Giubileo: le porte sante aperte nelle diocesi della regione, con una nota storica
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- Pubblicato Martedì, 12 Gennaio 2016 18:04
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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FVG - Porta Santa, indulgenza e pellegrinaggio sono gli elementi tipici di ogni Giubileo e quindi anche dell'Anno della Misericordia 2016. Per la prima volta nella storia dei Giubilei, papa Francesco ha inaugurato questo tempo speciale in una periferia: a Bangui, nella Repubblica Centrafricana. La toccante cerimonia si è svolta il 29 novembre 2015.
Con questo segno il papa ha inteso "manifestare la vicinanza orante di tutta la Chiesa a questa nazione così afflitta e tormentata ed esortare tutti i centroafricani ad essere sempre più testimoni di misericordia e di riconciliazione".
L'8 dicembre è stata la volta di San Pietro a Roma. A seguire, in ogni diocesi sono state aperte le porte delle diverse Chiese cattedrali. In Friuli Venezia Giulia le celebrazioni si sono tenute nel duomo di Udine e nella cattedrale di Trieste il 13 dicembre; domenica 20 dicembre la Porta della Misericordia, nella diocesi di Udine, è stata aperta: a Castelmonte; nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie a Udine; nel Santuario del Monte Lussari; in quello della Madonna Missionaria a Tricesimo; di Sant’Antonio a Gemona.
Come scrive Papa Francesco, "ogni Chiesa particolare sarà direttamente coinvolta quale segno visibile della comunione di tutta la Chiesa".
La diocesi di Concordia-Pordenone costituisce un caso a sé, insistendo nelle province di Pordenone e Venezia.
Con una nota che ad alcuni esperti di storia ecclesiale locale è apparsa stonata: l'ex presidente della pro loco di Concordia, Giuseppe Bellotto, ha osservato che aprire la porta Santa prima a San Marco a Pordenone (il 13 dicembre) e solo successivamente nella Cattedrale di Santo Stefano a Concordia (il 26 dicembre) è una svista di carattere storico, in quanto la sede vescovile dell'antica Iulia Concordia è anteriore a quella pordenonese.
Per la Chiesa cattolica, Concordia conserva la storica dignità di sede di Cattedrale, benché la residenza del vescovo della diocesi di Concordia-Pordenone sia a Pordenone.
A Concordia, ricorda Bellotto, è situato, nella tricora di mattoni a fianco della Cattedrale, il sacello dei primi martiri concordiesi. Dal 304 d.C., le reliquie sono conservate a Concordia, che detiene quindi un primato rispetto al capoluogo del Friuli Occidentale.
Le altre porte sante della diocesi concordiese sono state aperte il 30 dicembre (Abbazia di Sesto al Reghena), il 1° gennaio (Santuario diocesano Madonna del Monte), il 10 gennaio (Santuario Madonna di Rosa di San Vito al Tagliamento)
Domenica prossima 17 gennaio è la volta del Santuario della Madonna di Fatima a Portogruaro.
(Nella foto: la basilica di San Pietro a Roma la notte di Natale 2015).