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Dom11242024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

"Strolic", la musica delle stagioni in scena al Castello di Udine

Udine - Il castello di Udine si accende di musica questo mese. A portale le sette note nel più prestigioso edificio del capoluogo friulano, infatti, è il Coro Natissa Aquileia, diretto dal Luca Bonutti, in scena il 26 settembre alle 20.45 con "Strolic, almanacco in musica. I dodici mesi dell'anno".

Location dell'appuntamento sarà il prestigioso il Salone del Parlamento, aperto al pubblico in poche occasioni e tutte di grande spessore. Quì il pubblico assisterà al concerto di presentazione del nuovo CD del Coro, con musiche di Valter Sivilotti e versi del poeta friulano ottocentesco Pietro Zorutti, poco amato da Pasolini ma comunque personaggio di primo piano nel panorama culturale della regione.

Sarà una serata con musicisti e voci di notevole esperienza nazionale e internazionale, essendo ormai il Coro Natissa protagonista di numerosi festival da oltre trent'anni: Omero Antoniutti (voce narrante), Dorina Leka (cantante solista), Sebastiano Zorza (fisarmonica), Marko Feri (chitarra) e Mauro Meroi (contrabbasso).

Per chi non potesse essere presente il 26, il concerto sarà riproposto il giorno dopo ad Aquileia in piazza Capitolo, presso la Sala Romana. L'ingresso ad entrambi è gratuito.

Per informazioni visitate il sito www.coronatissa.org

Successo per l’edizione appena conclusa del Festival transfrontaliero “Echos–Echi transfrontalieri”

Successo per l’edizione appena conclusa del Festival transfrontaliero “Echos–Echi transfrontalieri”

Trieste - Dopo l’esordio dello scorso anno, con questa seconda edizione si consolida il successo del Festival musicale transfrontaliero “Echos”. Un'edizione che, nonostante un'estate che non si è risparmiata in pioggia, si è conclusa con un bilancio molto positivo.

Echos in soli due mesi ha portato in scena 14 concerti, dei quali 8 in Friuli Venezia Giulia e 6 in Slovenia, ospitati in luoghi di pregio architettonico, artistico e culturale con, quest'anno, particolare attenzione ai castelli. I numeri con i quali si conclude questa edizione non passano inosservati con oltre 2.000 persone che hanno assistito al programma di concerti prevalentemente di musica da camera, con qualche incursione nella musica popolare, nel Jazz, nel Klezmer e nella musica rinascimentale che ha portato il pubblico nell'atmosfera, nella grazia e nella raffinatezza degli spettacoli di corte. E ancora 2 direttori artistici,2 docenti del campus di alta formazione organizzato a Sežana, 58 musicisti coinvolti – dei quali 16 giovani musicisti italiani e sloveni che hanno formato gli ensemble transfrontalieri e 42 musicisti professionisti-,4 Prime Esecuzioni Assolute scritte e ideate per l'occasione da giovani compositori selezionati dai Conservatori musicali di Udine e Trieste e dall'Accademia di Lubiana, 15 tra visite guidate, laboratori e workshop con oltre 750 partecipanti, 14 offerte enogastronomiche, 660 like sulla pagina Facebook e quasi 5.000 visitatori unici sul sito internet in soli due mesi, 157 post e oltre291 fotografie. Numeri che testimoniano il successo conquistato.

“Siamo stati avvolti dalla musica che si è fusa con i luoghi che ospitavano i concerti, e il pubblico ha potuto ascoltare musica di qualità con un programma concertistico di alto livello che ha attinto al patrimonio compositivo dei due Paesi. È stata particolarmente apprezzata la formula che caratterizza il festival, ovvero quella di offrire non solo musica, ma anche cultura, storia, enogastronomia, alla scoperta dei territori, italiano e sloveno, a cavallo del confine” – ha dichiarato, facendosi portavoce anche degli altri partner coinvolti nel progetto, Loris Celetto, Direttore Generale dell'Associazione Progetto Musica. 

Tra gli scopi del progetto infatti ci sono la promozione dello sviluppo territoriale transfrontaliero, il sostegno all'accesso e alla produzione di cultura e la valorizzazione dei giovani musicisti del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia.

“Anche quest'anno, come lo scorso, abbiamo avuto la gioia di vedere alcuni di questi ensemble di giovani musicisti continuare la collaborazione e l’attività concertistica anche dopo la fine del festival" ha dichiarato Pavla Jarc, Direttore del Kulturni Dom di Nova Gorica. E così sentiremo suonare di nuovo insieme Gregor Dešman (pianoforte) con l'udinese Leonardo Franz (clarinetto) oltre a Carmen Anastasio (pianoforte) con Alja Mandič (violoncello) che hanno dichiarato: “Di Echos conserveremo sempre un bellissimo ricordo; infatti é proprio grazie a questo Festival che ci siamo conosciute e abbiamo avuto l’occasione di suonare insieme per la prima volta. La scintilla dell’intesa artistica è scoccata immediatamente tra noi e dopo l’esperienza con Echos abbiamo deciso di proseguire la nostra collaborazione come duo”.

