Alla Biblioteca Statale mostra più conferenza: vetrina di un progetto europeo
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- Pubblicato Domenica, 07 Febbraio 2016 21:45
- Scritto da serenella dorigo
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Trieste – Venerdì 12 febbraio alle ore 11, presso la sala conferenze della Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste, largo Papa Giovanni XXIII, si terrà la conferenza di presentazione del progetto “Erasmus+ K2 Strategic Partnership 2014/2016 European Blended Learning and HDR Photography”, che Acquamarina Associazione Culturale è ben lieta di ospitare dal 10 al 13 Febbraio 2016.
Si aprirà un dibattito in ambito alla ricerca/sperimentazione della tecnica fotografica digitale HDR assieme ai 20 fotografi formatori europei presenti a Trieste,
Verrà inaugurata la mostra HIGH DYNAMIC RANGE PHOTOGRAPHY che conta 60 opere realizzate da 30 fotografi europei e verrà anche presentato il catalogo delle opere. La Conferenza è pubblica ed ad entrata libera sarà tenuta in lingua inglese con traduzione simultanea.
La delegazione ospitata è composta dai rappresentanti di Alvit Education and Innovation della Repubblica Ceca, Acquamarina Associazione Culturale dell’Italia, Crystal Presentation del Regno Unito, EticEscola de Tecnologias Inovacao e Criacao del Portogallo, l’Università della Pannonia dell’Ungheria con il capofila del progetto l’Europaische Fotoakademie ArtWebDesign della Germania che si incontrano nel meeting triestino per fare il punto sulla situazione del progetto e per presentarlo alpubblico triestino.
L’invito a partecipare sia alla conferenza che a visitare la mostra è indirizzato ai fotografi professionisti e non, agli amanti della fotografia, agli studenti, agli adulti e a tutto il pubblico triestino perché l’obiettivo di questo progetto è quello di far nascere una discussione su questa recente tecnica fotografica digitale, a molti sconosciuta, da pochi nota solo per certi effetti ma non approfondita al punto di apprezzare la totale e straordinaria potenzialità, e, attraverso questo tema parlare di cultura, collaborazione internazionale, comprensione e integrazione tra istituzioni di formazione di tutta Europa.
La sperimentazione ed l’ approfondimento della tecnica fotografica HDR si è svolta, dalla fine del 2014, attraverso la formazione a distanza con seminari realizzati per mezzo del web (web seminars = webinars) tenuti, di volta in volta dagli enti partecipanti al progetto. Fotografi ed appassionati di fotografia, di sei nazionalità europee, si sono informati, formati ed hanno iniziato a praticare ed applicare l’HDR, sperimentando le più diverse attrezzature e metodi di post-produzione al fine di capirne l’utilizzo creativo e professionale.
Le 60 fotografie esposte sono state realizzate da professionisti, appassionati di fotografia, studenti e persone colpite da disabilità in un percorso suddiviso per nazionalità, dove non mancano spunticreativi, visioni e interpretazioni ricche di cultura, storia e natura. Degna di nota è la partecipazione dell’Ente portoghese che ha realizzato, a Lisbona, un progetto con un gruppo di giovani disabili, grazie a questa iniziativa Carina Rocha, Diogo Sousa Martins, Hugo Lopez, João Cruz, João Pedro Farinha e Victor Gouveia hanno avuto un approccio particolarmente espressivo alla street photograpy. I fotografi tedeschi capitanati da Matthias Gessler e Ruth Schmelzer, promotori del progetto europeo, con Eckhard Dahms, Helge Lehsten, Katrin Weber, Lilly Rausch, MaRy Stamm, Peter Wiederstein, Sebastian Elsäßer e Steffen Klingenfuß hanno spaziato tra paesaggi ed architetture, cogliendo ed enfatizzando colori e situazioni dalla Germania alla Tailandia. Due fotografe donne a rappresentanza del team della Repubblica Ceca hanno applicato l’HDR al ritratto femminile, Irma Kanova, ed a suggestivi paesaggi degli Stati Uniti, Dagmar Pokorná. I portabandiera del team ungherese con i fotografi: Gabor Kohlrusz, che si è concentrato sul paesaggio ungherese, raffigurato anche nei dettagli, e Szalai Viktor e Szalainé Szeili Katalin, hanno proposto fotografie di viaggio dalla Spagna al Belgio, dai Paesi Bassi alla Francia. Il fotografo inglese Richard Jack ha realizzato, invece, un significativo reportage a Birmingham, nella storica fabbrica di bare Newman Brothers’, dismessa, ed oggi divenuta museo nazionale . L’Italia è rappresentata da sette fotografi: Alberto Bastia, Annamaria Castellan, Silvia Cherubin, Marina Cobal, Giuseppe Galati Garitta, Massimiliano Muner, Luigi Tolotti e Paolo Toniati con immagini panoramiche, di architettura, di macro fotografia, ritratto e fotografia notturna a colori e bianco e nero realizzate a Trieste, nei comuni limitrofi, in Slovenia ed a Cortina d’Ampezzo.
