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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Chamber Music di Trieste apre con il Quintetto d'Archi della Filarmonica di Berlino

Chamber Music di Trieste apre con il Quintetto d'Archi della Filarmonica di Berlino

Trieste – Cinque grandi concerti per festeggiare la primavera musicale 2015: è la proposta del Salotto Cameristico 2015 di Chamber Music Trieste, che si aprirà con un evento inaugurale d’eccezione, il Quintetto d'Archi della Filarmonica di Berlino chiamato a siglare l’incipit del cartellone lunedì 20 aprile, nella Sala Ridotto del Teatro Verdi di Trieste (20.30). 

Ma è un cartellone disseminato di grandi protagonisti della scena musicale internazionale, quello che presenta quest’anno Chamber Music, per la direzione artistica di Fedra Florit, nell’11^ edizione del suo “Salotto” di primavera. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Assessorato Regionale alla Cultura, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività culturali, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Trieste e con la partnership di Suono Vivo-Padova, Banca Mediolanum, Zoogami. Mediapartner il quotidiano Il Piccolo e la Rai, che riprenderà tutti i concerti in cartellone.

L’esibizione del Philharmonisches Streichquintett Berlin, il Quintetto d'Archi della Filarmonica di Berlino - che schiera Thomas Timm primo violino, Romano Tommasini secondo violino, Wolfgang Talirz viola, David Riniker violoncello e Janusz Widzyk contrabbasso - sarà scandita da musiche di Antonin Dvořák (Quintetto per archi in sol maggiore op.77), Gioachino Rossini (Sonata a 4 in do maggiore n.3), Ottorino Respighi (Antiche Arie e Danze per liuto: Suite n.3), Giacomo Puccini (Crisantemi), Giovanni Bottesini (Fantasia su un tema dalla Sonnambula di Bellini per contrabbasso e archi) e Antonio Bazzini (La Ronde des Lutins. Scherzo fantastique per violino e archi op. 25). L’ensemble tedesco è unico nella composizione degli strumenti: invece di aggiungere al quartetto d’archi una viola o un violoncello, i Philharmonisches hanno deciso di inserire un contrabbasso, in modo da rappresentare tutte le cinque sezioni dell’Orchestra e oltrepassare i confini della formazione di musica da camera pura per orientarsi verso una formazione di dimensioni sinfoniche. In repertorio il Quintetto ha inserito molti arrangiamenti, proprio per la mancanza di opere originali per questo tipo di ensemble: e le partiture selezionate diventano esecuzioni imperdibili e indimenticabili per l’ampiezza del suono che la formazione berlinese riesce a imprimere. Lunedì 4 maggio il Salotto punta i riflettori sullo Schumann Quartett, giovane vincitore di importanti concorsi quali quello di Graz, di Bordeaux e di Osaka, per una serata su musiche per Quartetto d'archi di Giuseppe Verdi, Dmitrij Shostakovich, Ludwig van Beethoven. Formato dai tre fratelli Schumann e dalla violista Randalu e fondato a Colonia nel 2007, lo Schumann Quartett si esibisce regolarmente in Giappone, Canada, Francia, Olanda, Austria, Spagna e Italia e collabora con artisti quali Menahem Pressler, Henri Sigfridsson, Sabine Meyer, David Orlowsky, Nicolas Altstaedt e Cédric Pescia. Lo Schumann Quartett è stato nominato artist in residence in occasione dei recital “Erstklassik” presso Düsseldorf, a conferma di una carriera in rapidissima ascesa.

Lunedì 11 maggio il testimone passerà al Munich ARTISTrio, un trio con pianoforte, formato dai fratelli sloveni Maruša e Matjaž Bogataj e dalla pianista ucraino-tedesca Katharina Khodos, che ha studiato e si perfeziona ora in Germania. Per il concerto di Trieste, nell’ambito di una intensa tournée centro-europea, il Trio ha scelto musiche di Mozart, Mendelssohn  e Brahms, adattissime all'impronta interpretativa accesa di questo ensemble. Unico Trio ad accedere alla fase finale, il Munich ARTISTrio ha vinto nel 2013 il secondo premio (dedicato a Amedeo Baldovino) della 14° edizione del Concorso internazionale “Premio Trio di Trieste” riservata a formazioni di trio e quartetto con pianoforte. Nel febbraio 2014 si è esibito a Graz in occasione di “Europäisches Podium”, in un concerto registrato da ORF. Il Trio ha in programma per i prossimi mesi alcune registrazioni negli studi BR e vari recital in Germania, Italia e Slovenia.

