I Quintorigo inaugurano la XVI edizione di Jazz & Wine of Peace Festival questa sera a Gorizia
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- Pubblicato Giovedì, 24 Ottobre 2013 14:53
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Gorizia – Inaugura stasera giovedì 24 ottobre, la XVI edizione di Jazz & Wine of Peace Festival, alle 20.30 a Gorizia nel Kulturni Dom, con “Quintorigo Experience”, nome del nuovo cd dei Quintorigo pubblicato lo scorso 27 novembre per il 70° anniversario della nascita di Jimi Hendrix, le cui canzoni compongono per intero questo album.
Sta forse nella parola Experience la chiave di volta della nuova avventura musicale dei Quintorigo tutta incentrata sulle canzoni di Jimi Hendrix. Non solo perché il nome del disco e
dell'intero progetto, “Quintorigo Experience”, omaggia volutamente la sigla, Jimi Hendrix Experience, con la quale il grande chitarrista di Seattle e la sua band si presentarono per la prima volta al pubblico nel 1966. Ma anche perché Experience, nel significato di esperienza, è la miglior definizione che si possa dare ad un disco coraggioso, esaltante e pieno di sorprese. “Quintorigo Experience” raccoglie infatti quattordici tracce dal repertorio della Jimi Hendrix Experience e le rilegge con l'inconfondibile e inquieto linguaggio musicale dei Quintorigo, che dal 1999 ad oggi li ha fatti diventare una delle realtà più sorprendenti della musica italiana.
Il gruppoestrae dalle canzoni di Hendrixdensissimi umori blues, acidità abrasive, slanci sperimentali, ma anche caposaldi storico-sociali come l'esecuzione dell'Inno americano a Woodstock '69, qui presente in una versione non meno furiosa. Il tutto vuole ribadire la portata ancora oggi rivoluzionaria di quell'utopia di elettricità, negritudine e sacro fuoco del rock che fu l'Experience hendrixiana, lampo mai più eguagliato nella storia della musica recente.
In veste di cantante per questo nuovo progetto c'è Moris Pradella, con la sua voce black e ricca di soulness. A lui si aggiungono ospiti come Vincenzo Vasi (Vinicio Capossela) al canto e al theremin con un vorticoso solo in “Voodoo Child”, Michele Francesconi, noto pianista jazz italiano, ed il cantante americano Eric Mingus. Quest'ultimo è figlio di Charles Mingus a cui i Quintorigo hanno dedicato nel 2008 “Quintorigo Play Mingus”, vincitore del premio di Musica Jazz come miglior disco dell'anno. Proprio la presenza del figlio getta un ponte con il precedente disco di riletture e conferma la volontà del gruppo di confrontarsi con alcune delle colonne della popular music del Novecento. Pur mantenendo intatto tutto lo spirito Quintorigo.
Quintorigo è uno dei gruppi musicali più originali e interessanti degli ultimi anni, che emerge con prepotenza ed intelligenza nell'asfittico mondo musicale italiano, dimostrando che non esistono barriere tra i diversi generi musicali. Mostrando rare versatilità e capacità strumentali, i Quintorigo si permettono di mescolare suoni e generi musicali: classico, rock, jazz, punk, reggae, funky, blues, in un continuo gioco tra musica e voce il cui risultato e' come un cielo sereno da cui improvvisamente arriva un temporale. Archi che diventano chitarre elettriche, distorte e violente, per poi tornare alle sonorità originarie, sassofoni indemoniati ma allo stesso tempo melodici, il contrabbasso che sostiene con una ritmica decisa e la voce che incornicia i suoni spaziando sulle più diverse timbriche. Questo è ciò che contraddistingue in modo inequivocabile ed ineguagliabile i Quintorigo, facendo della loro musica un marchio di fabbrica: il sound Quintorigo. La singolarità dei suoni, strumentali e vocali, in una riuscitissima commistione tra generi musicali piu' diversi, insieme all'originalità dei testi, offrono una combinazione che non permette di annoiarsi all'ascolto.
Il concerto, nell'ambito del Jazz & Wine of Peace festival organizzato dal Circolo Controtempo, è in collaborazione con Associazione Palazzo del Cinema - Hiša Filma, Cineclub Gorizia e Kulturni Dom Gorizia. Prezzo intero euro 18,00 / ridotto euro 15,00 (Concerto fuori abbonamento).
La XVI edizione di “Jazz & Wine of Peace Festival”, l’ormai storica rassegna ideata dal Circolo culturale Controtempo in programma da stasera giovedì 24 ottobre durerà fino a domenica 27, a Cormòns arriveranno alcune tra le stelle più brillanti del panorama jazz internazionale, che si esibiranno in concerto in teatri e cantine vinicole, per un’accoppiata vincente tra musica di altissima qualità ed enogastronomia.
“Jazz & Wine of Peace” offrirà anche quest’anno quattro giorni con i migliori nomi della galassia jazz contemporanea, con un occhio alle contaminazioni e particolare attenzione alla scena statunitense.
Riparte la stagione del Jazz al Verdi con l' appuntamento della nuova produzione Zerorchestra.
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- Pubblicato Mercoledì, 23 Ottobre 2013 09:14
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Pordenone - Secondo e attesissimo appuntamento con “jazz loft”, stasera mercoledì 23 ottobre alle 20.45, nello Spazio Due del Teatro Verdi di Pordenone.
