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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Il “VII Festival pianistico Internazionale” debutta con il pianista jazz Juri Dal Dan, al Teatro Miela.

Per il “VII Festival pianistico Internazionale”: si debutta  con il pianista jazz Juri Dal Dan, al T

Trieste - Debutta sabato 1 marzo il “VII Festival pianistico Internazionale” organizzato dall'associazione “Il Concerto” in collaborazione  con Bonawentura – Teatro Miela sotto la direzione artistica dei Maestri Riccardo Radivo e Chiara Della Porta.

Particolarmente vario il programma di questa edizione come afferma lo stesso direttore artistico Riccardo Radivo “Quest'anno abbiamo voluto rappresentare il pianoforte non solo nel ruolo del recital solistico ma anche nei ruoli cameristici che sono altrettanto importanti e in generi musicali il più possibile diversi tra loro”

Si inizia con un amico del festival, già ospite nella scorsa stagione, il pianista jazz Juri Dal Dan assieme alla cantante Clara Rivieri con un progetto musicale che prevede otto musicisti tra cui un quartetto d'archi composto da Olga Zakharova, Marco Toso, Margherita Cossio e Andra Musto, Alessandro Mansutti alla batteria e Paolo Mazzoleni. Il concerto verrà dedicato a Giuseppe Orselli musicista e amico recentemente scomparso.

Si prosegue l'8 marzo con “Promised Land”  progetto in pieno stile gospel con il coro femminile Le Pleiadi dirette da Manuela Marussi con le soliste Ondina Altran, Francesca Moretti e Silvia Bonesso sapientemente accompagnate dal Cadmos Ensemble alias Gianni Del Zotto al pianoforte e Daniela Brussolo al flauto.

Di particolare impatto il terzo concerto della stagione, il 15 marzo con il pianoforte protagonista con l'orchestra per la prima volta al festival pianistico. L'orchestra “Archi Giuliani” diretta da Carlo Grandi con al pianoforte una promessa del pianismo regionale Jacopo Feresin di soli sedici anni allievo del maestro Elena Bidoli e di Maurizio Baglini con cui si sta perfezionando, interpreteranno il concerto per pianoforte ed orchestra k 414 di Mozart. L'orchestra  concluderà la serata proponendo un repertorio in forte contrasto con le musiche mozartiane spaziando nel 900 e nel contemporaneo con brani di sicuro effetto.

I due concerti conclusivi non potevano essere che dedicati al classico recital pianistico con un gradito ritorno del pianista cubano Marcos Madrigal, il 22 maggio. Il recital “spiegato” e “interpretato” è un viaggio dedicato alla musica cubana del 900.

Infine al 29 marzo la pianista Alessandra Ammara concluderà questa ricca edizione del festival con un programma dedicato a Chopin, Liszt ed altri autori che ha recentemente inciso con diverse etichette discografiche.

Fondamentale come ogni edizione del Festival l'apporto tecnico della Steinway & Sons  rappresentata dal Lorenzo Cerneaz che cura sotto ogni aspetto la messa a punto del pianoforte. Il festival verrà ripreso interamente in audio e video dalla “Due Erre” specializzata in produzioni multimediali  di concerti live di musica jazz e classica.

I Concerti si svolgeranno tutti i sabati sera di marzo con inizio alle ore 21.00. Ingresso a 7,00 euro.prevendita: www.vivaticket.it

Compie 100 anni Cio-Cio-San e li festeggia a Trieste

Trieste - Il “Verdi” celebra i 100 anni sulle proprie scene di "Madama Butterfly" di Giacomo Puccini e lo fa con una fortunata edizione realizzata dai propri  laboratoried ampiamente collaudata nelle fortunatissime  trasferte di Cipro e Seul.

L’impianto scenico, creato  da Pier Paolo Bisleri autore anche dei costumi, è d’ispirazione  minimalista e di  una essenzialità formale ispirata al Teatro Kabuki giapponese e sottolineata da un accurato  disegno luci di Claudio Schmid  che conferisce  una particolare eleganza all’allestimento  del dramma pucciniano.

La regia di  Giulio Ciabatti è attenta ad  evidenziare l’introspezione psicologica dei personaggi protagonisti di un scontro di civiltà tra di loro tanto diverse e incomunicanti e “a rendere scenicamente la struggente fragilità di tutto ciò che è bello in una trascrizione personale sospesa tra realtà e sogno…”

L’anniversario dei cent’anni dell’opera  tra le più amate e rappresentate  al mondo, coincide con il centenario della Grande Guerra che per ragioni storiche coinvolse drammaticamente la città di Trieste fin dal sinistro attentato di Sarajevo. Era l’aprile 1914 infatti la prima volta dell’opera pucciniana al Teatro “Verdi” che di lì a poco, alla vigilia della guerra, chiuse l’attività per tre lunghi anni a testimonianza della disperata impotenza  vissuta da Trieste al tempo del primo conflitto mondiale, che costrinse ad oscurare il Teatro lirico, luogo della speranza e della coscienza civile cittadina. Il  titolo ritorna al “Verdi” solo nel 1929 e  trascorse un altro decennio, fino cioè al 1939 (e siamo di nuovo in guerra), prima di riapparire  in cartellone.  Da allora in poi però,  una lunga galleria di geishe  hanno garantito il  favore popolare al capolavoro pucciniano.