Si prosegue lunedì 18 maggio con un recital eccezionale affidato al Duo Giovanni Sollima violoncello - Giuseppe Andaloro pianoforte: due grandi interpreti della scena musicale contemporanea, impegnati in una prima parte originalissima di concerto su musiche di John Dowland (Flow my tears) e Johann Christian Bach (Sonata n.4 per cembalo e cello “obbligato”), e quindi su pagine di Ludwig van Beethoven (Sonata n.4 op.102 n.1 in do maggiore), Claude Debussy (Sonata n.1 in re minore) e Dmitrij Shostakovich (Sonata in re minore op.40). Giovanni Sollima, recentemente insignito del titolo di Accademico presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, è certamente uno degli interpreti più apprezzati della sua generazione e fin da giovanissimo ha collaborato con musicisti quali Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Jörg Demus, Martha Argerich, Riccardo Muti, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labèque, Ruggero Raimondi, Bruno Canino, DJ Scanner, Victoria Mullova, Patti Smith, Philip Glass e Yo-Yo Ma. Altrettanto blasonato il curriculum del pianista Giuseppe Andaloro, che si è esibito come solista con la London Philharmonic Orchestra, NHK Symphony Orchestra Tokyo, Singapore Symphony Orchestra, Hong Kong Philharmonic, Philharmonische Camerata Berlin, London Mozart Players, Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e ha collaborato con direttori del calibro di Vladimir Ashkenazy, Gianandrea Noseda, Andrew Parrott, e con artisti quali Sarah Chang, Giovanni Sollima, Sergej Krylov, John Malkovich.

L’11^ edizione del Salotto Cameristico di Chamber Music giungerà a conclusione lunedì 7 settembre intrecciandosi a un evento fra i più attesi sulla scena cameristica internazionale: il Concerto del Duo vincitore del 16° Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste”, dedicato al Duo per pianoforte e archi, che si svolgerà a Trieste con una prima selezione su DVD il 24 maggio e dal vivo dal 5 al 7 settembre 2015, con la seconda eliminatoria dei complessi ritenuti idonei dalla Giuria, la prova finale e il concerto conclusivo per l'assegnazione dei premi.

INFO: Associazione Chamber Music, tel. 040.3480598, www.acmtrioditrieste.it   Abbonamenti e biglietti già acquistabili presso TicketPoint – Trieste, Corso Italia 6/c – tel. 040 3498276. 

A Udine ospiti i Solisti Veneti per la fine di Echos

Due concerti per la fine di Echos. A Udine ospiti i Solisti Veneti

 

Udine -Musica, come linguaggio universale che abbatte ogni tipo di barriera, ma anche cultura, promozione del territorio e attenzione ai giovani. Questo è Echos, il festival musicale transfrontaliero che ha accompagnato le serate estive, a cavallo del confine italo-sloveno degli ultimi due anni (2013/2014), con la musica classica di 16 ensemble formati da giovani musicisti italiani e sloveni, creati per l’occasione durante campus di alta formazione.  Il Festival è una delle attività del progetto Echos–Echi transfrontalieri, finanziato nell'ambito del Programma per la cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, che vede come partner l'Associazione Progetto Musica, il Kulturni dom di Nova Gorica e il Kosovelov dom di Sežana. Tra i suoi scopi ci sono la promozione dello sviluppo territoriale transfrontaliero, il sostegno all'accesso e alla produzione di cultura e la valorizzazione dei giovani musicisti del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia. 

Nell'edizione 2013 i concerti si sono svolti in luoghi di interesse storico e artistico situati nell'area progetto compresa tra le Province di Udine, Gorizia e Trieste in Italia e le Regioni di Obalno-Kraška e Goriška in Slovenia. Nell'edizione 2014 si è poi cercato di dare un filo conduttore ai luoghi delle esibizioni scegliendo i castelli e le ville storiche come tema del percorso culturale e musicale, dove, oltre ai concerti, sono stati offerti al pubblico laboratori e workshop, visite guidate, rievocazioni storiche, danze, esposizioni di prodotti artigianali e offerte enogastronomiche di prodotti tipici locali.

