18 marzo: Lezione di Buone Maniere al Castello di Spessa
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- Pubblicato Mercoledì, 09 Marzo 2016 17:07
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Dopo il grande successo degli incontri dedicati l’anno scorso al Bon Ton, il Castello di Spessa di Capriva del Friuli (Go) apre nuovamente le sue sale per una nuova serie di appuntamenti dedicati alle nozioni fondamentali del galateo, alle sue regole di base e alla sua pratica.
“Il Bon Ton nel terzo millennio: a tavola, durante gli incontri, nel ricevere, al telefono... Cose fare e cosa non fare per migliorare il nostro stile.” Questo il tema della prima lezione di Buone Maniere, che si terrà venerdì 18 marzo a partire dalle ore 18.30 nei Saloni da Ricevimento del maniero, dove fu ospite anche Giacomo Casanova, personaggio che con le buone maniere e il savoir vivre aveva certo dimestichezza.
La serata sarà divisa in vari momenti, durante i quali il maître Andrea Sbuelz prenderà per mano i partecipanti e li condurrà alla scoperta dei piccoli segreti e di alcune semplici regole del Bon Ton contemporanea. Educazione e Bon Ton, infatti non vanno riservati solo alle occasioni ufficiali o importanti, ma devono accompagnare tutti i momenti della vita di una persona. Perché l’eleganza dei modi riflette l’eleganza dello spirito. Spesso la vita frenetica del giorno d’oggi ci fa dimenticare l’ABC della cortesia e delle buone maniere. Le regole del galateo sono, invece, oggi più che mai importanti e attualissime. Conoscerle, ci aiuta a cogliere il meglio dalle occasioni della vita. Un invito a cena, una cerimonia, la presentazione di un progetto di lavoro, un appuntamento di persona o al telefono. Cosa dire? Come ci si deve comportare o vestire? Andrea Sbuelz darà ai partecipanti le nozioni base per trovare le risposte giuste al momento giusto, a seconda del contesto in cui ci si trovi.
A concludere il piacevole incontro, uno sfizioso buffet offerto dal Castello di Spessa, momento di convivialità che potrà essere terreno in cui mettere in pratica le indicazioni apprese durante la serata.
E’ consigliata la prenotazione.
Per informazioni - Castello di Spessa
Via Spessa, 1 - 34070 Capriva del Friuli (GO)
Tel/Fax: + 39 0481.808124 – www.castellodispessa.it – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il festival di musica e balli "Irlanda in festa" compie 10 anni ed è a Trieste per San Patrizio
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- Pubblicato Lunedì, 07 Marzo 2016 20:46
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - La manifestazione "Irlanda in festa" compie 10 anni ed è ormai diventata la più importante rassegna europea che celebra musica e cultura irlandese.
Per festeggiare il decennale, la manifestazione quest'anno si terrà in 7 città. Gli ingredienti saranno i soliti che hanno reso celebre questa manifestazione: tante band musicali dall'Irlanda e da tutto il mondo, eventi culturali e sportivi, prodotti e piatti tipici irlandesi e birra scura.
Trieste, vicina a James Joyce e alla cultura irlandese, in occasione di San Patrizio (17 marzo), dal 17 al 19 marzo sarà una delle città in festa.
Per l'occasione, oltre all'Irish rock e all'Irish punk, si esibiranno anche i Modena City Ramblers, Blood or whiskey, gruppi di arpa celtica fino a un immancabile tributo agli irlandesi più noti, gli U2.
Le tre giornate, che si svolgeranno in una grande tensostruttura allestita a Borgo Grotta Gigante, trasformato per l'occasione in un grande villaggio celtico, sono organizzate dall'Associazione Culturale Altramusica-Drugamuzika.
Dallo spazio per i chioschi gastronomici e la musica si passerà al tradizionale lancio del giavellotto e tiro con l'arco, stage di danza irlandese, workshop di arpe e danze irlandesi
La manifestazione prenderà il via giovedì 17 marzo, in occasione del St Patrick’s Day, alle ore 18.00 con la grande spettacolare inaugurazione aperta a tutti, l’apertura dei chioschi enogastronomici e del mercatino di prodotti tipici.
A seguire i concerti di due tra i gruppi più attesi di questa prima edizione triestina: gli irlandesi Chasin Hooley che, grazie a uno stile unico che unisce il country al pop e il folk al rock’n’roll, sono riusciti a farsi amare e apprezzare in tutto il Regno Unito e i Modena City Ramblers, uno dei gruppi italiani più amati degli ultimi venti anni, che tra vecchi cavalli di battaglia e qualche citazione delle più evidenti influenze musicali proporrà una scaletta al sapore forte e deciso di una pinta di buona scura irlandese per far ballare le migliaia di persone che prenderanno parte alla grande festa.