Le azioni del progetto termineranno con la conferenza finale nei primi mesi del 2015, in occasione della quale verrà organizzata una rappresentazione musicale con i migliori gruppi che hanno suonato nell’ambito del Festival nelle sue due edizioni del 2013 e di quella appena conclusa.

Info: www.echosproject.eu– Facebook/echos2014

 

Budapest Gypsy Symphony Orchestra, l’orchestra gitana più famosa, per la prima volta in Italia sul palco del Rossetti.

Budapest Gypsy Symphony Orchestra, l’orchestra gitana più famosa, per la prima volta in Italia sul p

Trieste - Biglietti in vendita a partire dalle ore 10.00 di giovedì 11 settembre online su Ticketone.it, nei punti autorizzati Azalea Promotion e Zed Live, e per la data di Trieste su VivaTicket e alle biglietterie del Politeama Rossetti.

L’appuntamento con il fascino, la tradizione, i colori e i suoni della migliore musica gitana, quella interpretata dalla Budapest Gypsy Symphony Orchestra, l’ensemble più famoso e rappresentativo del mondo “gypsy”. Dopo i successi ottenuti in tutta Europa, l’orchestra di Budapest annuncia oggi due nuovi importanti appuntamenti nel nostro paese, giovedì 20 novembre al Gran Teatro Geox di Padova, per l’organizzazione di Zed Live, e venerdì 21 novembre al Politeama Rossetti di Trieste per l’organizzazione di Azalea Promotion e Associazione Altramusica, in co-organizzazione con il Comune di Trieste e in collaborazione con il Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

 I biglietti per i due concerti saranno in vendita a partire dalle ore 10.00 di giovedì 11 settembre online su Ticketone.it, nei punti autorizzati Azalea Promotion e Zed Live, e per la data di Trieste su VivaTicket e alle biglietterie del Politeama Rossetti. 

La Budapest Gypsy Symphony Orchestra è, nel suo genere, la più numerosa del mondo, con circa 100 musicisti, e negli ultimi anni le sue esibizioni in tutto il mondo hanno sempre riscosso un notevole successo. L’orchestra si è formata nel 1985, in occasione dei funerali di Sandor Jaroka, uno dei più grandi solisti gitani del nostro tempo: i musicisti gitani, che erano giunti in massa per dargli l’estremo saluto, improvvisarono un’esibizione dopo la cerimonia per celebrare la grandezza dell’amico, ed è da questo momento che possiamo considerare formata l’orchestra gitana di Budapest. Attualmente l’orchestra consiste di 60 violini, 9 viole, 6 violoncelli, 10 contrabbassi, 9 clarinetti e 6 zimbalom, e tra i suoi membri ricordiamo il virtuoso dello zimbalom Oszkar Okros, considerato il migliore suonatore al mondo di questo strumento, e i discendenti di vere e proprie dinastie di musica gitana, come Lakatos, Lendvai Csocsi, Boross, e Berki.

La Gypsy Orchestra sa trasmettere al pubblico un calore e un’allegria unici: la loro esibizione è infatti caratterizzata, tra l’altro, da costumi tradizionali molto colorati, che creano un effetto visivo per così dire festoso, e la musica suonata sprigiona un’energia tale da contagiare tutti i presenti.

Da sottolineare anche che i musicisti eseguono tutti i brani a memoria, senza l’ausilio di spartiti, a prova della bravura e della preparazione di tutti i musicisti, in grado di eseguire repentini cambi di ritmo e di stile mantenendo una sensazione di unisono che stupisce sempre il pubblico. Sono in grado di trasmettere l'energia di una nazione che ha scelto la musica come linguaggio universale. Istintiva come una serata zigana, rigorosa come un'orchestra viennese, in smoking nero o in abito tradizionale ungherese, la Budapest Gypsy Symphony Orchestra è la più coinvolgente ed eclettica Orchestra Sinfonica del nostro tempo. Da ricordare infine che l'ampio repertorio, in questo caso saranno pezzi di Brahms, Kodály, Liszt, Rossini, De Sarasate, Strauss, Tchaikovski, eseguito al contempo con creatività, virtuosismo e rigore fa si che i loro concerti siano apprezzati sia dai cultori della musica classica che dal pubblico più generico.

Tutte le info su www.azalea.it

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