Giunti quasi al termine delle attività progettuali è tempo di bilanci, assolutamente positivi. Lo testimoniano i numeri complessivi con 28 concerti organizzati tra Italia e Slovenia, 30 giovani musicisti selezionati per partecipare ai due campus di alta formazione che si sono svolti, nel 2013, in Italia a Gorizia e, nel 2014, in Slovenia a Sežana sotto la guida di Tomaž Lorenz professore di musica da camera all’Accademia di Musica di Lubiana e di Roberto Turrin, docente di pianoforte al Conservatorio Tartini di Trieste. Campus durante i quali si sono formati 16 ensemble transfrontalieri italo – sloveni. Il Festival Echos inoltre ha coinvolto nelle due edizioni anche 70 musicisti professionisti totalizzando un numero di spettatori che ha superato le 3.000 presenze, oltre a 800 persone alle iniziative collaterali (visite guidate, laboratori, workshop) organizzate a corollario delle serate musicali. Superano le 300 unità gli articoli pubblicati sulle testate quotidiane e periodiche sia tradizionali che sul web. 668 i “mi piace” sulla pagina Facebook attivata nel 2014. Spicca il fatto che il 58% dei visitatori della pagina facebook è rappresentato da donne comprese in una fascia d’età tra i 25 e i 44 anni, testimonianza che le iniziative hanno saputo coinvolgere un pubblico soprattutto giovane. Solo nel 2014, infine, sono stati oltre 7.500 (con una media nel periodo attivo del festival di 150 visite al giorno) i visitatori unici del sito internet del festival realizzato in italiano e sloveno.

Dal punto di vista musicale va segnalato che l'ultima edizione è stata contraddistinta anche da 4 Prime Esecuzioni Assolute scritte da compositori dei Conservatori di Musica “Jacopo Tomadini” di Udine, “Giuseppe Tartini” di Trieste e dell’Accademia di Musica dell’Università di Lubiana.

Ma i risultati più importanti finora ottenuti da questo progetto riguardano la formazione di tre ensemble musicali che dopo questa esperienza si sono costituiti come nuovi gruppi stabili, prevedendo di proseguire congiuntamente un'attività concertistica: Leonardo Franz (clarinetto) e Gregor Dešman (pianoforte), Alja Mandič (violoncello) e Carmen Anastasio (pianoforte), Valentina Danelon (violino) e Laura Pandolfo (arpa). 

Le azioni del progetto termineranno nei prossimi giorni con la conferenza finale che prevede lo svolgimento di due rappresentazioni musicali aperte al pubblico e gratuite con una selezione degli ensemble che hanno suonato nell’ambito del Festival nelle sue due edizioni, scelti dai professori Tomaž Lorenz e Roberto Turrin. 

Il primo appuntamento è in calendario domenica 19 aprile alle ore 20.30 al Teatro Palamostre di Udine con ospiti I Solisti Veneti - Ensemble Vivaldi, diretto da Claudio Scimone. La prima parte sarà riservata all'esibizione di tre ensemble di Echos con il Duo Simon Klavžar, Marko Jugovic (marimba, vibrafono) che proporrà musiche di Reich e Živkovic, il Duo Gregor Dešman (pianoforte) e Leonardo Franz (clarinetto) con musiche di Poulenc e infine il Duo Carmen Anastasio (pianoforte) e Alja Mandič (violoncello) con musiche di Šostakovič. Nella seconda parte, invece, le soliste Valentina Danelon (violino) e Antilena Nicolizas (pianoforte) si esibiranno, su musiche di Tartini, Mozart e de Sarasate, con i Solisti Veneti. Una formazione che ha all'attivo oltre 4.000 concerti e da sempre impegnata nella diffusione della grande musica a un pubblico sempre più vasto, soprattutto giovane. La felicità dell'incontro con il pubblico, il senso di un avvenimento che si crea, l’inconfondibilità della loro spontanea naturale concezione del concerto come privilegio bruciante e prezioso sono caratteristiche delle loro esibizioni. 