La rassegna organizzata dal Comunale, con la direzione artistica di Flavio Massarutto e il sostegno di Futura ospita infatti una nuova produzione della Zerorchestra dedicata al genio dimenticato del cinema comico Max Linder: tre capolavori dell’età del Muto con una colonna sonora nuova fiammante composta da Didier Ortolan, Bruno Cesselli e Romano Todesco – affidata all’organico che schiererà, fra gli altri, il sassofonista Francesco Bearzatti pluripremiato come miglior jazzista in Italia e in Francia. Con lui, sul palco, ci saranno Gaspare Pasini ai sassofoni, Didier Ortolan ai clarinetti e sassofoni, Luigi Vitale al vibrafono e marimba, Bruno Cesselli al pianoforte, Romano Todesco al contrabbasso e fisarmonica, Luca Colussi alla batteria e Luca Grizzo alle percussioni.
I film musicati sono "Soyez ma femme" (Siate mia moglie /Be My Wife 1921), con le musiche di Didier Ortolan, "Sept ans de malheuret" (Sette anni di guai /Seven Years Bad Luck 1921) con le musiche di Bruno Cesselli e "L'E'troit mousquetaire" (Vent'anni prima /The Three Must-Get-Theres /1922) con le musiche di Romano Todesco
Comico eccellente, del quale lo stesso Charlie Chaplin si dichiarò allievo, Max Linder creò la prima grande maschera del cinema, quella di Max, uomo di mondo elegante ed irreprensibile, dai neri baffetti, il lucente cilindro ed i candidi guanti, che agiva sullo sfondo della Parigi "Belle époque".
Una nuova sfida, dunque, per la Zerorchestra, che si conferma come una delle più originali realtà musicali esistenti, da quasi vent’anni specializzata nella sonorizzazione di grandi classici del cinema con il linguaggio del jazz. Nata nel 1995 su iniziativa di Cinemazero con il progetto di produrre musica per film scelti tra i tanti capolavori del cinema muto, vede riuniti alcuni tra i migliori musicisti, di estrazione jazzistica e non, del territorio pordenonese.
Dopo la prima esibizione, nel giro di pochi anni la Zerorchestra è stata invitata a tenere i suoi concerti, accompagnando con la musica le proiezioni di grandi capolavori del cinema muto, un po’ ovunque, in regione e in tutt’Italia.
Il linguaggio adottato dall’orchestra è spiccatamente jazzistico anche se non mancano evidenti riferimenti alla cultura popolare e a situazioni tipiche della musica colta contemporanea. La Zerorchestra non è un’orchestra jazzistica in senso stretto, ma un ensemble singolarmente composito e originale che riesce comunque a esprimere il notevole potenziale solistico dei singoli.
E ogni volta che va in scena è in grado di ricreare la magia di uno spettacolo dove la potenza evocativa delle immagini in bianco e nero e la forza della performance musicale ne fanno un evento unico e imperdibile.
Il biglietto costa 10 euro, info: www.comunalegiuseppeverdi.it; 0434 247624
Mercoledì del Conservatorio: è la volta della chitarra classica di Andrea Dieci.
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- Pubblicato Lunedì, 21 Ottobre 2013 15:32
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Trieste– Definito “an impressive guitarist” dal Times Herald e “una star della chitarra classica” dal Corriere della Sera, Andrea Dieci, docente al Conservatorio Tartini di Trieste, è un chitarrista fra i più apprezzati sulla scena musicale internazionale.
E presso il Conservatorio Tartini di Trieste, per i “Mercoledì” 2013, Andrea Dieci presenta, mercoledì' 30 ottobre (ore 20.30, Aula Magna di via Ghega 12 - Trieste), il suo Guitar recital su musiche di Bach, Britten, Piazzolla, Granados, con diverse trascrizioni firmate personalmente.
L'ingresso è libero previa prenotazione, info tel. 040.6724911, www.conservatorio.trieste.it
Andrea Dieci si è diplomato con il massimo dei voti, la Lode e la Menzione Speciale al Conservatorio “G. Verdi” di Milano nella classe di Paolo Cherici. È stato allievo di Oscar Ghiglia all’Accademia Musicale Chigiana di Siena e alla Musikakademie di Basilea, dove ha conseguito il Solistendiplom (Diploma Superiore di Concertismo). Ha tenuto masterclass e seminari per note istituzioni musicali europee e in Messico, Brasile, USA, Singapore e Giappone. E si è esibito ovunque:in Europa, negli Stati Uniti, in America centrale e del Sud, Asia e Africa, dal Festival dei Due Mondi di Spoleto al Festival Internazionale della Guitar Foundation of America (GFA), al Festival Internazionale di Singapore, a molte altre rassegne di scena a Londra, Madrid, Los Angeles, Tokio, Atene, Istanbul.
Nel 2013 ha pubblicato per la Brilliant Classics un Cd dedicato a musiche di Nicola Jappelli, in gran parte a lui dedicate. Inoltre ha finora inciso 9 Cd solistici con la monografia sull’opera per chitarra di Manuel Ponce (MAP Golden), un doppio Cd dedicato all’opera completa per chitarra sola di Toru Takemitsu e un doppio Cd dedicato all’opera integrale per chitarra sola di Heitor Villa-Lobos (MAP Maestro).
Si ricorda che l'ingresso è libero previa prenotazione: informazioni tel. 040.6724911, www.conservatorio.trieste.it
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