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Abbiamo testato il nuovo sistema di prenotazione online delle prestazioni sanitarie regionali
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- Categoria: Salute
- Pubblicato Giovedì, 05 Novembre 2015 21:35
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Udine - Dopo l’annuncio fatto il 5 novembre dall’assessore regionale alla Sanità Maria Sandra Telesca, abbiamo subito testato il nuovo sistema di prenotazione online delle prestazioni sanitarie dei servizi ambulatoriali, prescritte dal medico, con ricetta rossa o elettronica contenente una prestazione di priorità P (programmata).
Si accede dalla pagina del sito della Regione: https://servizionline.sanita.fvg.it/prenotazioni/#/index
oppure dalle pagine delle Aziende sanitarie regionali, cliccando sul banner con il logo riportato nella foto in alto.
Si apre una pagina di ricerca delle prestazioni, che si riportano come da ricetta del medico di famiglia. Abbiamo impostato “visita cardiologica con elettrocardiogramma” ed individuato la struttura di zona con minori tempi di attesa (per Trieste, 11 giorni) quindi cliccato sul banner verde con la dicitura “prenota”.
Nella pagina successiva il sistema richiede il codice fiscale del richiedente: le priorità sono stabilite anche in base all’età ed il sesso.
Compaiono quindi le opzioni giorno/orario che l’assistito può scegliere per la visita. Come accade per la prenotazione telefonica o allo sportello, nella richiesta occorre riportare i dati e i codici della ricetta del medico di famiglia. Al termine del procedimento il sistema genera un promemoria, che si può stampare.
Su computer e tablet la procedura è molto snella e veloce; per gli smartphone il procedimento è più macchinoso dato che la homepage del sito della Regione non è ottimizzata per i telefonini.
Giunti però sulla pagina della prenotazione, anche dallo smartphone l’usabilità è buona, in attesa che si arrivi, come nel vicino Veneto, alla “app” dedicata alle prenotazioni.
Molto utile la visione complessiva dei tempi d'attesa in tutte le strutture pubbliche e private convenzionate del Friuli Venezia Giulia, che permette di scegliere la struttura a seconda delle proprie esigenze.
Per l’assessore Telesca "è un altro passo avanti nel dotare la regione di una sanità digitale, in linea con quanto indicato nella riforma sanitaria che punta a migliore comunicazione, informazione, trasparenza e vuole rendere più fruibili i servizi al cittadino”.
"L'utente può ora prenotare visite specialistiche ed esami diagnostici on line, comodamente da casa, dal proprio computer o dal tablet - ha proseguito - e ha la visualizzazione complessiva dei tempi d'attesa. In questo modo può anche verificare e segnalare eventuali disguidi, evidenziando le criticità, consentendoci di intervenire".
Resta sempre valida la prenotazione tramite call center unico regionale, attraverso le farmacie della regione abilitate e agli sportelli Cup delle Aziende del Sistema sanitario regionale "perché vogliamo dare al cittadino la più ampia possibilità di scelta" ha affermato l'assessore.
Durante la presentazione è stato sottolineato, in particolare, l'aspetto organizzativo: "con questo sistema - ha detto il direttore centrale Salute Regione FVG Adriano Marcolongo - abbiamo standarizzato l'offerta delle prestazioni e il metodo di lavoro di migliaia di persone garantendo, attraverso gli strumenti informatici, la qualità e l'uniformità sull'intero territorio regionale".
Il servizio è attivo per tutti i possessori di tessera sanitaria del Friuli Venezia Giulia e, attualmente, sono prenotabili 21 prime visite con priorità P in 395 sedi di erogazione, 20 prestazioni fra cui ecografie, risonanze magnetiche, elettrocardiogrammi in 508 sedi di erogazione con visibilità su tutta l'offerta regionale, comprese le strutture private accreditate con garanzia che il tempo proposto sia lo stesso prenotando tramite procedura on line, call center, Cup aziendali e farmacie.
A breve è previsto un aumento delle prestazioni prenotabili e la possibilità di annullare l'appuntamento.
Vi è la possibilità di consegna on-line del referto entro 45 giorni dalla disponibilità dello stesso dopo il pagamento del ticket. Questa possibilità è stata attivata, per ora, solo per l'Azienda ospedaliera universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine che, nel mese di ottobre, ha visto la consegna di 537 referti delle prestazioni di laboratorio.
Dopo Udine, il servizio nei prossimi mesi sarà reso disponibile su tutto il territorio. Il 2016 potrà essere l'anno che vedrà la realizzazione di una sanità regionale completa anche del Fascicolo sanitario elettronico.
Anche i ticket possono essere pagati online con carta di credito o postepay sulla pagina https://pagamentionline.regione.fvg.it/PagamentoVolontarioSanita/Login.jsp
Pranzo dei centenari a Trieste, una delle città europee con record di over 100
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- Pubblicato Giovedì, 05 Novembre 2015 10:37
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Comune di Trieste ed Azienda sanitaria 1 "Triestina" hanno unito le forze per organizzare un importante evento benefico, il “pranzo dei centenari”, dedicato ai “grandi anziani” del nostro territorio e svoltosi mercoledì 4 novembre all'hotel Savoia del capoluogo giuliano.
Sono state invitate tutte le persone che hanno compiuto o superato i 100 anni di età, per un festoso riconoscimento al superamento di un traguardo davvero ragguardevole.
