Pordenonelegge, rappresentanti del festival convocati a Roma per il convegno "Le Città del Libro"
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- Pubblicato Martedì, 07 Gennaio 2014 15:21
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Pordenone - Il Centro per il libro e la lettura, organismo del Ministero dei beni e delle attività culturale e del turismo, ha convocato per la seconda volta (la prima era stata a Torino lo scorso anno) a Roma, per giovedì 9 gennaio, i rappresentanti di Pordenonelegge a "Le Città del Libro", convegno specialistico sulla promozione della lettura.
A Roma saranno presenti, ospiti dell'organizzazione, il presidente della Fondazione Pordenonelegge Giovanni Pavan, il direttore Michela Zin e il curatore Gian Mario Villalta.
Qual è il futuro dei festival letterari in Italia? Quale il possibile livello di collaborazione tra le tante realtà che animano il panorama nazionale, nella prospettiva di un'ottimizzazione di risorse e opportunità? Quali orizzonti si possono schiudere attraverso l'adozione di una prospettiva più europea, sia dal punto di vista della sostenibilità economica che dello sviluppo culturale?
Ecco alcuni dei temi al centro del secondo appuntamento di "Le Città del Libro" che sarà aperto dal presidente dell'Associazione nazionale comuni italiani Piero Fassino. Il convegno prevede una serie di approfondimenti, tra cui la presentazione di un progetto di portale web e di un'indagine comparativa su "Le Città del Libro".
Partecipano, tra gli altri, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Massimo Bray (protagonista dell'incontro di chiusura), il Ministro per la coesione territoriale Carlo Trigilia, il presidente del Censis Giuseppe De Rita, il presidente del Centro per il libro e la lettura Gian Arturo Ferrari e il presidente della Fondazione per il libro, la musica e la lettura Rolando Picchioni.
Simbolicamente collocata all'inizio di un nuovo anno, "Le Città del Libro" è l'occasione per confrontarsi, riflettere e avanzare proposte di rilancio e sviluppo per il settore degli eventi culturali e letterari nel nostro paese.
Per la neonata Fondazione pordenonelegge.it un'occasione importante alla quale partecipare per confrontarsi, così come già fatto in occasione del primo incontro torinese, con le più qualificate realtà nazionali che operano nell'ambito della promozione del libro e della lettura.
Il caso letterario “Vivere senza slot” del collettivo di Pavia
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- Pubblicato Martedì, 31 Dicembre 2013 10:44
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Nasce a Pavia il libro “Vivere senza slot. Storie sul gioco d’azzardo, tra ossessione e resistenza”, la città che vanta il triste primato di essere la capitale italiana del gioco d'azzardo , una slot ogni 109 abitanti. Scritto dal collettivo Senza Slot di Pavia e pubblicato da Nuovadimensione.
Quattro trentenni, un po' per esperimento, un po' per attivismo, fondano il Collettivo Senza Slot e si occupano della questione usando gli strumenti e i linguaggi dei social network e delle lotte giovanili. Due di loro sono informatici e creano un sito, www.senzaslot.it, che mappa "dal basso" i bar senza macchinette mangiasoldi. In pochi mesi arrivano quasi a 2000 segnalazioni da tutta Italia e il Collettivo comincia a chiedersi quali siano gli interessi che muovono la grande macchina "mangiauomini".
“Senza Slot” diventa un fenomeno mediatico: compare sui giornali, radio, televisioni; dà vita, il 18 maggio 2013 a Pavia, a una manifestazione nazionale di protesta; contribuisce a fare rete tra chi è impegnato nella lotta contro il gioco d'azzardo, tra i tanti: Libera, la comunità di S. Benedetto al Porto di Genova, il Nuovo Cinema Palazzo a Roma. A questo punto la lobby del gioco d'azzardo legalizzato prende le contromisure: presenta un esposto che accusa il Collettivo di essere dei terroristi.
La risposta del Collettivo è questo libro, uno spazio di riflessione e di controinformazione che dà la parola a voci diverse: il giocatore d'azzardo che lotta per smettere e l'installatore che vorrebbe affrancarsi dalle concessionarie; psicologi come Mauro Croce e Claudio Dalpiaz, esperti di gioco e videogioco come Beniamino Sidoti e Paolo Pedercini di Molleindustria, e attivisti antimafia.
Il risultato è un esperimento di scrittura collettiva che combina registri e forme diverse - il racconto, l'intervista, lo scambio di email e chat, il saggio - e finisce per usare il gioco d'azzardo come pretesto per gettare uno "sguardo obliquo" sulla nostra società. E, magari, provare a cambiarla.
Questo libro attiva uno sguardo sagittale sul problema del gioco d’azzardo. Non lo inquadra da un solo punto di vista, quello dell’attivista, dello psicoterapeuta, del giurista, ma restituisce uno sguardo d’insieme, uno spettro piuttosto ampio di tutte queste specificità.
Si presenta a Gorizia il romanzo di Nidia Robba "Dalla parte del perdente - Eine Geschichte im Fluß der Erinnerungen"
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- Pubblicato Giovedì, 26 Dicembre 2013 12:53
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Gorizia - Il 29 dicembre 2013, alle ore 18.00, presso la Galleria Dora Bassi di Gorizia sarà presentato il romanzo "Dalla parte del perdente - Eine Geschichte im Fluß der Erinnerungen", di Nidia Robba, scrittrice e poetessa di Trieste.
La presentazione avrà una introduzione dell'architetto Marianna Accerboni - critico d'arte e scenografo - già partecipante con la stessa funzione alla presentazione di altri romanzi di Nidia Robba (es. "La Nebbia" e "Lo Schiaffo"). Helga Lumbar - pittrice - figlia di Nidia Robba, descriverà il contesto narrativo, ambientato tra Italia (in particolare Firenze, Trieste, Venezia, il Garda, l'Umbria) e Germania (Hildesheim - Bassa Sassonia e Monaco di Baviera), nel periodo tra la conclusione del Secondo conflitto mondiale e gli anni della ricostruzione immediatamente seguenti.
"Wirtschaftswunder - scrive nella prefazione la critica letteraria Nanni Radicini - il miracolo economico che ha caratterizzato la storia contemporanea della Germania e in genere dell'area tedesca (compresa l'Austria) inizia dai primi anni '50, avendo il suo prodromo alla fine del decennio precedente quando, subito dopo la conclusione del Secondo conflitto mondiale, il popolo tedesco dovette avviare la ricostruzione".
"Questo romanzo di Nidia Robba è ambientato nel contesto storico, sociale, culturale, tra il 1943 e i primi del dopoguerra. Attraverso i personaggi protagonisti e laterali ne descrive scenari e atteggiamenti, sottolineando, in particolare nella persona del co-protagonista - Peter -, la volontà della Germania di risorgere. Una ricostruzione nazionale nella accezione più ampia, sia delle città sia della entità statale, per la seconda volta in poco più di venti anni sottoposta agli effetti di guerre e condizioni imposte".
"Nella descrizione di quanto trovato a Hildesheim, in Bassa Sassonia, e prima in Baviera, l'autrice riporta il lettore alla drammaticità della rappresentazione, come ha saputo fare il cinema neorealista italiano, che ebbe la sua affermazione negli stessi anni in cui si svolge l'avventura della protagonista, Marlia".
Helga Lumbar ha realizzato il dipinto che compone la copertina del romanzo, come in occasione della pubblicazione di precedenti libri (romanzi e raccolte di poesie) di Nidia Robba. Alla conclusione della serata si svolgerà un brindisi per le Festività di fine anno.
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