Cineteca del Friuli: omaggio a Peressutti.
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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Mercoledì, 14 Maggio 2014 13:11
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Gemona (Ud) - In occasione dei 38 anni dal terremoto del maggio 1976, stasera mercoledì 14 maggio al Cinema Sociale di Gemona con inizio serata alle ore 21 la Cineteca del Friuli presenta, dopo averli digitalizzati, materiali cinematografici inediti su Gemona e Montenars prima del terremoto, girati nella prima metà degli anni ’70 e pervenuti alla Cineteca dopo l’uscita, due anni fa, del dvd Gemona prima del 6 maggio 1976.
Saranno proiettati per la prima volta in pubblico La festa di Ledis (31 agosto 1975), sulla tradizionale commemorazione dei caduti gemonesi nella Lotta di Liberazione, e Una simpatica esperienza di vita comunitaria a Montenars (10-13 settembre 1975), entrambi realizzati da don Rino Calligaris, che fu vicario parrocchiale di Gemona per sedici anni, fino al 1978. E ancora, Un giro per Gemona (1974) di Gianpiero Copetti e Processione del Corpus Domini (c. 1970) di Giuseppe Vetromile, girati nel centro storico gemonese. Viene inoltre riproposto, in un restauro migliorato rispetto a quello pubblicato nel 1995 nel vhs Di là da l’âghe, il cortometraggio di finzione di Annedi Delli Zotti con fotografia di Antonio Seguini De Santi, Ritorno (1958). Girato in gran parte a Trasaghis, con alcune riprese nella stazione di Gemona e in quella di Villa Santina, il film racconta il commovente ritorno al paese d’origine di un anziano emigrante.
Le proiezioni saranno precedute dall’omaggio all’architetto Gino Peressutti, l’illustre gemonese che progettò Cinecittà, con la presentazione del libro Gino Peressutti, L’architetto di Cinecittà, recentemente edito da Forum Editrice Universitaria Udinese.
A parlarne sarà l’autrice Sara Martin, già fra i curatori della mostra L’architetto dei sogni: Gino Peressutti, da Gemona a Cinecittà, allestita quattro anni fa dalla Cineteca con il Comune di Gemona a Palazzo Elti. Ricco di illustrazioni, il volume esplora per la prima volta le importanti caratteristiche strutturali e architettoniche degli stabilimenti di Cinecittà, fortemente voluti da Mussolini, analizza il progetto di Peressutti e colloca la sua figura professionale nell’ambito del panorama dell’architettura italiana degli anni ’30, senza trascurare i suoi primi lavori in Friuli, a Gemona e Rubignacco.
La presentazione è corredata dalla proiezione di brevi servizi tratti da cinegiornali Luce realizzati fra il 1936 e il 1947 – dalla posa della prima pietra all’inaugurazione della città del cinemail 28 aprile di 77 anni fa, al primo film girato nel dopoguerra.