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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

"Rain Man", la versione della Rancia conquista il pubblico di Udine

Rain Man

La compagnia della Rancia, abbandona gli adattamenti da musical celebri e si mette alla prova con il cinema da Oscar. La sua edizione di “Rain Man”, in cartellone per la stagione di prosa del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, in scena da giovedì 29 a domenica 2 dicembre è  stata una piacevole novità per il pubblico che segue la compagnia impegnata da anni nella riedizione non sempre felice, di musical americani inarrivabili per caratura di interpreti.  Lo spettacolo applauditissimo dal pubblico udinese, adattamento teatrale di “Rain Man”, celebre film del 1988 con Tom Cruise e Dustin Hoffman, che all’epoca commosse il mondo intero e vincitore di 4 premi Oscar,  diretto al cinema da Barry Levinson,  ha debuttato nella versione teatrale il 19 settembre 2008 all’Apollo Theatre di Londra, con un adattamento curato da Dan Gordon. La ripresa della Rancia con la regia di Saverio Marconi e Gabriela Eleonori,  si confrontava dunque con un originale cinematografico di eccellenza e un altrettanta prestigiosa edizione per il teatro.

La versione italiana, forte di due bravissimi attori quali Luca Lazzareschi, che regge perfettamente il confronto con Dustin Hoffman, e Luca Bastianello, che non fa rimpiangere Tom Cruise  ai quali si aggiunge un cast di ottimi interpreti come Valeria Monetti, Susan, Gian Paolo Valentini, Mr.Mooney/dr.Marston, Irene Valota, Lucy/cameriera Iris e Beppe Chierici, dr.Bruener, risulta  vincente, complice anche una scenografia a quadri molto raffinata e accattivante, firmata da Gabriele Moreschi, che ben restituisce l’atmosfera del film. “Rain Man” racconta la storia di Raymond, un uomo affetto da autismo che, dopo la morte del padre, eredita l’immenso patrimonio famigliare e di Charlie, fratello minore arrivista e cinico, che, per beneficiare dell’eredità, vorrebbe diventarne il tutore. La storia delicata e drammatica insieme e molto hollywoodiana, inizia con il rapimento di Raymond da parte di Charlie, per proseguire in un viaggio-avventura che per il protagonista è soprattutto l’occasione di diventare una persona migliore. “Un tempo spiega sulla scena il dottor  Bruener li chiamavano “les Idiots savant”, ora sono per noi i savant, i sapienti. Chi soffre di autismo dice Bruener ad un incredulo e inizialmente poco sensibile Charlie, non ha interazioni sociali, non comunica con l’esterno. In generale, nelle persone con autismo può essere presente una mancanza di reciprocità sociale o emotiva. Le persone con questo disturbo appaiono spesso come “incuranti” delle altre persone poiché presentano difficoltà marcate nel cogliere i bisogni degli altri (ad esempio capire gli stati d’animo di un’altra persona e regolare il proprio comportamento in funzione di esso, ecc…).

Ed è tutto qui il senso di un’operazione teatrale come “Rain Man”, portare a quante più persone possibili la testimonianza dell’esistenza di una malattia nella forma di un racconto che metta in primo piano le emozioni ed i sentimenti, anche conflittuali di chi vive quest’esperienza. Alla fine Charlie avrà modo di conoscere meglio l’uomo della pioggia. Da “ritardato”, che è l’appellativo che Charlie usa per chiamare Raymond, Charlie userà finalmente la parola “mio fratello” comprendendo il valore della diversità e riconoscendo a Raymond l’appartenenza alla sua famiglia. Con una storia che fila veloce e gli attori che mantengono il ritmo, Lazzareschi rimane in parte disegnando con minuzia tutte le difficoltà e le stereotipie della malattia, Bastianello non perde mai la grinta e la ferocia con cui maschera la propria fragilità ed un finale con il tema musicale tratto dal film, si arriva a commuoversi. Bella, infine la scelta di raccontare in breve, a spettacolo concluso, con delle frasi che scorrono sulla scenografia che cos’è l’autismo. Moltissimi e meritati gli appalusi agli interpreti.

L'8 dicembre l'atteso galà internazionale di danza a favore della Croce Rossa

L'8 dicembre l'atteso galà internazionale di danza a favore della Croce Rossa

Compagnie di chiara fama e artisti d’eccellenza per una gara di solidarietà a favore della Croce Rossa Italiana vanno in scena a Udine con l'organizzazione del consueto "Gala Internazionale di Danza" ideato dall'Associazione Danza e Balletto. Il Gala, trentaduesima edizione, presenta al Teatro Giovanni da Udine, l'8 dicembre alle 20.45, brani dal repertorio classico e moderno permeati dall’estro coreografico di artisti immortali o contemporanei, un connubio tra tecnica e stile a cui rispondono solisti e primi ballerini internazionali. La solidarietà è rivolta quest’anno all’acquisto di un’ambulanza per la Croce Rossa Italiana e, come al solito, conta sulla sensibilità degli artisti che partecipano all'evento a titolo gratuito.

