotici è d'obbligo ed esiste la possibilità di complicazioni.
Sia la posizione che la dimensione di questi denti - tecnicamente denominati terzi molari o ottavi - possono rendere difficoltoso l'intervento. Quasi sempre si rende necessario applicare uno o due punti di sutura.
In Italia le prestazioni ambulatoriali dei Servizi Sanitari Pubblici che riguardano le estrazioni di denti del giudizio, annualmente, sono circa 170mila. Nella Struttura Operativa Complessa di Chirurgia Maxillo Facciale dell'ospedale di Pordenone gli ottavi estratti sono mediamente 850 l'anno. Negli Stati Uniti si estraggono circa 5 milioni di terzi molari ogni anno.
L'estrazione dei denti del giudizio è il tema del Congresso medico a carattere nazionale che si svolge il 3 ottobre, dalle 8 alle 19, presso la Fiera di Pordenone, con il titolo “La chirurgia dei terzi molari: stato dell’arte”, una “maratona” interamente dedicata alla chirurgia degli ottavi.
L'incontro, valido anche ai fini del conseguimento dei crediti ECM, è organizzato dalla Struttura Operativa Complessa di Chirurgia Maxillo Facciale del presidio Ospedaliero di Pordenone diretta dal dr. Nicola Mannucci, con il patrocinio dell'Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 5 “Friuli Occidentale”.
Rientra nell'attività di aggiornamento professionale sostenuta dalla Società Italiana di Chirurgia Maxillo-Facciale (SICMF) ed ha il patrocinio delle società scientifiche ANDI (Associazione nazionale dentisti italiani), AIO (Associazione italiana Odontoiatri), SidCO (Società italiana di chirurgia odontostomatologica), SICOI (Società italiana di chirurgia orale ed implantologia) e dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Pordenone.
Il tema viene affrontato, per la prima volta, a 360°: dal trattamento del dolore alle possibili complicazioni, alla terapia antibiotica e all'anestesia, fino agli aspetti legali ed assicurativi. I relatori sono in tutto 21: si tratta di direttori di Strutture Operative Complesse ospedaliere, docenti universitari e liberi professionisti. La lista completa con i curriculum vitae si può consultare sulla pagina http://www.chirurgiaottavipn2015.org/index.php/programma/curriculum
Per un focus approfondito sul tema della responsabilità degli odontoiatri e delle Aziende Sanitarie, divenuto nel corso degli anni sempre più rilevante, la parte finale del Convegno prevede una tavola rotonda dedicata ai risvolti legali dell'estrazione dei denti del giudizio, a cui partecipa, tra gli altri, il Procuratore della Repubblica di Pordenone dr. Marco Martani, titolare di importanti inchieste giudiziarie.
Per maggiori informazioni si possono consultare il sito: www.chirurgiaottavipn2015.org ed il canale youtube del Congresso, dove sono pubblicati i video “Le 10 domande più frequenti sull'estrazione dei denti del giudizio: risponde il dr. Nicola Mannucci”:
https://www.youtube.com/channel/UC9vMSQztFANUNdAOu2D-5WQ?view_as=public
Piano emergenza sanitaria: ottimizzare il servizio ambulanze ed automediche in FVG
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- Pubblicato Sabato, 29 Agosto 2015 15:57
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Trieste - Più ambulanze e più automezzi di soccorso avanzato (ALS) e soprattutto distribuiti meglio su tutto il territorio regionale. È una delle indicazioni del nuovo Piano dell'emergenza / urgenza, approvato venerdì 28 agosto in via preliminare dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell'assessore alla Salute Maria Sandra Telesca.
La riorganizzazione tiene conto del fatto che i tempi standard di soccorso sono ormai fissati dalle norme nazionali (8 minuti per le aree urbane e 20 minuti per le aree extraurbane) e da indirizzi europei (18 minuti massimo).
Secondo le indicazione del nuovo Piano, il numero delle ambulanze passa, nella fascia oraria dalle 8.00 alle 20.00, da 41 a 46 (nelle ore notturne il numero delle unità a disposizione passa da 31 a 32).
Nuove postazioni di ALS (mezzo di soccorso avanzato), sempre dalle 8.00 alle 20.00, sono previste a Gradisca d'Isonzo, Ampezzo, Ovaro, Paluzza, Chiusaforte, Azzano Decimo e San Pietro al Natisone. In queste due ultime località il servizio sarà a disposizione anche nelle ore notturne.
Il servizio di automedica, inoltre, assume una distribuzione più ampia, come risorsa aggiuntiva agli equipaggi ALS, facendo riferimento alle strutture di Pronto Soccorso di Trieste, Gorizia, Latisana, Udine, Tolmezzo, Pordenone. Sarà anche esteso in via sperimentale il servizio di elisoccorso fino alla mezzanotte.
Nel Piano viene posta particolare attenzione alla uniformità del servizio di emergenza / urgenza su tutto il territorio regionale. La redazione del documento segue infatti la costituzione della centrale unica regionale per l'emergenza / urgenza, al posto delle quattro centrali provinciali del 118, una decisione assunta dalla Giunta nel marzo dello scorso anno.
Con il nuovo Piano, vengono così superate le disomogeneità dei modelli di valutazione delle emergenze e le criticità operative per mezzo di una differente distribuzione strategica delle risorse, garantendo la centralizzazione dei pazienti più gravi secondo criteri uniformi.
Inoltre, il ruolo delle strutture ospedaliere è ora definito in modo puntuale, con l'obiettivo di assicurare la continuità assistenziale fra soccorso territoriale, presa in carico ospedaliera in pronto soccorso e gestione interna alle strutture ospedaliere.
Un rilievo particolare è dato alle reti per la gestione delle patologie tempo-dipendenti, in particolare la rete delle emergenze cardiologiche, la rete ictus, la rete trauma.
Nel Piano sono anche precisati i rapporti con l'assistenza primaria, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, il servizio di continuità assistenziale e le guardie turistiche.
Viene nello stesso tempo organizzata l'emergenza materno-infantile attraverso la valorizzazione delle due strutture di Patologia Neonatale e Cure intensive dell'Istituto Burlo Garofolo di Trieste e dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine, anche per quanto riguarda il Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale (STEN,) compreso l'Elisoccorso neonatologico e il Servizio di Trasporto Assistito Materno (STAM).
Con il nuovo Piano, inoltre, viene definito il ruolo del sistema d'emergenza nella gestione dei trasporti connessi al programma trapianti e sono istituiti il Centro Regionale Antidoti (CRA) e il Comitato Regionale Emergenza / Urgenza (CREU).
Il Piano prevede flussi informativi, indicatori di qualità e risultati attesi affidando a valutatori terzi il monitoraggio delle attività e dei risultati.
Per quanto riguarda le risorse, i costi derivanti dall'aumento di postazioni dei mezzi di soccorso, dall'estensione del servizio di eliambulanza e dalla messa a regime del numero di operatori per mezzo ALS (mezzo di soccorso avanzato) sono ricavati dalla riduzione del numero di centrali operative e dalle varie riorganizzazioni promosse dall'Amministrazione regionale nell'ambito della Riforma del Servizio Sanitario Regionale (SSR).
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