La serata di venerdì 18 marzo (apertura chioschi enogastronomici e mercatino ore 18:00, inizio concerti ore 20:00) partirà con lo stage gratuito della Scuola Danza Irlandese di Lubiana, tra le più rinomate in Europa, ed entrerà nel vivo con i concerti dei Drunken Lullabies, band tradizionale irlandese, dei triestini Figli di Puff e degli Irish Stew of Sindidun, gruppo serbo molto apprezzato anche per l’esecuzione di grandi successi dei Pogues e dei principali artisti folk irlandesi.
Protagoniste indiscusse di Irlanda in Festa a Trieste saranno sicuramente la gastronomia e la musica, in tutte le sue declinazioni, ma grande attenzione e molto spazio saranno dedicate anche alle attività folcloristiche e sportive della tradizione irlandese, soprattutto nella giornata di sabato 19 marzo.
Il grande villaggio celtico allestito a Borgo Grotta Gigante aprirà i battenti già alle ore 14:00 e proporrà una serie di attività dedicate a tutti: prove libere di lancio del giavellotto e stage di sgalancio nel campo storico celtico realizzato dall’Associazione Clan dei Tre Draghi di Trieste, dimostrazioni e prove libere di Tiro con l’Arco a cura dell’associazione arcieri del Carso, stage di danza irlandese per bambini e adulti in collaborazione con Gens d’Ys – Accademia Danze Irlandesi di Milano, un workshop di arpa irlandese a cura della docente e musicista Tatiana Donis e una sessione di musica celtica a cura di Guido Pecorelli Gowen.
Nell’area concerti si terranno l’esibizione dell’ensemble Girotondo d’Arpe e e dell’Accademia di Danze Irlandesi che precederanno gli attesi concerti deiThe Jesse Janes, dei triestini Wooden Legs e dei Blood or Whiskey, storica formazione di Dublino con un sound fra Dubliners e Clash, arricchito anche da sonorità ska e dub negli ultimi anni, che li ha fatti diventare i paladini del Celtik Punk. Gran finale con gli U2 Real Tribute, un omaggio alla band irlandese più famosa di tutti i tempi.
L’ingresso al villaggio celtico di Borgo Grotta Gigante sarà gratuito e sarà possibile dalle ore 18:00 nelle giornate di giovedì 17 (St Patrick’s Day) e venerdì 18 marzo e dalle ore 14:00 nella giornata conclusiva di sabato 19 marzo. Gli eventi e i concerti si terranno anche in caso di maltempo sotto alla grande tenda, che sarà riscaldata.
Io non sto zitta, incontro con le croniste minacciate per la libertà d'informazione
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- Pubblicato Lunedì, 07 Marzo 2016 11:03
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Roma - #IoNonStoZitta è l'hashtag e il nome dell'inizitiva che si è svolta il 7 marzo presso la Commissione Pari Opportunità della Fnsi. Si è affrontato il tema delle giornaliste minacciate e della libertà di stampa.
Un dibattito che arriva alla vigilia dell'8 marzo insieme alla testimonianza diretta delle colleghe vittime di questa forma di violenza, alcune sotto protezione delle forze dell’ordine, e con Rosi Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, che sui rapporti tra mafia e informazione ha condotto un’inchiesta conclusa nel luglio scorso.
Il sostegno alle giornaliste all'iniziativa è arrivato da Amnesty International, Articolo 21, Cpo Usigrai, GiULiA, Gruppo di lavoro pari opportunità, l'Ordine dei Giornalisti, Italians for Darfur, Ossigeno per l’Informazione e Rsf Italia.
Moltissime le testimonianze dirette. Arriva dalla Puglia, Marilù Mastrogiovanni, direttrice del Tacco d’Italia, a Casarano, in provincia di Lecce: più volte minacciate per le sue inchieste sulla sacra Corona Unita (racconta la storia in “La donna che morse il cane”, storie di 5 croniste minacciate 2012, e “Io non taccio”, storie di 8 cronisti minacciati 2015). Il sito del suo giornale gravemente attaccato da hacker.
Alessia Candito è una redattrice del Corriere della Calabria che si occupa del legame tra ‘ndrine e colletti bianchi. Email intimidatorie, minacce, talmente pesanti da far scattare il programma minimo di protezione per la cronista (la vigilanza notturna).
Amalia De Simone solleva il caso delle querele temerarie: dai microfoni di Radio Siani, emittente anti camorra di Ercolano ha dedicato molte inchieste agli intrecci tra clan, politica e mondo economico occupandosi spesso di rifiuti, appalti e riciclaggio.
Dalla Sicilia le minacce via web per Rosaria Brancato e Gisella Cicciò su cui la polizia sta indagando. Dal Veneto il le querele immotivate contro Roberta Polese, e il caso delle spese richieste al fallimento del giornale.
Dall'Emilia Romagna arriva la ovce di Benedetta Salsi cronista del quotidiano online Il Resto del Carlino, per un articolo scritto su un presunto terrorista islamico.