L’opera, in scena per la Stagione Lirica e di Balletto 2014 di Trieste il 27 febbraio alle ore 20.30 continua ad essere un  titolo immortale. Da sempre affascina e lusinga gli spettatori di tutto il mondo. Difficile è  sottrarsi infatti alla carica sentimentale e lirica, alla capacità di commuovere  di  Puccini  quando descrive  in musica la triste storia  della giapponesina  Cio-Cio-San. Sedotta, abbandonata e suicida,  è il vero e  unico  centro di interesse del dramma e  punto di riferimento per tutti i personaggi dell’opera che si sviluppa in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giocosa.

Il ruolo principale è affidato ad Amarilli Nizza. Cio Cio San, con  i suoi slanci di giovanile freschezza che si alternano a vibrante passionalità, si scontra con un mondo del tutto diverso dal  suo, quello di  Pinkerton, interpretato  dal  tenore Luciano Ganci. Pinkerton, giunto in Giappone da un paese senza tradizioni, è  conscio della propria invadenza e solo alla fine  è assalito da un sincero rimorso, inutile, perché troppo tardivo. I due artisti, si alternano nelle recite triestine  con Mina Yamazaki e Luis Chapa.

Nel cast figurano anche Chiara Chialli interpretedel ruolo di Suzuki; Filippo Polinelli è  Sharpless; Gianluca Sorrentino e  Munenaga Terada si alternano in quello di Goro. Completano il cast  Pietro Toscano (lo zio Bonzo), Makoto Kuraishi (Principe Yamadori), Giuliano Pelizon (il Commissario imperiale), Silvia Verzier (Kate Pinkerton) e Giovanni Palumbo (l’Ufficiale del Registro).

Sul podio il M° Donato Renzetti concentrato ad esaltare la partitura in tutta la sua suggestione con il contributo dell’Orchestra stabile della Fondazione lirica triestina e delCoro preparato dal M° Paolo Vero.

Recite : 27, 28 febbraio, 2,4,6,8 marzo 2014.

Informazioni  www.teatroverdi-trieste.com

(In apertura una scena dello spettacolo. Foto Parenzan)

La band “Sacri Cuori” al Miela Music-Live.

La band  “Sacri Cuori”  al Miela Music-Live.

Trieste - Si presentano al teatro Miela i  “Sacri Cuori”, venerdì  28 febbraio  alle ore 21.30 per il quinto concerto “Miela Music-Live”, della band romagnola creata dal chitarrista e compositore Antonio Gramentieri, con la loro musica che arriva subito all’anima.

Suoni raffinati e ricercati che affondano le radici nella melodia italiana e che spaziano dal blues al folk senza mai dimenticare il rock. Senza  testi ad accompagnare le note perché la musica ha un forte potere evocativo e tutto è lasciato all’immaginazione di chi ascolta.

Una band ha girato il mondo e che è abituata a calcare i palcoscenici internazionali più che quelli nostrani. Le influenze sono diverse, gli input ricevuti sono tantissimi ma Gramentieri e i suoi musicisti  sanno ricondurre tutto nei canali di una musica che non dimentica mai le sue origini italiane.

Risulta logico quindi trovare all’interno di un disco il suono di una fisarmonica che si alterna con quello di un sax baritono (Francesco Valtieri) o di un oboe (Christian Ravaglioli), che a loro volta si contrappongono e si fondono al tempo stesso con l’elettronica.

Il primo album, Douglas & Dawn, è stato registrato al Wavelab Studio di Tucson, Arizona e pubblicato nel 2010 per Interbang Records (in vinile), e per Gusstaff Records (in CD). Alla realizzazione dell'album hanno partecipato anche: John Convertino dei Calexico, Howe Gelb dei Giant Sand, Marc Ribot, James Chance. Il disco è stato missato a Bristol da John Parish.

Nell'autunno del 2012 hanno pubblicato il secondo album, Rosario, registrato al Montrose Studio di Richmond (Virginia) con JD Foster e Adrian Olsen, e al Vox Studio di Los Angeles con Woody Jackson. Il disco ha visto la partecipazione di Jim Keltner, David Hidalgo dei Los Lobos, Isobel Campbell, ancora John Convertino, Stephen McCarthy dei Long Ryders, Alexandra Spalding, Sheela Bingi, Clinton Patterson e molti altri. Pubblicato dalla londinese Decor Records su CD e da Interbang Records su vinile, l'album è stato accolto con favore dalla stampa nazionale ed internazionale. Anche questo secondo lavoro esplora la musica da film e sono inoltre presenti forti richiami al desert rock, alla psichedelia, e alle colonne sonore italiane degli anni '60.

Durante il 2013 il gruppo hanno lavorato sulla colonna sonora orginale dell'opera prima per il cinema del regista Matteo Oleotto, Zoran il mio nipote scemo. Il film, selezionato e premiato alla Settimana della Critica del Festival di Venezia, è stato distribuito nelle sale a partire da Novembre, in concomitanza con un tour australiano di Sacri Cuori.

Organizzazione: Bonawentura. Ingresso € 10,00, ridotto studenti universitari (muniti di tessera) e per adulti over 65 € 8,00. Prevendita c/o biglietteria tutti i giorni del teatro Miela (esclusi sabato e domenica) dalle 17.00 alle 19.00 www.teatro miela.it; oppure www.vivaticket.it

 

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