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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Canto Spontaneo: a Givigliana la giornata conclusiva del Festival

Canto Spontaneo: a Givigliana la giornata conclusiva

La settima edizione del Festival del Canto Spontaneo, organizzato dall’associazione culturale Furclap di Udine, si avvia alla conclusione, domenica 5 ottobre a Givigliana (Rigolato UD.

L’evento speciale conclude la settima edizione del Festival del Canto Spontaneo, ideato e promosso da Giovanni Floreani ( Associazione culturale Furclap) e da Novella Del Fabbro, insostituibile collaboratrice di Floreani nell’organizzazione della manifestazione. Anticipa l’appuntamento , una conferenza preparatoria, sabato 4 ottobre a Venezia. Il convegno intitolato “Il destino del Canto” inizia alle 18,30 nel teatrino di Villa Groggia, in S. Alvise Canareggio.

A partire, dalle ore 11.00, a Givigliana si alterneranno sulla scena il gruppo spontaneo dei Cantori di Givigliana, il Trio di Gjviano, il gruppo corale dell'associazione AnFaMiv, Silvana Paletti - canterina resiana - e, a conclusione , il concerto di Lucilla Galeazzi. Con Giovanni Floreani si alterneranno sul palco il filosofo Alberto Madricardo, il coro Marmolada diretto dal M° Favret e Lucilla Galeazzi, nota cantante folk italiana. “Il Festival Del Canto Spontaneo, spiega Giovanni Floreani , nasce con la volontà di offrire al pubblico l’occasione di una aggregazione sociale finalizzata al divertimento, allo stare assieme e condividere momenti di allegria e appunto, di festa.

Nell’antichità, probabilmente, la “festa” avveniva a chiusura di un ciclo di lavoro oppure era organizzata per celebrare un particolare momento liturgico o semplicemente per ringraziare gli dei. Come, d’altra parte accade tuttora soprattutto in certi ambiti rurali o isolati: spesso si tratta di feste popolari strettamente collegate a rituali, processioni, ricorrenze religiose o profane. Così l’Associazione Furclap ha cercato di pianificare questo evento rifuggendo volutamente dai centri metropolitani e dalla spettacolarizzazione, perché il canto spontaneo, approfondisce Floreani, è un’espressione canora che nasce in luoghi , speciali e appartati”.

Ricordiamo che tutti gli eventi del Festival, ( un assaggio in terra friulana lo scorso agosto, ai Colonos per Avostanis), dai concerti, convegni, approfondimenti, sono stati diluiti nel corso dell’anno per giungere all’epilogo proprio domenica , nel piccolo paesino di Givigliana nell’Alta Val Degano in Carnia. Nel corso delle sette edizioni, sin qui organizzate, sono stati ospitati artisti ed intellettuali come Giovanna Marini, Claudio Rocchi, Tran Quang Hi, Pierre Marietan, Paolo Tofani, Boris Savoldelli, Le Donne di Giulianello, Riccardo Marasco, Silvio Trotta, Predrag Mariç, Barbara Zanoni, Stefania Colafranceschi, la Compagnia Daltrocanto, Michele Piccione, Valeria Cimò e molti altri. Persone che hanno avuto la possibilità di proporre le proprie produzioni ad un pubblico attento e competente o quantomeno curioso ed interessato, vivendo, dopo le esibizioni, momenti di aggregazione e amicizia, con la possibilità' di conoscere un Friuli "altro", spesso misconosciuto e di grande interesse culturale. Per info: www.furclap.it; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

“Il Volo del Jazz” con successo arriva alla decima edizione

“Il Volo del Jazz” con successo arriva alla decima edizione

Sacile - Presentata la decima edizione de "Il volo del Jazz" al via al Teatro Verdi di Pordenone, con l’anteprima del Gregory Porter Quintet,  nella giornata di venerdì 3 novembre alle ore 21.

Proseguirà al Teatro Zancanaro di Sacile, con altri cinque concerti irrinunciabili, che raccontano il jazz e le sue molteplici commistioni a diverse latitudini: il groove incisivo dello svedese Lars Danielsson, la voce unica e graffiante della canadese Térez Montcalm, l’impeccabile swing del Chihiro Yamanaka European Trio, la stella californiana della tromba Ambrose Akinmusire e la nuova grande voce dell’Africa Dobet Gnahorè. A chiudere la rassegna i giovani talenti della Flight Big Band. I concerti si svolgernno nelle giornate dell’ 8-15-21-29 novembre e il 12 tutti alle ore 21 e 14 dicembre alle ore 18.

Anche quest’anno il Circolo Culturale Controtempo in collaborazione con il Rotary Club Sacile Centenario proporrà, a chiusura della rassegna, un concerto domenicale pomeridiano a ingresso libero, in calendario il 14 dicembre alle 18 e affidato alla Flight Big Band. Il progetto Flight Big Band, alla sua terza edizione, nasce dalla volontà di dare spazio ai giovani musicisti di tutte quelle realtà scolastiche musicali che abbiano la caratteristica di promuovere un’attività permanente e continuativa sul territorio di Sacile, della Provincia e della Regione, con il coinvolgimento qualificante dei due conservatori regionali. L’obiettivo è quello di far confluire in un unico prestigioso concerto, all’interno del Volo del Jazz, l’esibizione di giovani musicisti affiancati da artisti di chiara fama, che qualifichino lo spettacolo e accrescano l’entusiasmo dei nostri promettenti musicisti locali. Nell’edizione 2014 i musicisti saranno affiancati dal maestro Juri Dal Dan al piano e da Oscar Varnier alla batteria e proporranno musiche dal repertorio Funky Jazz.

