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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

FMK: International Short Film Festival al via da metà luglio a Pordenone

FMK: International Short Film Festival al via da metà luglio a Pordenone

Pordenone – Cinque giorni di cinema breve ma intenso quello, che verrà proiettato dal 15 al 19 luglio al chiostro di San Francesco a Pordenone,  per l’undicesima edizione di FMK,  lavoro di selezione dei corti  scremando dalle 1156 opere arrivate,  i 44 cortometraggi che si sfideranno nelle tre sezioni e ribadendo lo standard rigoroso che si è voluto dare il festival.

In gara il pubblico potrà infatti vedere corti già premiati dai principali festival internazionali e che hanno voluto rincorrere l’incremento del medagliere anche per mano delle giurie di FMK.

 Si susseguiranno sullo schermo  “Inertial Love” dei fratelli Esteban, veri habitué dei Goya Award, “Symphony n°. 42” di Reka Bucsi, selezionato e apprezzato all’ultima Berlinale, così come il sorprendente esordiente Jordje Stojiljkovic con il suo “Igla”, che dividerà la sfida con registi che vantano esperienza di aiuto regia a giganti come Malik, ed è il caso di Vladimir Kanic, o il posto fisso al Tribeca, come Matthew Van Dyke.

Come annunciato il taglio che si è voluto dare il festival, e che lo distingue da altre manifestazioni simili, è fortemente legato al fare e al saper fare che le molteplici professionalità che concorrono alla realizzazione di un lavoro audiovisivo richiedono, aspetto che si rispecchia fedelmente nei membri della giuria.

Di seguito cenni al programma. Oltre al già citato Marc’Aurelio Alberto Fasulo che, insieme all’illustratore, scultore e scenografo Anton Spazzapan e al curatore di FMK, filmmakers indipendente e responsabile laboratorio multimediale di Cinemazero Tommaso Lessio, dovrà eleggere il miglior corto della maratona 6x60, troveremo infatti sul palco di FMK il presidente della giuria di corti e corti-cortissimi Germano Maccioni, regista, sceneggiatore e attore che lavora in teatro e al cinema (fra gli altri con Giancarlo Cobelli, Kim Rossi Stuart, Franco Branciaroli, Giorgio Diritti, Tatti Sanguineti, Franco Maresco), affiancato dalla giornalista, filmologa, critico cinematografico e curatrice Beatrice Fiorentino e Marcello De Bellis, responsabile della Post-produzione della BIM distribuzione.

Grandi sorprese le riserva anche la giuria della sezione animazione che, oltre alla madrina del Premio Friuladria Crédit Agricole Francesca Muner, ha coinvolto il sound designer, storico del cinema d’animazione e grande esperto di animazione canadese Andrea Martignoni e il giovane animatore specializzato nello sviluppo di software per effetti speciali Alan Stanzione, che dalle Winx ha iniziato una scalata professionale che l’ha portato al Premio Oscar per gli effetti speciali di “La vita di PI”.

Un nome che fa davvero tremare i polsi è quello del presidente della sezione Horror: Lorenzo Bianchini, considerato un vero regista di culto per la scena. Con lui Massimiliano Supporta – videomaker, sceneggiatore, da dieci anni direttore artistico del ToHorrorFilmFest (Torino) – e Luca Luisa, penna della rivista Nocturno che di selezioni se ne intende essendo da 10 anni nel team del Trieste Science+Fiction.

Ma quest’anno FMK non si limita ai corti in concorso, e ha messo a punto degli incontri ravvicinati del tipo “professionisti di primo piano”, come quello con lo sceneggiatore de L’Ispettore Coliandro Andrea Magnani (venerdì 18 luglio dalle 16.00 alle 18.00) o con il compositore di musica per film Luca Ciut (mercoledì 16 e giovedì 17 luglio dalle 16.00 alle 18.00).