Dalla Campania sia il caso di Luciana Esposito per la denuncia del degrado del Parco Merola a Ponticelli, quartiere ad altissima densità criminale. Per ben due volte, tra novembre e dicembre, è stata picchiata dai familiari del “ras” del Parco. Per un periodo è stata costretta ad allontanarsi dalla città. Come Nadia Verile che per il racconto della reggia di di Carditello, nel comune di San Tammaro (Caserta) ha subito 3 minacce di morte (5 arrivate all'ex Ministro Bray).
Infine nel Lazio, la testimonianza di Graziella Di Mambro del quotidiano Latina Editoriale Oggi per articoli su abusi edilizi in compagnia del collega Federico Domenichelli.
Queste le testimonianze di oggi alla Camera ma sono "almeno 53 le giornaliste che nel 2015 hanno subito minacce, nelle più svariate forme, a causa del loro lavoro. È il dato che si ricava dall’Osservatorio di Ossigeno per l’Informazione. Minacce di morte, aggressioni, avvertimenti, lettere minatorie, attacchi hacker, minacce sui social network, insulti, telefonate minatorie, stalking, citazioni in giudizio per danni considerate strumentali. E c’è una realtà, che i dati non colgono, di minacce tramite web che le colleghe spesso non denunciano”. E' la FNSI ha spiegare raccogliendo quest'oggi la testimonianza diretta sia di molte croniste italiane che due esempi dall'estero. Su tutte Ceyda Karan, giornalista turca di Cumhuriyet, sotto processo a Istanbul per avere pubblicato la copertina di Charlie Hebdo, dopo il massacro di Parigi.
“Secondo un rapporto Osce, il 25% di tutte le minacce alle giornaliste e alle blogger viaggiano in rete, anche sotto forma di commenti ad articoli su temi sensibili - spiega una nota della Commissione - Quasi sempre, poi, quando nel mirino finiscono le giornaliste, le minacce sono anche di carattere sessista”.
Due progetti che fanno capo alla Fnsi: un Osservatorio di genere, e uno Sportello on line contro le discriminazioni e le molestie sul lavoro, con una mail protetta per le segnalazioni. Pronta una campagna di sensibilizzazione di sensibilizzazione, ma si leva anche la richiesta del cambio del risarcimento danni in capo al giornalista in caso di querele.
L’evento è promosso dalla Commissione Pari Opportunità della Fnsi, in collaborazione con Amnesty International, Articolo 21, Cpo Usigrai, GiULiA, Gruppo di lavoro pari opportunità Ordine dei Giornalisti, Italians for Darfur, Ossigeno per l’Informazione, Rsf.
Ai lavori, dedicati al tema cruciale della sicurezza delle giornaliste e della libertà di informazione, parteciperanno l’onorevole Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, che sui rapporti tra mafia e informazione ha condotto l’inchiesta conclusa nel luglio scorso e approvata dalla Camera dei deputati il 3 marzo 2016; alcune giornaliste vittime di minacce e intimidazioni, alcune sotto protezione delle forze dell’ordine; Ceyda Karan, giornalista turca di Cumhuriyet, sotto processo a Istanbul per avere ripubblicato la copertina di Charlie Hebdo, dopo il massacro di Parigi.
L’evento è promosso dalla Commissione Pari Opportunità della Fnsi, in collaborazione con Amnesty International, Articolo 21, Cpo Usigrai, GiULiA, Gruppo di lavoro pari opportunità Ordine dei Giornalisti, Italians for Darfur, Ossigeno per l’Informazione, Rsf.
Ai lavori, dedicati al tema cruciale della sicurezza delle giornaliste e della libertà di informazione, parteciperanno l’onorevole Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, che sui rapporti tra mafia e informazione ha condotto l’inchiesta conclusa nel luglio scorso e approvata dalla Camera dei deputati il 3 marzo 2016; alcune giornaliste vittime di minacce e intimidazioni, alcune sotto protezione delle forze dell’ordine; Ceyda Karan, giornalista turca di Cumhuriyet, sotto processo a Istanbul per avere ripubblicato la copertina di Charlie Hebdo, dopo il massacro di Parigi.
L’evento è promosso dalla Commissione Pari Opportunità della Fnsi, in collaborazione con Amnesty International, Articolo 21, Cpo Usigrai, GiULiA, Gruppo di lavoro pari opportunità Ordine dei Giornalisti, Italians for Darfur, Ossigeno per l’Informazione, Rsf.
Ai lavori, dedicati al tema cruciale della sicurezza delle giornaliste e della libertà di informazione, parteciperanno l’onorevole Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, che sui rapporti tra mafia e informazione ha condotto l’inchiesta conclusa nel luglio scorso e approvata dalla Camera dei deputati il 3 marzo 2016; alcune giornaliste vittime di minacce e intimidazioni, alcune sotto protezione delle forze dell’ordine; Ceyda Karan, giornalista turca di Cumhuriyet, sotto processo a Istanbul per avere ripubblicato la copertina di Charlie Hebdo, dopo il massacro di Parigi.
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