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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Compie 100 anni Cio-Cio-San e li festeggia a Trieste

Trieste - Il “Verdi” celebra i 100 anni sulle proprie scene di "Madama Butterfly" di Giacomo Puccini e lo fa con una fortunata edizione realizzata dai propri  laboratoried ampiamente collaudata nelle fortunatissime  trasferte di Cipro e Seul.

L’impianto scenico, creato  da Pier Paolo Bisleri autore anche dei costumi, è d’ispirazione  minimalista e di  una essenzialità formale ispirata al Teatro Kabuki giapponese e sottolineata da un accurato  disegno luci di Claudio Schmid  che conferisce  una particolare eleganza all’allestimento  del dramma pucciniano.

La regia di  Giulio Ciabatti è attenta ad  evidenziare l’introspezione psicologica dei personaggi protagonisti di un scontro di civiltà tra di loro tanto diverse e incomunicanti e “a rendere scenicamente la struggente fragilità di tutto ciò che è bello in una trascrizione personale sospesa tra realtà e sogno…”

L’anniversario dei cent’anni dell’opera  tra le più amate e rappresentate  al mondo, coincide con il centenario della Grande Guerra che per ragioni storiche coinvolse drammaticamente la città di Trieste fin dal sinistro attentato di Sarajevo. Era l’aprile 1914 infatti la prima volta dell’opera pucciniana al Teatro “Verdi” che di lì a poco, alla vigilia della guerra, chiuse l’attività per tre lunghi anni a testimonianza della disperata impotenza  vissuta da Trieste al tempo del primo conflitto mondiale, che costrinse ad oscurare il Teatro lirico, luogo della speranza e della coscienza civile cittadina. Il  titolo ritorna al “Verdi” solo nel 1929 e  trascorse un altro decennio, fino cioè al 1939 (e siamo di nuovo in guerra), prima di riapparire  in cartellone.  Da allora in poi però,  una lunga galleria di geishe  hanno garantito il  favore popolare al capolavoro pucciniano.

L’opera, in scena per la Stagione Lirica e di Balletto 2014 di Trieste il 27 febbraio alle ore 20.30 continua ad essere un  titolo immortale. Da sempre affascina e lusinga gli spettatori di tutto il mondo. Difficile è  sottrarsi infatti alla carica sentimentale e lirica, alla capacità di commuovere  di  Puccini  quando descrive  in musica la triste storia  della giapponesina  Cio-Cio-San. Sedotta, abbandonata e suicida,  è il vero e  unico  centro di interesse del dramma e  punto di riferimento per tutti i personaggi dell’opera che si sviluppa in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giocosa.

Il ruolo principale è affidato ad Amarilli Nizza. Cio Cio San, con  i suoi slanci di giovanile freschezza che si alternano a vibrante passionalità, si scontra con un mondo del tutto diverso dal  suo, quello di  Pinkerton, interpretato  dal  tenore Luciano Ganci. Pinkerton, giunto in Giappone da un paese senza tradizioni, è  conscio della propria invadenza e solo alla fine  è assalito da un sincero rimorso, inutile, perché troppo tardivo. I due artisti, si alternano nelle recite triestine  con Mina Yamazaki e Luis Chapa.

Nel cast figurano anche Chiara Chialli interpretedel ruolo di Suzuki; Filippo Polinelli è  Sharpless; Gianluca Sorrentino e  Munenaga Terada si alternano in quello di Goro. Completano il cast  Pietro Toscano (lo zio Bonzo), Makoto Kuraishi (Principe Yamadori), Giuliano Pelizon (il Commissario imperiale), Silvia Verzier (Kate Pinkerton) e Giovanni Palumbo (l’Ufficiale del Registro).

Sul podio il M° Donato Renzetti concentrato ad esaltare la partitura in tutta la sua suggestione con il contributo dell’Orchestra stabile della Fondazione lirica triestina e delCoro preparato dal M° Paolo Vero.

Recite : 27, 28 febbraio, 2,4,6,8 marzo 2014.

Informazioni  www.teatroverdi-trieste.com

(In apertura una scena dello spettacolo. Foto Parenzan)

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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