Unica nel suo genere per vivacità di colori musicali, Sacile. Il Volo del Jazz è resa possibile, in uno dei momenti più difficili per la cultura in Italia, grazie alla collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Pordenone e della Città di Sacile, e a una cordata di sponsor privati: Friuladria Credit Agricole, Balsamini impianti, Brieda Cabins di Pordenone, Farmacia Romor. Si ringrazia inoltre per il sostegno Giovanni Pasini e Enzo Steffan. La manifestazione si avvale della media partnership di Rai Radio 3 e di Pordenone with Love.

Il volo del jazz è parte del marchio JAZZFVG, che riunisce alcune delle maggiori realtà organizzative e produttive del jazz della nostra Regione. 

Abbonamenti in vendita dal 30 settembre, biglietti singoli e abbonamenti dal 10 ottobre. Per Gregory Porter biglietti dal 13 ottobre sul sito del Teatro Verdi di Pordenone.

Per Info:  Circolo Culturale Controtempo  T +39 328 6247734 / +39 347 4421717 / +39

http://www.controtempo.org

 

Il friulano? Lo suono e poi vado in America. Parola di Marko Feri

Il friulano? Lo suono e poi vado in America. Parola di Marko Feri

San Daniele del Friuli (Ud) - Friulano sì o friulano no? Il "grande dilemma" che da decenni riempie le pagine di giornali e le discussioni di politici e politicandi nostrani lo risolve il chitarrista Marko Feri (a sinistra nella foto di Silvia Boscarello) é una lingua da valorizzare. E lui, insieme al Coro Nautissa di Aquileia, presenta proprio stasera al Castello di Udine un CD ispirato ai versi del poeta regionale Pietro Zorutti. Lo abbiamo incontrato nella città dei prosciutti, a pochi giorni dalla sua partenza per una tournée negli USA, per parlare di questo suo ultimo lavoro e dell'uso della "marilenghe" nella cultura.

Domani lei (l'intervista é stata fatta il 25 settembre, ndr) sarà al Castello di Udine per suonare a un concerto di presentazione di un nuovo disco. Ci racconta un po' cosa c'è dietro a questo?

Questo è, secondo me, un progetto molto importante. Ne sono stato coinvolto, è nato da un'idea di un direttore di coro, nonché pianista Luca Bonutti che dirige il Coro Natissa di Aquileia che a proposto a Walter Sivilotti, compositore, di mettere in musica dei testi di Pietro Zorutti prendendo spunto da varie poesie che lui ha scritto per i suoi almanacchi. É una raccolta di mesi che non fanno tutti parte dello stesso almanacco, ne ha scritti parecchi, e ha appunto pensato a Sivilotti per metterli in musica. Lui ha pensato a due strumenti, che sono i più popolari non solo qua in Friuli ma in genere: la fisarmonica e la chitarra, accompagnati in questo caso da un contrabbasso. E ha praticamente messo in musica i versi, si sentono proprio i colori e l'atmosfera di ogni mese, non solo nel testo ma anche nella musica. Il 26 ci sarà appunto la presentazione di questo CD, a cui ci abbiamo lavorato quest'anno e che è praticamente uscito, al Castello di Udine. Sabato poi si continua ad Aquileia, alla Sala Romana, e poi all'Auditorium di San Giorgio di Nogaro domenica.

Pietro Zorutti fu famoso per aver adatto il friulano alla letteratura. Che cosa ne pensa di questo suo utilizzo in ambito culturale?

Penso che la lingua friulana, come qualsiasi lingua, é una ricchezza che ogni popolo dovrebbe ampliare. Amplificare in tutte le situazioni, anche nelle letteratura e poesia. Perché le lingue si differiscono dai suoni, dai colori che hanno, e ogni lingua ha una sua ricchezza. Parlo da musicista, non da un esperto di lingue, però so che le lingue si differenziano: possono essere più musicali, meno. Per esempio Mozart era un genio anche per aver fatto musicale la lingua tedesca, poi quasi nessun altro c'è riuscito in quella maniera. Quindi la lingua ha la sua importanza e quella friulana, nel suo contesto, é importante come qualsiasi altra. Io sto cominciando a conoscerla da un po' di tempo, perché sono di Trieste, ed è molto musicale! Da lingua romanza qual é, ha il suo fascino. 

Invece con il triestino? Ci sono casi simili?

Il triestino è un dialetto, quindi lo vedo come una caricatura, una parlantina...Ha comunque la sua cultura ma non è una lingua, è un derivato dell'italiano, di un certo tipo di Venezia. C'è cultura ma non, secondo me, un'apertura che può avere un friulano, diciamo. É un po' rinchiusa nel suo, come la maggior parte dei dialetti, penso.

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