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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Baglioni al PalaTrieste: “Ricostruire si può, ma bisogna farlo insieme”

Baglioni al PalaTrieste: “Ricostruire si può, ma bisogna farlo insieme”

Trieste - Grande rientro dell'inossidabile cantautore romano Claudio Baglioni, dopo sette anni di assenza, quello del 7 novembre alle 21 con il suo "ConVoi ReTour" al PalaTrieste.

Il palco è una sorta di vero e proprio cantiere con tanto d’impalcature su cui si muove il super gruppo di tredici polistrumentisti che accompagna il nuovo tour partito lo scorso ottobre da Bruxelles.

Le trenta canzoni in scaletta ripercorrono tutta la carriera di Baglioni, da “Questo piccolo grande amore”, “Porta Portese”,  “Poster”, la bellissima “Mille giorni di te e di me” fino alle hit dell'ultimo album “Con Voi”.

Tre ore filate di musica, in cui il cantautore romano dà prova, ancora una volta, della sua invidiabile tempra fisica e delle sue eccezionali capacità vocali, accompagnando il suo pubblico in un viaggio a ritroso nel tempo a raccogliere e ricordare quelle emozioni che canzoni come “E tu” e “Io me ne andrei” hanno regalato a più di due generazioni di fans.

Il “Con Voi Retour” intende ricostruire quell'atmosfera, restituendo una forma essenziale a molte delle canzoni che hanno segnato un'epoca.

Con la sua voce, profonda e tranquilla, Baglioni racconta dal palco nel suo modo inconfondibile: “Ricostruire si può, ma bisogna farlo insieme, Con voi, per l'appunto”.

A simboleggiare questo, Baglioni indossa un caschetto da lavoro, tutti sul palco lo indossano, perché il casco protegge dai rischi di qualsiasi cantiere, dice, e ci fa arrivare sani e salvi alla fine del percorso.

Grande emozione per un pubblico di quasi tremila persone che ha accompagnato il cantautore in tutte le sue canzoni da “Strada Facendo” a “Sabato Pomeriggio” concludendo con un ondata di fans  accorsa sotto il palco per la simbolica “La vita è adesso”, un arrangiamento rockeggiante in linea con la “Ricostruzione”, la spinta principe di questo tour, che nella sua prima parte,  primaverile, ha già totalizzato duecentomila spettatori.

Un grande successo, quindi, a riconferma che Claudio Baglioni è uno dei più amati e seguiti cantautori italiani, un artista che si è sempre messo in gioco per ricostruire se stesso, e che nella sua lunga carriera riesce sempre a dare il meglio di se attraverso la sua musica nei suoi spettacoli live.

 

Baglioni con il suo “Con Voi Re Tour” stasera al PalaTrieste

Baglioni con il suo “Con Voi Re Tour” stasera al PalaTrieste

Trieste - Biglietti ancora in vendita nei punti autorizzati Ticketone e Azalea Promotion e alle casse del PalaTrieste di oggi venerdì 7 novembre  a partire dalle ore 18, per l’atteso concerto di Claudio Baglioni.

Grande ritorno live di Claudio Baglioni, cantautore fra i più amati di sempre, che si esibirà, oggi venerdì 7 ottobre a partire dalle ore 21,  al PalaTrieste di Trieste, per tre ore di concerto con oltre trenta pezzi in scaletta nell’unica data regionale del “ConVoi ReTour”, nuovo progetto live dell’artista,

Finora numeri impressionanti quelli ottenuti da Baglioni nella prima parte del tour, che ha visto fra le tappe anche il Palasport Forum di Pordenone. Siamo a 200 mila spettatori per i 31 concerti con 90 ore di grande musica, un successo che consacra una volta di più l’artista nell’olimpo dei più grandi della storia della musica italiana.

E’ partito lo scorso 18 ottobre addirittura da Bruxelles il “ConVoi ReTour”, sorta di “cantiere simbolo della ricostruzione ideale” rimessosi dunque in viaggio per una nuova straordinaria stagione di appuntamenti dal vivo. E’ lo stesso Claudio Baglioni a spiegare con le sue parole il significato di questo progetto musicale, che è anche un nuovo punto di partenza della carriera del cantautore: “La ricostruzione non è un fatto individuale, ma un processo collettivo. Tutti sono chiamati a fare la propria parte, a mettere in gioco idee, valori, volontà, in una parola: se stessi, perché il futuro è una città che si disegna e si costruisce insieme. Ognuno di noi operaio di questa opera”.