Collegato all’incursione nella video arte inaugurata nella passata edizione è l’appuntamento “Skipping forward” di mercoledì 16 alle 18.00 con Matteo Cremonesi di IOCOSE, il collettivo nato a Bologna nel 2006 che ha conquistato pubblico e commissioni internazionali per l sue scorribande tra NetArt e surreale estremizzazione di pensieri, tendenze e pratiche artistiche, che nel dialogo con il curatore Stefano Monti indagherà i nuovi linguaggi video all’incrocio tra arte contemporanea e Internet Culture. I veri appassionati non mancheranno certo l’omaggio a Saul Bass (giovedì 17 luglio, ore 18.00) che Matteo Corbetta, esperto del settore, condurrà grazie ad una selezione delle locandine e i titoli di testa di film più famosi firmati da questo mostro sacro che ha saputo fare dei titoli di testa dei film una forma d’arte come, per esempio, la leggendaria apertura di “Vertigo – Ladonna che visse due volte” di Hitchcock. Per gli amanti del horror invece ci sarà l’incontro di venerdì 18 luglio alle 18.00 (a cura di Silvia Moras) con Giulio Muratore, giovanissimo e apprezzatissimo autore del primo studio ufficiale sul cinema di genere: “Italia horror underground”, che l’ha lanciato nel settore come vero punto di riferimento e subito verso il secondo libro. Infine sabato 19 luglio alle 18.00 un’altra ricognizione su un campo vergine, “Il potere sovversivo della carta”, che l’autrice Sara Pavan insieme a Flavia Rossetti ripercorreranno attraverso le interviste ai dodici rappresentanti della nuova scena del fumetto italiano indipendente e autoprodotto al centro del volume. Tra le novità ci sono anche le Visioni OFF, ricche occasioni di approfondimento per le varie sezioni, che costelleranno ogni giornata con focus diversi. Apre lo sconfinamento mercoledì16 luglio (alle 22.30) V.A.I., VideoArteItalia, il contenitore multimediale a cura di Chiara Moro e Stefano Monti, che propone 15 lavori, 15 artisti italiani, rappresentativi della scena artistica contemporanea nazionale ed internazionale, specchio di modalità diverse di utilizzo del medium video e dalle molteplici possibilità di fruizione, relazione e confronto con il mondo del cortometraggio. Giovedì 17 luglio alle 22.45 arriva invece Peg Bar, l’anteprima della raccolta di “Animazioni 3” curata da Paola Bristot, una sorta di best of annuale che vede i fan in fremente attesa, e si arriva a “Italian Horror Story”, che venerdì 18 luglio porta una carrellata di corti fuori concorso, ma ad alto tasso di terrore.

E dopo questo tour de force ci si potrà rifocillare con gli FMcocKtail – Shot is better!, dj set e i concerti organizzati dagli Amici di Bambi: i vincitori di Arezzo Wave 2012 C+C=Maxigross (martedì 15 alle 22.30) e dei due Top Banana, che sabato 19 chiuderanno il festival con una bomba di colore e ritmo, tra sprimentazione sonica e visiva.

 

Premio Corso Salani: novità per la prossima edizione.

Premio Corso Salani: novità per la prossima edizione.

Trieste - Il premio Corso Salani, giunto alla quinta edizione e istituito in memoria dell'autore scomparso nel giugno 2010, cambia volto. L'Associazione Corso Salani e il Trieste Film Festival, che ospita il premio dalla sua nascita, hanno stabilito di modificare il regolamento.

Il premio, in precedenza riservato a opere low budget in corso di realizzazione, sarà assegnato a un film di produzione italiana - lungometraggi, di fiction e documentari - completato tra il 1° gennaio e il 30 novembre 2014.

I film presi in considerazione per l'attribuzione del premio saranno produzioni indipendenti, eventualmente già proiettate in festival nazionali o internazionali, ma non ancora distribuite nel circuito commerciale e non commerciale in Italia a gennaio 2015, periodo di svolgimento del Trieste Film Festival, e prive di distributore internazionale.

I membri dell'Associazione potranno, fino alla data indicata, segnalare film a loro avviso meritevoli di partecipare al Premio, mentre il Trieste Film Festival valuterà l'idoneità effettiva dei titoli segnalati secondo le regole indicate.

