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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Il Gala di Roberto Bolle and friends al teatro Rossetti di Trieste per fine anno

Il Gala di Roberto Bolle and friends al teatro Rossetti di Trieste per fine anno

Trieste - Ricchissimo il programma del “Gala di Roberto Bolle and Friends” in scena al Politeama Rossetti di Trieste il 29, 30 e 31 dicembre. Il lago dei Cigni, Don Chisciotte e poi brani di grande modernità, energia, ironia come Ballet 101 di Gauthier.

E inoltre, in On the Nature of Daylight di Dawson, Bolle si esibirà a Trieste per la prima volta con Anna Tsygankova del Dutch National Ballet di Amsterdam.

Un gran Gala creato appositamente per Trieste del quale fanno parte anche Il Corsaro, Lo Schiaccianoci e il moderno Pacopepepluto. Bolle, che si è esibito a Trieste quattro volte, ha preparato anche importanti novità come Arepos, creazione di Maurice Béjart e Onegin, pezzo-capolavoro di John Cranko.

In scena ci saranno, tra gli altri, la star russa Daniil Simkin e Skylar Brandt (Primi Ballerini dell’American Ballet Theatre), Alicia Amatriain, Prima Ballerina dello Stuttgart Ballet.

Bolle, forte della sua intensissima esperienza internazionale, è riuscito ogni volta a ricreare per ognuno di questi appuntamenti uno spettacolo magico, riunendo alcuni dei più importanti ballerini internazionali e dando vita con loro a programmi vivaci, sorprendenti, che hanno saputo coinvolgere pubblici eterogenei e vasti.

Dai grandi classici, alle coreografie più nuove, il Roberto Bolle and Friends ha radunato ogni anno il meglio della danza del mondo, offrendo una possibilità culturale rara e prestigiosa e infrangendo alcuni tabù che costringevano il balletto nella definizione di “arte di nicchia”.

Non solo diversi stili e scuole diverse, ma brani con carica emotiva differente che trasformano lo spettacolo in un vero e proprio viaggio di emozioni: dal divertente e ironico all’elegante e accademico, fino ad arrivare al drammatico e allo scanzonato. Accostamenti inediti ed un cast di grande valore che permettono di godere di una serata di grande danza.

Il pubblico del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha avuto il privilegio di assistere a ben quattro edizioni del Roberto Bolle and Friends, nel 2006 e 2007 e – nella programmazione estiva – nel 2013 e nel 2014.

Il nuovo appuntamento con il Roberto Bolle and Friends calamiterà l’attenzione non soltanto del pubblico della città e della regione, ma anche degli appassionati dell’intera area del Nordest, che recentemente hanno avuto modo di applaudire l’artista a Milano e all’Arena di Verona.

Lo spettacolo è prodotto da Artedanza.

A Trieste tutto esaurito per “Lecchini, cortigiani & penne alla bava” di Marco Travaglio. Le foto

A Trieste tutto esaurito per “Lecchini, cortigiani & penne alla bava” di Marco Travaglio. Le foto

Trieste - Tutto esaurito al Teatro Bobbio di Trieste per “Lecchini, cortigiani & penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati”, il nuovo capitolo della saga dello show condotto da Marco Travaglio e Giorgia Salari. Lo spettacolo, a data unica, si è svolto il 17 dicembre.

Luci e allestimento sempre uguali e costanti sul palcoscenico, perché la scena è riempita dal racconto di fatti reali e riconducibili alla tragica situazione politica e sociale italiana.  

Sono infatti i gesti e le smorfie a far capire e ridere (tragicamente) sulla realtà corrotta e falsa della grande stampa della nostra nazione, dove si racconta come i giornalisti, gli intellettuali e gli opinionisti più servili del mondo hanno beatificato, osannato, magnificato, propagandato e smarchettato la peggior classe dirigente del mondo, issando sul piedistallo politici incapaci di ogni colore, manager voraci, imprenditori falliti che hanno quasi distrutto l’Italia e stanno completando l’opera.  

Marco e Giorgia non si nascondono dietro a dubbi o parole non chiare nel far capire quanta corruzione e sporchi interessi ci siano dietro ai principali quotidiani direttamente controllati dal palazzo del potere e, aggiunge Travaglio, ricambiati totalmente, purché si rimanga attaccati a poltrone comode e calde, mantenute dai sacrifici di milioni di Italiani che pagano tasse sempre più assurde e onerose.

Si parte con un confronto tra due premier di "sicuro successo" come Mussolini e Renzi (dove non si capisce chi sia il migliore) e si prosegue tra le vie degli ultimi 30 anni di sciagurata amministrazione politica, con personaggi al limite del grottesco, che sono riusciti a trascinare nel baratro una nazione che poteva vantarsi di avere la miglior costituzione del mondo, scritta e poi lasciata marcire o usata solo per il comodo di chi avrebbe dovuto proteggerla e farla rispettare.  