Nell’ambito di questo lavoro internazionale Acquamarina ha avviato due progetti nazionali. Il primo progetto di sperimentazione fotografica, è stato realizzato a Trieste. I fotografi: Alberto Bastia, Marina Cobal, Annamaria Castellan, Giuseppe Galati Garitta, Massimiliano Muner, LuigiTolotti e Paolo Toniati hanno effettuato una ricerca approfondita sulla tecnica e sulla tecnologia dell’ HDRP in fase di ripresa e di post-produzione testando macchine fotografiche, obiettivi esoftware diversi. I fotografi si sono cimentati nella fotografia panoramica, d’architettura, notturna, di ritratto, macro e sotterranea con ottimi risultati, affinando e personalizzando sia l’HDRP sia la propria tecnica, soprattutto apprezzando le nuove e interessanti possibilità offerte all’esperto fotografo da questo nuovo metodo . Il secondo progetto ha coinvolto un gruppo di studentessemeritevoli del Liceo artistico PoloValboite di Cortina d’Ampezzo: Silvia Cherubin, Silvia Da Rin, Arianna Salmaggi e Margherita Smaniotto, le quali hanno realizzato il prototipo del calendario d’arte 2016 “Greetings fromCortina”.
Il progetto ha dato loro l’opportunità di avvicinarsi alla fotografia digitale professionale, hanno seguito i webinars, imparando cosa vuol dire formazione a distanza, hanno realizzato gli scatti fotografici sotto la guida di Annamaria Castellan, fotografa, e Giuliana Corbatto, architetto. Alle studentesse è stato fornito il software dedicato alla fotografia HDR, Photomatix, ed il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Silla Ghedina di Cortina d’Ampezzo.
A completamento della rassegna sette teche illustreranno le caratteristiche e le attività degli enti che hanno partecipato al progetto. La mostra sarà aperta al pubblico, fino al 26 febbraio, tutti i giorni dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 18.30 il venerdì e sabato dalle 10 alle 13.30. Chiuso la domenica e le giornate festive.
Info: www.vir2cope.eu -FB: Vir2cope
“Immaginario oltre la crisi” alla Sala Veruda a Trieste
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- Pubblicato Domenica, 07 Febbraio 2016 12:11
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste – È stata inaugurata venerdì 5 febbraio alle 18.30 presso la Sala Veruda a Palazzo Costanzi, dalla Casa dell’Arte di Trieste la mostra “Immaginario oltre la crisi #2 merenda = cose da meritarsi”. Il cibo ai tempi della crisi, un evento espositivo e di dibattito, organizzato con il supporto de La Collina soc. coop.” Ventidue artisti e tredici associazioni ad esprimere e sostenere un possibile immaginario oltre la crisi con la crescente attenzione a ciò che mangiamo.
La mostra “Immaginario oltre la crisi intende analizzare con esempi dal mondo dell’arte contemporanea nazionale e internazionale, come in un periodo di crisi si debba porre l’attenzione sulla fragilità dei ruoli, sui meccanismi che determinano processi di identificazione in modelli alternativi, emersi nell'attuale contesto traumatico, e radicali riletture del tessuto sociale ed economico.
In un momento di depressione sociale e recessione economica, le ricerche dell’arte contemporanea rappresentano infatti un tangibile caso di studio in grado di riposizionare al centro della vita l’individuo.
Negli ultimi anni l'evoluzione dell'alimentazione ha portato infatti nuovi stili e nuovi gusti sulle nostre tavole, ma anche nuovi comportamenti e nuovi approcci al cibo. Ma noi in che direzione ci stiamo orientando? E quali coordinate stiamo seguendo? Decrescita, orti urbani, prodotti a km0, OGM, veganesimo, crudismo, introdurre insetti nell'alimentazione, curarsi con il cibo, food design, evoluzione del gusto, rifiuti, riciclo, spreco; ecco tutti i temi trattati che intendono aprire un dibattito in occasione anche dei previsti tre incontri di approfondimento per analizzare con gli esperti del settore mode, tendenze, filosofie, nuove pratiche e ricerche avanzate su cibi e alimenti necessari alla nostra nutrizione e sostentamento.
Nello spirito della Casa dell’Arte si intende dunque parlare dell’oggi con l’arte di oggi, avvicinando il pubblico a opere capaci di suggerire e raccontare come sia possibile superare la crisi, non solo svelando i viziosi meccanismi che ci hanno dominati fino a ieri, ma immaginando nuovi orizzonti al di fuori delle dinamiche del mercato e della routine, e ipotizzando un rinnovato interesse per la persona nelle sue infinite declinazioni. In particolare si analizzerà la figura del prosumer, figura ibrida scaturita dal web e che fonde i termini inglesi di “producer” e “consumer”, ma anche “professional” e “amateur”, riflettendo dunque su come attraverso i nuovi media e le reti sociali si creino delle nuove identità. In questi ultimi anni infatti il produttore e il consumatore non sono più figure distinte, ma ognuno di noi può rivestire più ruoli e avere più identità.
