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Dalla padella al motore: sperimentazione riuscita, i pescherecci possono andare a biodiesel
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
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10 Mag 2013
- Ultima modifica il Venerdì, 10 Maggio 2013 15:02
- Pubblicato Venerdì, 10 Maggio 2013 15:05
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Dalla padella al serbatoio: i motori dei pescherecci di Trieste potranno essere alimentati da olio esausto proveniente da scarti di frittura, trasformato in carburante biodiesel. Dopo la sperimentazione nel 2012, alcuni pescatori si stanno preparando a diventare produttori e utilizzatori di biocarburanti.
Con questi carburanti alternativi i motori non hanno avuto problemi, sono state ridotte le emissioni di gas e dagli scarichi esce solo un leggero odore di patatine fritte.
È dimostrato ormai da alcuni anni che l'olio vegetale di scarto proveniente dalle cucine dei ristoranti e delle case private può essere trasformato in biodiesel, cioè in un carburante economico e a basso impatto ambientale. Utilizzando una miscela composta all'80% da olio e al 20% da gasolio, si può alimentare un qualsiasi motore diesel.
L'olio di scarto può essere utilizzato come carburante dopo essere stato filtrato e poi sottoposto a una tecnica di transesterificazione (la trasformazione di un estere in un altro estere per reazione con un alcol).
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