Il secondo appuntamento si svolgerà martedì 21 aprile alle ore 20 al Kulturni Dom di Nova Gorica. Il programma prevede, anche in questo caso, una prima parte con l'esibizione di una selezione di quattro ensemble transfrontalieri: il Trio Valentina Danelon (violino), Karmen Štendler (chitarra) &Neža Torkar (fisarmonica) su musiche di Gregorc e Trojan, il Trio Martina Morello (clarinetto), Kristina Seražin (sassofono) & Carolina Pérez Tedesco (pianoforte) con musiche di Poulenc, il Duo Irena Rovtar (flauto) & Silvia Podrecca (arpa) con musiche di Rota e Ibert, e infine il Godalni kvartet Accadémia, quartetto d'archi formato da Mojca Fortin (violino), Beti Bratina (violino), Gea Pantner Volfand (viola), Zoran Bičanin (violoncello), che si esibiranno con Carolina Pérez Tedesco (pianoforte) su musiche di Dvořák. Nella seconda parte sarà dato spazio al gruppo ospite, i Vruja (nome di origine dialettale che significa sorgente d'acqua). Si tratta di un gruppo musicale affermato che porterà sul palco la musica etno. Sei i suoi componenti, che proseguono la tradizione dei complessi istriani che negli ultimi decenni hanno contribuito alla riscoperta e alla diffusione del patrimonio musicale della penisola, attingendo il materiale musicale da più fonti, sulla base delle ricerche effettuate da alcuni suoi membri direttamente sul terreno, come pure consultando gli archivi e collaborando inoltre con autorevoli musicologi ed esperti di musica etnica e folclore. 

L'ingresso a entrambi i concerti è gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per il concerto del 19 aprile a Udine, è obbligatoria la prenotazione al  numero:  +39 0432 532330 o alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Info: www.echosproject.eu - Facebook/echos2014

The Prometheus Project: progetto internazionale sulla relazione “sinestetica” fra musica, luce, poesia, teosofia e tecnologia

The Prometheus Project

Trieste- Il “The Prometheus Project”, iniziativa internazionale che vuole fare da ponte tra protagonisti della scena artistica contemporanea e esplorare la relazione “sinestetica” fra musica, suono, luce, colore, poesia, teosofia e tecnologia, in occasione del centesimo anniversario dalla scomparsa del celebre compositore e pianista russo Aleksander Skrjabin arriva a Trieste.

I primi due appuntamenti pubblici del progetto saranno: martedì 14 aprile 2015 alle 18 al Caffè San Marco di Trieste la conferenza di apertura “Il raggio luminoso. Il pensiero prometeico di Aleksander Skrjabin a cent’anni dalla sua morte”, realizzata in collaborazione con “The London Collectors Club” e con il Caffè Libreria San Marco di Trieste, e mercoledì 15 aprile 2015 alle 20 al Ridotto del Teatro Lirico “G. Verdi” di Trieste il concerto per pianoforte con musiche di Skrjabin e di Franz Lizst, eseguito da Claudio Crismani e realizzato in collaborazione con la Fondazione del Teatro Lirico “G. Verdi” di Trieste e con il patrocinio del Comune di Trieste.

Il “The Prometheus Project” nasce da un'idea del Maestro pianista internazionale Claudio Crismani, con la Direzione Artistica di Edward Lucie Smith ed il Coordinamento Operativo di Fabio Fonda e vede l'adesione di numerosi artisti internazionali: Joe Machine, Charles March, Sara Shamma, Tim Maslen, Jennifer Mehra, Julio Vaquero, Renzo Bergamo, Le Solistes de Moscow e The London Philharmonic Orchestra.

Il Comitato Onorario Internazionale dell'Associazione Culturale Woland che ha reso possibile questo progetto è composto da: Maria Kodama, Edward Lucie Smith, Sanda Miller, Patricia Rizzo, Mo Amelia Teitelbaum, Andrea Harari, Suresh Sing, Sergey Reviakin, Shimon Auerbach e Dimitri Ozerkov.

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Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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