Quello di Trieste sarà uno spettacolo di suoni, luci e scene, esaltante e coinvolgente, affidato alla bellezza di melodie immortali che non smettono di appassionare generazioni di fan, all'intensità dei testi, alla forza di nuovi, trascinanti arrangiamenti che rivelano un'anima decisamente rock dell’artista. Uno show dalla grande sensibilità verso ogni genere musicale e un sound ricco, solido e sapiente di una band che non si concede e non concede un solo attimo di tregua alla fabbrica delle emozioni. Un cantiere non-stop di energie e di meraviglie che saprà conquistare il prossimo novembre anche il PalaTrieste con una scaletta di oltre 30 canzoni, fra i grandi successi di 50 anni di carriera e le hit dell’ultimo album “Con Voi”. “Poster”, “Gagarin”, “Noi No”, “Porta Portese”, “Avrai”, “Io Sono Qui”, “Mille Giorni di Te e di Me”, “Strada Facendo”, “Questo Piccolo Grande Amore”, tra le tante, sul palco Claudio Baglioni non si risparmierà di certo, inanellando una dietro l’altra canzoni senza tempo, divenute la colonna sonora della vita di milioni di persone. Quasi tre ore di grande musica, eseguita sul palco da Claudio Baglioni, che sarà accompagnato da un supergruppo di tredici polistrumentisti, che contribuiranno con la loro bravura a rendere magico questo show. A oltre sette anni di distanza dall’ultimo concerto triestino, Claudio Baglioni è pronto a stupire ancora.

Per tutte le informazioni sullo spettacolo visitare il sito www.azalea.it.- tel. +39 0431 510393 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L’atteso evento di Trieste vede la co organizzazione di F&P Group, Azalea Promotion e il Comune di Trieste, con la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia.

 

Noa e il suo Love Medicine Tour a Trieste

Noa e il suo Love Medicine Tour a Trieste

Trieste – A conferma del suo talento e della sua vocazione alla musica impegnata, sul piano sociale e umanitario, la cantante israeliana Noa si è esibita,  ieri sera 30 ottobre al Politeama Rossetti, con la classe e l’entusiasmo che le sono proprie, regalando al pubblico un concerto  magnetico.

Ben venti i brani proposti, che Noa ha portato in scena spaziando nel suo lungo percorso artistico fino all’ultimo disco Love Medicine, da cui prende il nome il tour, cha ha toccato diverse città italiane.

Decolla subito con sei brani cantati uno dietro l’altro, catturando il pubblico e focalizzandolo  sui contenuti della sua musica e sulla sua inconfondibile voce che mescola jazz, rock e sapori orientali. Accolti con Shalom, un saluto oltre che  un augurio, ha proseguito con Nothing but a song eHappy Song, ispirata da Milton Nacimento e Joao Bosco, infine il brano Pokeach  per arrivare al mantra di I don’t Know.  A rendere ancora più coinvolgente l’atmosfera, il suo perfetto italiano con cui ha salutato  tutti i presenti, ringraziando Pat Metheny, che ha creduto in lei vent’anni fa e lo ha tornato a fare in questo ultimo album Love Medicine con la canzone Eternity and Beauty, esibendosi in una performance originale.

Ad accompagnarla il suo maestro di sempre Gil Dor, che si è esibito con la sua chitarra in un assolo strumentale in Mishaela instrumental, a seguire Gadi Seri che ha sfoggiato  il suo tocco di percussionista nel brano Sapari accostandosi alla voce di Noa ed infine  Adam Ben Ezra e il suo basso.

Ed ancora da Look at the Moon, Little Star, brani scritti per il musical  su Giovanni Paolo II, a Santa Lucia ed Era di maggio, un sentito omaggio alla musica italiana arrivando alla bella Child of man con l’esclusiva partecipazione del quartetto d’archi degli sloveni Verena Rojc al violino e Simona Slokar al violoncello e i due italiani Stefano Furini sempre violino ed  Elisabetta Chiappo alla viola.

L’ immancabile Beautiful that way e la sarcastica Chicken coop aria hanno chiuso la serata.

"L'amore è la fonte del mio canto" lo ha sottolineato più volte Noa durante il concerto e si palesa in quel “grazie” costante che rivolge al  pubblico, quasi imbarazzante, come se fossimo noi a regalare qualcosa a lei. La sincerità e l’umiltà del suo slancio Noa la comunica tout court, con un linguaggio che passa, non solo per la musica, ma dalla gestualità e dalla  voce che danno  il calore di un abbraccio.

 

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