Arriva pure Fantozzi a chiudere con una frase celebre per far capire dove vanno a leccare certe lingue sempre più lunghe e lascive.

Sul sito promo music le prossime esibizioni di Slurpshow.

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(Fotogallery di Stefano Savini - tutti i diritti riservati)

Spettacolo di grande attualità: The Pride con Zingaretti per parlare d’identità, amore e non solo al Rossetti

Spettacolo di grande attualità: The Pride con Zingaretti per parlare d’identità, amore e non solo al

Trieste - Si deve alla sensibilità e all’intuizione coraggiosa di Luca Zingaretti, se The Pride di Alexi Kaye Campbell è dal 2015 sui palcoscenici italiani. Una sfida, quella assunta dall’eccellente artista, che da regista e interprete ha scelto di proporre uno spettacolo interessante ma portatore di

argomenti attualissimi e delicati. Lo spettacolo arriva al Politeama Rossetti, fra i titoli più attesi della Stagione Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia,  mercoledì 14 dicembre alle 20.30 e vi replica fino a domenica 18.

Luca Zingaretti ne è il regista e il protagonista con Valeria Milillo e Maurizio Lombardi: completa l’eccellente cast Alex Cendron. I loro personaggi sono Philip, Silvia e Oliver: i protagonisti di The Pride però non sono tre, come potrebbe sembrare, ma sei, e ad essi si aggiunge un ulteriore personaggio. Perché The Pride intreccia continuamente due storie, ognuna delle quali è vissuta da figure che portano lo stesso nome e che da punti di vista diversi affrontano i medesimi temi: identità, solitudine, amore, omosessualità. Due storie, quindi, che si rinforzano l’un l’altra: autonome nel plot, ma strettamente legate per le problematiche trattate. Problematiche che si riflettono nell’una e nell’altra vicenda in un contrappunto che induce il pubblico a pensare, a porsi domande.

The Pride è enigmatico, avvincente, costruito splendidamente: opera di Alexi Kaye Campbell, autore greco-inglese che con questo testo ha esordito a Londra nel 2008, meritando subito i più prestigiosi premi per la drammaturgia e ovazioni da pubblico e critica.

Due stagioni più tardi The Pride è a Broadway, poi viene prodotto in Australia, in Corea, ed in una nuova edizione, nel 2013 ritorna nel West End per avviare da lì una tournée nazionale.

Luca Zingaretti lo porta in scena con successo da due stagioni sui palcoscenici nazionali obbligando gli spettatori a porsi interrogativi scomodi, ma urgenti per ciascuno: chi siamo, se siamo davvero diventati ciò che avremmo desiderato, come sono i rapporti interpersonali che abbiamo costruito, quali voragini di solitudine ci attanagliano.

Oltre al tema, è l’elevato livello artistico a calamitare il pubblico su The Pride: lo si evince dalla qualità del testo, dall’incisività della regia, dalla costruzione scenografica centrata, dal virtuosismo degli attori tutti impeccabili, nel difficile compito di “entrare e uscire” continuamente da personaggi diversi di cui tratteggiano caratteri e psicologie con coerenza e ricchezza di sfumature.

The Pride intreccia una vicenda che si svolge nel 1958 ed una che ha luogo nel 2015. Gli avvenimenti si susseguono, passando dall’uno all’altro tempo, dall’una all’altra ambientazione. Nel 1958, in un interno da middle class londinese, Sylvia – ex attrice reduce da un esaurimento nervoso – si appresta ad una serata speciale. Presenterà a Philip, suo marito, lo scrittore per l’infanzia Oliver, del cui libro lei sta curando le illustrazioni: l’incontro fra i due uomini però, avrà sviluppi perturbanti. Londra 2015. Una serata da incubo. Oliver, un giornalista gay, ha appena rotto con Philip, un fotoreporter con il quale ha avuto una storia di due anni. Sylvia, amica di entrambi, vuole capire perché Oliver sta sabotando una relazione tanto significativa. Il destino, il milieu, connotano le due storie in modo diverso, ma resta il fatto che in entrambe Philip, Oliver e Sylvia lottano disperatamente per quella che sperano sarà una vita più facile.

The Pride di Alexi Kaye Campbell va in scena nella traduzione di Monica Capuani, è interpretato da Luca Zingaretti – che ne cura anche la regia – e da Valeria Milillo, Maurizio Lombardi, Alex Cendron. Le scene sono di Andrè Benaim, i costumi di Chiara Ferrantini, le luci sono di Pasquale Mari e le musiche di Antonio Annecchino. La produzione è Zocotoco Srl.

Per abbonamenti “con le stelle” e per i posti ancora disponibili ci si può rivolgere presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti o accedere attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

 

 

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