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Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Il regista friulano Alberto Fasulo è al Festival Internazionale di Roma: Tir è un film sul paradosso

Il cinema friulano è al Festival Internazionale del cinema di Roma con il regista Alberto Fasulo: Ti

Il regista friulano Alberto Fasulo,  classe 1976, sarà a Roma al festival Internazionale con il suo ultimo film: Tir.

Fasulo  ha cominciato a lavorare nel cinema come assistente alla regia, tra film di fiction e documentari di creazione, imparando il mestiere sul set. Nel 2008, dopo i sette anni trascorsi a Roma, ha diretto e prodotto il suo primo lungometraggio, il documentario Rumore Bianco, selezionato in molti festival internazionali e distribuito al cinema in Italia. Il debutto lo ha fatto segnalare come «nuovo promettente autore» dalla critica italiana.

Ora sarà in concorso all’ottava edizione del Festival Internazionale di Roma. L’annuncio del direttore artistico Marco Muller, nel corso della conferenza stampa di presentazione. Un momento d’oro per il cinema del Friuli Venezia Giulia: dopo "Zoran il mio nipote scemo", la commedia di Matteo Oleotto premiata alla Settimana Internazionale della Critica del Festival di Venezia, i riflettori si accenderanno su Tir

In entrambi i casi, la distribuzione porta il marchio della Tucker Film nata dall’unione fra il Cec di Udine e Cinema Zero di Pordenone, che ha già griffato cinque capolavori della nuova onda asiatica (Departures, Poetry, Simple Life, Confessions, In Another Country), oltre ad Amore Carne di Pippo Delbono e allo stesso Rumore Bianco di Fasulo. Tir racconta la storia di Branko, un ex professore di Rijeka, che da qualche mese è diventato camionista per un’azienda italiana. Una scelta più che comprensibile: adesso guadagna tre volte tanto rispetto al suo vecchio stipendio d'insegnante. Eppure tutto ha un prezzo, anche se non sempre quantificabile in denaro. Da piccoli ci dicevano: «Il lavoro nobilita l'uomo». Ma oggi sembra diventato vero il contrario: è Branko, con la sua efficienza, la sua ostinazione, la sua buona volontà a nobilitare un lavoro sempre più alienante, assurdo, schiavizzante...

Lasciando la parola a Fasulo: «Ancor prima che un film su un camionista, TIR è un film su un paradosso: quello di un lavoro che ti porta a vivere lontano dalle persone care per cui stai lavorando. Il processo di scrittura è durato più di quattro anni. Durante questo tempo ho alternato fasi di ricerca sul campo ad altre in cui ci fermavamo a riflettere sul materiale raccolto, in una continua tensione creativa fra elementi di finzione e di documentario». E ancora: «Più che fare un racconto sociologico, mi interessava entrare sotto la pelle del mio personaggio e riprenderlo in un momento di crisi personale, in cui si vedesse obbligato a compiere una scelta non solo pratica, ma anche etica».

La sceneggiatura, che nel 2010 si è aggiudicata il Premio Solinas, unisce le firme di Fasulo, Carlo Arciero, Enrico Vecchi e Branko Zavrsan. Il film è prodotto dalla società friulana Nefertiti Film (Nadia Trevisan e Alberto Fasulo) e coprodotto dalla croata Focus Media (Irena Markovic), in collaborazione con Rai Cinema. Il ruolo di Branko è stato affidato all’attore sloveno Branko Zavrsan (Rosencrantz e Guildenstern sono morti, No Man’s Land), che ha saputo indossare con magnifica e sorprendente naturalezza i panni del camionista tanto da aver preso tutte le patenti appositamente per il film!

 

 

 

 

Teatro Giovanni da Udine: si apre il sipario con la Deutsches Symphonie Orchester di Berlino

Teatro Giovanni da Udine: si apre il sipario con la Deutsches Symphonie Orchester di Berlino

Si alza il sipario sulla stagione 2013-14 del  Teatro Nuovo Giovanni da Udine che inizierà ufficialmente domenica 13 ottobre alle h.20.45. Protagonista la Deutsches Symphonie-Orchester  Berliner un programma interamente dedicato a compositori russi del ‘900. Specializzato nell’esecuzione del repertorio del XX secolo, l’illustre complesso sinfonico, guidato nella sua lunga storia da famosi  direttori come Fricsay, Maazel, Chailly, Ashkenazy, Nagano, Metzmacher, verrà diretto nell’appuntamento al Giovanni da Udine, dal suo direttore principale, l’osseziano Tugan Sokhiev.

Il giovane musicista appena trentaseienne, è già una figura di riferimento della musica internazionale, è infatti ospite abituale delle Filarmoniche di Berlino, Vienna, Londra e dei teatri Wiener Staatsoper e Metropolitan Opera House.