Prima del pranzo quest'anno si è svolto anche un momento di confronto istituzionale e scientifico sul tema dell'invecchiamento attivo, presso la sala Zodiaco dello stesso hotel Savoia, con la partecipazione di alcune istituzioni locali e le più importanti realtà scientifiche e accademiche che operano a Trieste - Università, SISSA, ICGEB - e l'IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano con l'autorevole presenza del direttore, prof. Silvio Garattini.
"Stiamo cercando di ricostruire la storia di queste persone - ha spiegato il professor Garattini. - Qui la media dei centenari è dello 0,7 per mille rispetto alla media europea che è di 0,3. Delle singole storie tenteremo di individuare i punti in comune; poi preleveremo campioni di sangue per le analisi necessarie, studieremo i marcatori per capire le ragioni della longevità".
Garattini ha osservato la particolarità del fenomeno a Trieste: "di solito - ha detto - forti concentrazioni di anziani si riscontrano tra popolazioni isolate che vivono da sempre nello stesso luogo, Trieste invece è l'esatto contrario: ha popolazione multietnica con un incrocio di gente che arriva da tutte le parti. È vero che qui c'è una grande attenzione agli anziani, il contesto è favorevole, ma non basta. Seguiremo nel tempo queste persone e quelle che ancora non hanno un secolo d'età e forse tra anni capiremo il perché".
Da mezzogiorno, lo storico hotel si è quindi popolato di ospiti d'eccezione: una trentina di grandi anziani, fra centenari e ultracentenari, tra cui la signora più anziana di Trieste, la celebre "nonna Jole" che vive in Casa Bartoli e ha 109 anni, e due signori di 103 anni.
Tutti in splendida forma. Una signora ha persino letto un brano da un libro in dialetto scritto da lei stessa all'età di 85 anni, e un signore molto arzillo, a dispetto delle veneranda età, ha recitato a memoria una sua poesia per esprimere tutto il suo amore per Trieste. Incredibile un'altra signora di 103 anni che è venuta alla festa da sola, a piedi, e altrettanto ha fatto al ritorno.
Il “pranzo dei centenari” è stato salutato con soddisfazione dall'assessore alle Politiche sociali Laura Famulari, che ha portato il saluto del sindaco Cosolini e della città, intrattenendosi con gli ospiti.
Molto apprezzare anche le festose note delle più celebri arie d'operetta e del repertorio storico leggero, locale e non, eseguite da una formazione per piccola lirica a cura dell'Associazione Internazionale dell'Operetta del FVG, con protagonisti la delicata soprano Gisella Sanvitale e il vulcanico tenore Andrea Binetti.
Allarme carni conservate, Confesercenti denuncia crollo 20% di vendite. Il medico: basta non esagerare
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- Pubblicato Martedì, 27 Ottobre 2015 19:29
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
FVG - L’allarme lanciato dalla International Agency for Research in Cancer dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che lunedì 26 ottobre ha definito "cancerogene" le carni lavorate come le salsicce e i wurstel, comparando tali alimenti, come pericolosità, a fumo e benzene, ha immediatamente avuto delle ripercussioni sul mercato.
Confersercenti denuncia che "le vendite sono calate di circa il 20% nelle macellerie tradizionali. Regna una grande confusione e la gente chiede spiegazioni proprio ai commercianti". Per la Federazione "non possono essere loro a metterci la faccia, come quando scoppiò il caso della mucca pazza".
La Coldiretti da parte sua richiama sul fatto che 180mila posti di lavoro a rischio in un settore chiave del Made in Italy a tavola, che vale da solo 32 miliardi di euro, un quinto dell’intero agroalimentare tricolore. Il presidente, Roberto Moncalvo, parla di "una campagna allarmistica immotivata per quanto riguarda il nostro Paese".
"A dover rassicurare i consumatori italiani è tra l’altro – rimarca Coldiretti – una frase riportata sullo stesso studio dell’Oms dove si afferma che è necessario capire quali sono i reali margini di rischio ed entro che dosi e limiti vale la pena di preoccuparsi davvero".
La presidente del Friuli Venezia Giulia è intervenuta per difendere le produzioni di eccellenza del Friuli Venezia Giulia: "La salute dev'essere ovviamente sempre al primo posto ma anche un po' di buon senso aiuta a capire che non è buona cosa generalizzare e criminalizzare prodotti tradizionali, di qualità e certificati".
"Sappiamo da tempo - ha detto Serracchiani - che ogni eccesso nell'alimentazione, tra cui il consumo di carne rossa ma anche di alcol, sale o zuccheri, è potenzialmente dannoso per la salute. Ma è altrettanto vero che in Friuli Venezia Giulia, regione al top per longevità, con la carne si producono alimenti straordinari e naturali come il Prosciutto di San di Daniele o quello di Sauris, che portano alta nel mondo la qualità italiana. E vanno ricordati anche i prodotti delle filiere locali, tra cui quelli certificati dal marchio regionale Agricoltura Qualità Ambiente, che richiedono severi disciplinari di produzione. Tutto questo non ha nulla a che spartire con certi pasticci industriali in cui - ha concluso - della carne rimane solo il nome sulla scatola".
Importanti rassicurazioni vengono anche dal Centro di riferimento oncologico di Aviano. Il dr. Mario Mazzucato, dirigente medico e responsabile di SOS Trattamento di Cellule Staminali del Dipartimento di Ricerca Traslazionale, afferma che la migliore prevenzione contro i tumori è un'alimentazione varia ed equilibrata che privilegi frutta e verdura, con un consumo moderato di carni rosse ed insaccati: in buona sostanza, la dieta mediterranea.
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