I titoli segnalati saranno visionati da una commissione di esperti - indicata dall'Associazione - che dovrà designare 5 finalisti; questi saranno presentati nell'ambito del Trieste Film Festival, andando a costituire la sezione già in precedenza denominata Italian Screenings.

Una giuria formata da 3 persone, individuata congiuntamente dall'Associazione Salani e il Trieste Film Festival, attribuirà il Premio Salani, consistente in 2000 € (messi a disposizione dall'Associazione) e intesi come contributo alla distribuzione italiana o internazionale.

Il Trieste Film Festival si riserva di segnalare il film vincitore in ambito internazionale, e in particolare ne favorirà la presentazione ai professionisti internazionali che partecipano al forum “When East Meets West”, un incontro di co-produzione organizzato dal Fondo Regionale per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, assieme a Trieste Film Festival, in collaborazione con EAVE, Antenna MEDIA Torino, Maia workshops, Eurimages e con il sostegno di MEDIA Programme, Direzione Generale per il Cinema - MiBAC, CEI (Central European Initiative), Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia. WEMW riunisce ogni anno professionisti provenienti dall’Europa dell’Est, l’Italia e un paese dell’Europa occidentale (diverso ogni anno, nel 2015 saranno l’Inghilterra, l’Irlanda e il Nordamerica).

 

“Thermae Romae”: nei cinema italiani si ride alla giapponese

“Thermae Romae”: nei cinema italiani si ride alla giapponese.

Udine – In questi giorni nei cinema scorre la più irriverente commedia targata Japan Thermae Romae.

Riuscite a immaginare le moderne tecnologie da bagno viste attraverso gli occhi allibiti di un antico romano? E riuscite a immaginare un antico romano con le fattezze, aitanti e muscolose, di un super divo nipponico? Prima di scuotere la testa, o di compiere sforzi di fantasia destinati a produrre formidabili emicranie, tenete accuratamente sott'occhio le sale cinematografiche: proprio in questi giorni, grazie a Tucker Film, si sta facendo notare l'irresistibile blockbuster giapponese Thermae Romae di Takeuchi Hideki.

È Abe Hiroshi il super divo nipponico, aitante e muscoloso, che stravolge il tenace stereotipo degli orientali piccolini. Ed è l'architetto Lucius Modestus l'antico romano che, viaggiando avanti e indietro nel tempo, carpisce i segreti delle moderne tecnologie da bagno per portali "a casa", cioè nell'Urbe, nelle vasche e nelle "toilette" dell'Imperatore Adriano. Tra i tanti divertissement cronologici e culturali, tuttavia, ce n'è uno che li batte tutti. Un vero e proprio gioco nel gioco: quello che sovrappone agli occhi allibiti di Lucius Modestus gli occhi allibiti di noi spettatori del 2014, alle prese con l'inesorabile creatività giapponese.

Ne sanno qualcosa gli spettatori del Far East Film Festival di Udine, primo domicilio occidentale di Thermae Romae e anche del sequel Thermae Romae II, che proprio sul palco udinese hanno ammirato il regista di entrambi i film, Takeuchi Hideki, mentre magnificava le virtù di un... bidet portatile. Superfluo sottolineare come il pratico e bizzarro oggettino sia già diventato un must, almeno per gli spettatori del FEFF, ma è altrettanto superfluo sottolineare come il marketing cinematografico d'Oriente non abbia davvero paura di nulla.

Una sorridente conferma per chi frequenta e apprezza lo humour asiatico, dunque, e una sorprendente scoperta per chi invece lo conosce poco. O nulla. Basta un minimo sindacale di curiosità, basta accantonare la diffidenza, la pigrizia, e il gioco è fatto. Nei cinema italiani, quest’estate, si ride… alla giapponese.

Tratto dal manga della fumettista Yamazaki Mari, conosciutissimo anche in Italia e pubblicato da Star Comics, Thermae Romae narra le gesta di Lucius Modestus (il divo giapponese Abe Hiroshi): un aitante architetto dell’Antica Roma che si ritrova catapultato nel Giappone contemporaneo.

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