Alcuni esempi concreti che stanno alimentando questo fenomeno possono essere gli orti urbani e i pannelli solari; le persone infatti, dopo aver provveduto al proprio fabbisogno, possono pensare di vendere l'eccedenza, o essere contemporaneamente compratori e venditori sul web, utilizzando popolarissimi siti di acquisti online come Amazon, o di vendita come eBay. Una nuova generazione di utenti del mare magnum di internet capaci dunque di travalicare con disinvoltura i classici ruoli attivi e passivi, alternando diversi profili che vanno dal professionista al semplice amatore, dal produttore al consumatore di beni e servizi. Un'occasione unica per mettere a confronto le esperienze di artisti italiani e di altri paesi europei, dando una panoramica sulla diversa percezione della crisi in Italia e in Europa, e sulle diverse strategie per superarla o conviverci.
In mostra saranno presenti le ricerche visive degli artisti Nina Alexopoulou, Guido Cecere, Margherita Chinchio, Fabrizio Giraldi, Cristina Lombardo, Adriano Perini, Isabella Pers, Renzo Possenelli, Fabio Rinaldi, Barbara Romani, Barbara Stefani e Paola Vattovani, i video di Marcela Cernadas e Fabiola Faidiga, la documentazione delle performance dello studio CTRLZAK, Emanuela Marassi e Tiziana Pers, ma anche i video di comunicazione sociale realizzati nel carcere di Trieste e Tolmezzo nell'ambito del progetto Città Viola dell'agenzia sociale Duemilauno, gli orti urbani del collettivo Spiazzi Verdi a Venezia, e una restituzione dell'evento sugli insetti da mangiare organizzato dal Master in Complex Actions della SISSA e da Impact Hub Trieste.
La mostra è visitabile fino al 28 febbraio con i seguenti orari tutti i giorni 10-13 e 17-20, ogni sabato alle 18 un evento talk, ogni domenica alle 18 una visita guidata.
Consegnati i premi Nonino 2016. Alla cerimonia il regista Olmi annuncia un film sul card. Martini
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- Pubblicato Domenica, 31 Gennaio 2016 10:50
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Si è svolta il 30 gennaio a Ronchi di Percoto la cerimonia di conferimento dei Premi Nonino 2016. Il Premio Internazionale Nonino è andato allo scrittore e poeta svedese Lars Gustafsson; il Premio Nonino al progetto triestino "Nati per Leggere"; il premio sezione "Un maestro del nostro tempo" al sociologo Alain Touraine; il "Risit d'Aur Barbatella d'Oro" ai preparatori d'uva Simonit&Sirch.
Gustafsson, dottorato in filosofia teoretica e tanti anni vissuti negli Stati Uniti come docente, è considerato il "Borges svedese" ed ha pubblicato in Italia dieci libri.
Nati per Leggere è un programma di promozione della lettura in età precoce promosso da pediatri e bibliotecari gestito da una onlus che ha sede nel Centro per la salute del bambino di Trieste.
Touraine è considerato uno dei massimi esponenti della sociologia contemporanea.
Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, friulani, hanno messo a punto un proprio metodo di potatura ramificata.
La Giuria del Premio, presieduta da V.S. Naipaul, premio Nobel per la Letteratura 2001, era composta da Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Antonio R. Damasio, Fabiola Gianotti, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Edgar Morin ed Ermanno Olmi.
Hanno introdotto la premiazione il canto “Libiam nei Lieti Calici” ed i bambini non udenti del complesso Manos Blancas, che traducono il suono in movimenti delle mani.
“Questo premio - ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani - è un ponte ideale che collega una regione piccola come la nostra con nazioni di peso. Tutto ciò significa la forza di un’azienda come la Nonino capace di affrontare sfide oltreconfine sempre più impegnative in tempi difficili”.
E a margine della premiazione, il regista Ermanno Olmi ha annunciato il suo prossimo impegno: ''Sto montando un docu-film sulla figura del cardinale di Milano Carlo Maria Martini, che è stato una delle persone più avanzate della storia. Anzi lui è sempre stato al passo con la storia, siamo noi che siamo rimasti indietro’'.
''Il cardinal Martini - ha proseguito Olmi parlando del grande arcivescovo del capoluogo lombardo - è stato un uomo illuminato e illuminante. Farò un film di montaggio, ma ci sarà anche materiale girato apposta''.
Il regista, apparso in forma e rinvigorito dopo un periodo di ricovero in ospedale, ha realizzato anche il videoclip dedicato alla Terra, ''Il pianeta che ci ospita'', proiettato all'inizio della cerimonia dei premi. La clip si conclude con l'immagine potente di un'anziana contadina che raccoglie un bimbo nato sotto un cavolo.
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