Solista nell’occasione, il russo Boris Berezovskij, pianista vincitore del concorso Čajkovskij celebre per il virtuosismo  pirotecnico e per l’originalità della visione musicale del grande repertorio.

Un appuntamento dunque con l’energia dei concerti per pianoforte e orchestra di Sergej Prokof’ev e Dmitrij Šostakovič e la vitalità del ritmo e la variegata tavolozza timbrica delle smaglianti orchestrazioni del’Oiseau de feu di Igor Stravinskij e della Scythian Suite  ancora diProkof’ev.

Altermine del concerto, nel foyer del Teatro Nuovo, ci sarà un brindisi gentilmente offerto da:Bastianich Winery (Gagliano di Cividale), Prosciuttificio Wolf (Sauris), Latteria Sociale di Cividale e Valli del Natisone(Cividale), Pasticceria Bacchetti (Udine).

 

Si ricorda inoltre che fino al primo giorno di spettacolo di ogni pacchetto, continua l’ultimo segmento della Campagna Abbonamenti riservato ai nuovi abbonati. Alcuni tipi di abbonamento sono acquistabilianche on-line. Durante la Campagna Abbonamenti, la Biglietteria è attiva da lunedì a sabato (dalle 9.30 alle 12.30, dalle 16.00 alle 19.00).

Per ulteriori informazioni consultare il sito www.teatroudine.it.

 

 

Premio Giovani Realtà Teatrali: tre i premiati ad ex equo

Premio Giovani Realtà Teatrali:tre i premiati ad ex equo

Ventiquattro gruppi selezionati tra ottantaquattro provenienti da tutta Italia, in scena per  due giorni nell'ex Oratorio del Cristo, per raccontare il teatro degli "under trentacinque" mai cosi arrabbiati, aggressivi,  scanzonati e ironici. Gli attori della nuova generazione non ci stanno a farsi schiacciare dalla crisi e portano in scena tutte le loro difficoltà di trovare uno spazio da protagonisti nel mondo. E così raccontano storie di precari, di stagisti e cassaintegrati, ma anche le vite degli "addicted", quelli che non possono fare a meno della rete, delle slot machine o dello sballo, tutti con  una voce altrettanto disperata e arrabbiata. Il linguaggio fa continue incursioni nella valle dei media, ne ruba le idiosincrasie, si ritma di parolacce che aiutano ad essere ancor piu' cattivi e la comunicazione e' frenetica, pieno di tic. Se il buongiorno si vede dal mattino, sui palcoscenici, nel prossimo futuro, se ne vedranno delle belle. Il Premio Giovani Realtà Teatrali, ideato e promosso dalla Civica Accademia d'Arte Teatrale Nico Pepe di Udine, ossevatorio privilegiato da ormai sei edizioni delle nuove tendenze teatrali, chiude ieri sera con la cerimonia di premiazione, alla presenza del sindaco di Udine Furio Honsell e dell'attrice,  madrina del premio Deniz Ozdogan. Tre i gruppi scelti dalle giurie Artisti, Giornalisti e Docenti, che per la prima volta nella storia del Premio, hanno concordato sull'assegnazione di tre ex equo: alla Compagnia Generazione Disagio  per "Dopodiché, stasera mi butto", (1500 euro),Compagnia BorgoBono per "In ogni caso nessun rimorso (1500 euro), alla Compagnia dei Ragli per " Ficcasoldi" (1500 euro).  Nella categoria monologhi  ancora un ex equo tra "Fuck Man, studi sull'evoluzione del genere maschile" di Alex Cendron, e "Hard Boxe" di Raffaele Romita. "ll  Premio, è ormai punto di riferimento e  trampolino di lancio per attori, compagnie e testi. Il prestigio crescente di questa manifestazione che quest'anno ha visto un ulteriore incremento del livello qualitativo e' un risultato che fa sperare per il futuro", ha commentato il direttore della Civica Accademia Nico Pepe, Claudio de Maglio. E sempre a proposito di futuro, l’edizione 2013 ha presentato alcune importanti adesioni a partire dal Comitato d’Onore del Premio, presieduto dall’onorevole Debora Serracchiani, e composto da Gianni Torrenti, assessore regionale alla cultura, Pietro Fontanini, presidente della Provincia, Furio Honsell, sindaco di Udine, Federico Pirone, assessore alla cultura del Comune di Udine,  Lionello D’Agostini, presidente della Fondazione Crup, Tarcisio Mizzau Presidente della Fondazione del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Giovanna Nadali, presidente del Teatro Club, Alberto Bevilacqua, Presidente del CSS e Alessandro Verona , Presidente dell’Associazione Vicino/Lontano.  Il Premio gode del patrocinio del Ministero dei Beni e le Attività Culturali e del Turismo, dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma e della  Scuola di teatro Paolo Grassi  di Milano.

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