Il programma è avvincente e comprende brani tratti dal repertorio classico e moderno, debutti in prima nazionale e regionale. Ci saranno estratti da "Le Corsaire" di Petipa, "La Cigarette" di Lifar, "Don Chisciotte" di Noureyev, "Romeo e Giulietta" di Amodio, "Il lago dei cigni" di Petipa-Ivanov, "Sonett XVIII" di Tim Plegge, "New Sleep" di Forsythe e “Love.Fear.Loss" creazione di Ricardo Amarante giovane coreografo del Royal Ballet Flanders e “In sensu” del geniale Marco Goecke. In scena: Hyo-Jung Kang e Jason Reilly Stuttgart Ballet (D), Anna Merkulova e Claudio Cangialosi Dresden Semperoper Ballett (D), Liudmila Konovalova e Denis Cherevychko Wiener Staatsballett (A), Anbeta Toromani Opera di Tirana (AL) e Alessandro Macario Teatro di San Carlo (I), Maria Seletskaja e Ernesto Boada Garcia Royal Ballet Flanders (B), Soraya Beatriz Bruno e Federico Spallitta Staatsballett Berlin (D), Katja WünscheBallett Zürich (CH) di stanza presso complessi internazionali diretti da Reid Anderson, Assis Carreiro, Aaron S. Watkin, Alessandra Panzavolta, Manuel Legris, Vladimir Malakhov e Christian Spuck. L'apertura della manifestazione, "East West Suite", è ideata e interpretata dal coreografo Barton Cowperthwaite e dal Gruppo Stabile Udinese, un progetto artistico dell'Associazione Danza e Balletto (I) in partnership con l’Università di Tucson (USA).

Nel corso della serata il critico di danza Silvia Poletti consegnerà il premio "Giuliana Penzi 2012" al primo ballerino Claudio Cangialosi. L'evento si avvale della collaborazione della Regione Autonoma F.V.G. e Fondazione CRUP, ha il contributo di Alleanza Toro Assicurazioni, Arteni, Banca di Cividale, Casini, Digas, Studio Ottico Gri e ha il patrocinio del Comune e della Provincia di Udine e della rivista Danza & Danza. La direzione artistica è di Elisabetta Ceron. Info: www.teatroudine.it, tel. 0432-248418

Luca Ferri presenta i nuovi appuntamenti di intrattenimento di Anà-Thema Teatro

Luca Ferri presenta i nuovi appuntamenti di intrattenimento di Anà-Thema Teatro

Il pubblico? Ebbene sì lo prendiamo anche  per la gola.” Parola del regista di Anà-Thema Teatro, Luca Ferri esempio di professionista del teatro“ self made man”  in tempi di crisi. “Senza sovvenzioni né speciali contributi, l’unico modo per autofinanziarci e soprattutto farci conoscere era aguzzare l’ingegno, osare e spingere la nostra creatività oltre il consueto. Così sono nate le “Cene con Delitto”, un’occasione per incontrare il pubblico davvero intima e speciale in un contesto non protetto dal palcoscenico, dove tutte le energie sono messe in campo anche per governare gli imprevisti di un pubblico attento che molto interagisce con gli attori.  Agostino Matranga, il personaggio del commissario è ormai un volto noto e la cena con delitto è diventata un meccanismo rodato tanto che riprenderemo le cene in tutta la regione.” Anà-Thema teatro moltiplica dunque gli appuntamenti che coniugano momento conviviale e teatro-intrattenimento e sull’onda del successo della passata edizione delle “Cene con Delitto”, alza il tiro puntando l’attenzione su tre nuovi format: le “ Cene con tesoro”, un’esclusiva del Cenacolo dei Teatranti di Colugna di Tavagnacco, il debutto domani alle 20.30, “le Cene al buio”, esclusiva dell’Hotel Astoria Italia, debutto il 22 novembre,  e le “Cene Greche” un’altra esclusiva del Cenacolo dei teatranti, debutto a febbraio 2013. La Cena di domani, spiega Ferri è una novità. Lo spazio che ci ospita, è diretto da Narcisio Levant, un uomo di teatro con questa “passione sconfinata” di portare nel suo locale, a Colugna, musica, teatro, cabaret e di proporli al pubblico seduto a cena. Alla maniera dei locali americani dove gli artisti fanno a gara per suonare jazz o proporre e provare nuovi monologhi. La cena con tesoro prevede che un gruppo di buffi pirati raggiunga la sala e spieghi le regole del gioco! Il pubblico sarà suddiviso in squadre secondo il numero dei tavoli. Ad ogni squadra verrà consegnata una mappa del tesoro che riporterà le varie tappe del viaggio avventuroso. I partecipanti al gioco dovranno superare prove, risolvere enigmi e scoprire indizi forniti da buffi e misteriosi personaggi che attraverso monologhi ai tavoli e peripezie renderanno il gioco interattivo. La corsa al tesoro sarà guidata da un avventuroso capitano pirata che condurrà i partecipanti durante il percorso.” ”Le cene al buio” di prossimo debutto all’Astoria coinvolgeranno invece i sensi del  gusto, dell’olfatto, del tatto e dell’udito.  Insieme agli attori i commensali giocheranno a riconoscere le cose, a distinguere oggetti comuni senza la vista, a godere di sapori e profumi senza lasciarsi influenzare dagli stimoli visivi. Parlare col vicino senza i condizionamenti dell’immagine, dell’apparenza. Tutti i partecipanti verranno accompagnati in un breve percorso in cui viene offerto l'aperitivo per familiarizzare gradualmente con il buio. 
All’arrivo delle prime portate la serata entrerà nel vivo e le piccole difficoltà del buio, come trovare posate, cibo, bicchieri, accenderanno un clima di contagiosa allegria. Infine le “Cene Greche”, sempre al “Cenacolo dei teatranti”.  Una serata dove si “ascolta e si fa,  le ricette di pasta filo della cucina greca, si impara come si preparano la “tiropita” e la “spanakopita”, la pasta filo alle noci. Lirika Nakellari (attrice e cuoca Greca) guiderà i commensali con gli attori di Anà-Thema attraverso un percorso

culinario ed artistico da non perdere.

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