Nuovo libro della collana 180: “Restituire la soggettività” di Pier Aldo Rovatti.
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- Pubblicato Venerdì, 20 Dicembre 2013 06:45
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Trieste - Viene presentato, oggi venerdì 20 alle ore 18.30, il nuovo libro della collana 180 – Arvhivio critico della salute mentale - “Restituire la soggettività. Lezioni sul pensiero di Franco Basaglia” di Pier Aldo Rovatti, (Edizioni alpabeta Verlag), nella nuova sede di Impact HUB Trieste - in via di Cavana 14 (di fronte Salumare).
A moderare l’incontro la giornalista scientifica Anita Eusebi, converseranno con il pubblico l'autore Pier Aldo Rovatti e Franco Rotelli, presidente della Conferenza permanente per la Salute Mentale nel mondo Franco Basaglia. Con loro Peppe Dell’Acqua, Direttore della Collana 180.
Il libro “Restituire la soggettività” raccoglie le lezioni sul pensiero di Franco Basaglia che Rovatti ha tenuto durante il corso di Filosofia teoretica nell’anno accademico 2008-2009.
La riflessione si condensa sul problema della soggettività e più specificatamente su cosa significhi e come sia possibile “restituire” la soggettività a coloro, come gli ex internati in manicomio, ai quali è stata sottratta. Il libro non ha la forma consueta del saggio, piuttosto è una narrazione critica nella quale si distende un dialogo continuo con gli studenti e con una serie di testimoni eccellenti intervenuti alle lezioni: Mario Colucci, Peppe Dell’Acqua, Giovanna Gallio, Maria Grazia Giannichedda, Franco Rotelli, Ernesto Venturini, Michele Zanetti, che portano il loro contributo di esperienze e di intelligenza. Ne risulta, con un linguaggio di grande chiarezza, una riflessione decisamente originale che colloca lo straordinario percorso che fece Basaglia nella grande storia del pensiero contemporaneo.
L’evento, realizzato in collaborazione con Impact HUB Trieste.
La scrittrice Brunella Schisa ha presentato a Pordenone il suo romanzo “La scelta di Giulia”. Videointervista
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- Pubblicato Martedì, 10 Dicembre 2013 21:16
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Pordenone - Firma una delle rubriche più note dedicate ai libri sul settimanale “Il Venerdì di Repubblica”: Brunella Schisa, giornalista e scrittrice, è stata ospite venerdì scorso, a Pordenone, del Circolo della Cultura e delle Arti presentando il suo nuovo romanzo, “La scelta di Giulia” (Mondadori) nella Sala consiliare della Provincia, venerdì 6 dicembre.
Tra i suoi precedenti romanzi, "La donna in nero" (2006) che ha ricevuto diversi premi, tra cui il Rapallo Carige , "Lo Strappo" (2008) scritto con Antonio Forcellino e tradotto in diversi Paesi e Dopo ogni abbandono (2009), la ricostruzione letteraria della vita della Contessa Lara. La scelta di Giulia è il primo romanzo in cui parla della sua città: Napoli.
Le vicende del romanzo ripercorrono la storia della grande famiglia napoletana dei Cortesi attraverso le “indagini” della giovane Emma, alla quale l’anziana prozia Carolina regala un antico anello Liberty appartenuto a Giulia, la mitica bisnonna, capostipite della famiglia e custode di molti segreti.
La storia prende spunto – come ha spiegato Brunella Schisa - dal dono prezioso per attraversare un secolo di storia e di eventi importanti come la guerra di trincea sul Piave combattuta da Sasà, amato figlio primogenito di Giulia, le vicende dell’epopea coloniale nel Corno d’Africa così come il dramma della Seconda Guerra mondiale a Napoli.
La ricerca storica svolge un ruolo predominante anche in questo romanzo come nei precedenti della Schisa, rievocando le vicende e le emozioni legate alla storia di tutti i personaggi che appartengono ai Cortesi.
Brunella Schisa ha dato vita a un affresco di intensa umanità e ad una vicenda ricca di segreti che saranno svelati con un ritmo sospeso e pieno di suspence, solo nelle ultime pagine del romanzo. La presentazione del libro è stata accompagnata dalla coinvolgente lettura di alcuni brani a cura di Viviana Piccolo.
Di seguito la videointervista curata da Paola Dalle Molle.
(Riprese video di Renato Bianchini, foto di Tiziana Melloni. Tutti i diritti riservati)
L'Associazione "Il Caseificio" di Spilimbergo incontra le Valli del Friuli Occidentale
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- Pubblicato Martedì, 10 Dicembre 2013 19:29
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Spilimbergo (Pn) - Mercoledì 11 dicembre alle 20.30 l’Associazione culturale "Il Caseificio", in collaborazione con Opel Unicar di Pordenone, presenta il libro "Guida alle Valli del Friuli Occidentale" di Lorenzo Cardin.
Sede dell'incontro è la sala Il Caseificio, in Via Richelda a Spilimbergo. L'ingresso è libero. Seguirà un brindisi.
La Guida, uscita nel 2012, è uno straordinario successo editoriale. L'idea è nata dalle esplorazioni sul territorio di Lorenzo Cardin, giornalista ed appassionato di montagna: "Ho camminato per strade, sentieri, viottoli, dentro i borghi e per le montagne, con l’idea di prendere per mano il lettore e condurlo alla scoperta o riscoperta di una parte d’Italia orientale tra le più belle in assoluto".
"Poco conosciuta e forse anche un po’ maltrattata, questa parte del Paese contiene storie di uomini e donne straordinarie. Scoprirla o riscoprirla non solo è giusto ma è anche doveroso.
Per molti di noi basta uscire di casa, fare pochi chilometri e ritrovarci dentro una natura ancora viva e colma di sorprese".
L'Associazione culturale "Il Caseificio" di Spilimbergo si trova nell'ex sede della latteria della città friuliana. Nel 2006, a 15 anni dalla chiusura dello stabilimento produttivo, la sede ha riaperto le porte e ha ricominciato a produrre: non forme di formaggio, ma libri.
"La latteria ...non raccoglie latte, bensì pagine e idee, non per fornire burro e formaggio, ma libri e immagini: ospita infatti l'associazione culturale "il Caseificio", un laboratorio dove si promuovono incontri e mostre, un nutrimento di diverso genere, indispensabile per tutti". Queste le parole della poetessa Novella Cantarutti.
L'associazione organizza numerosi eventi culturali e si propone di rendere fruibili in modo specifico i locali della latteria quale bene della comunità, per promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei beni culturali, storici, linguistici e ambientali di Spilimbergo e dell'intera regione, favorire il dialogo tra culture diverse, favorire incontri d'arte e cultura, convegni e così via.
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