San Valentino al Castello di Spessa di Capriva del Friuli
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- Pubblicato Martedì, 19 Gennaio 2016 12:27
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In tavola, raffinati piatti ispirati a Casanova; nei calici il vino dell’amore, il Casanova color rubino; a fare da cornice, il fascino dei saloni storici, fra marmi e stucchi, cristalli e tendaggi in seta: questi gli ingredienti della raffinata cena al lume di candela che il Castello di Spessa di Capriva del Friuli, fra i dolci declivi del Collio Goriziano, dedicherà agli innamorati il 14 febbraio, sera di San Valentino. Giacomo Casanova - il più affascinante seduttore di tutti i tempi - vi soggiornò nel 1773 e ne amò i vini, definendoli “di qualità eccellente”: a lui è intitolato il Pinot Nero, vino appunto dell’amore, proveniente dai vigneti che circondano il castello, che invecchia nella penombra delle scenografiche cantine medievali scavate sotto l’edificio.
Il menu sarà un omaggio a Casanova, con piatti ispirati alle passioni dell’avventuriero veneziano e ai cibi che più amava e che descrisse con dovizia di particolari nelle sue Memorie: a crearli sarà lo Chef Tonino Venica. Alle signore sarà offerta una galanteria di Casanova e una coppia particolarmente fortunata riceverà in omaggio un pernottamento al Castello, oggi elegante Resort di campagna, proprio nella Suite Casanova. Chi desidererà potrà fermarsi a pernottare in Castello o nella vicina Tavernetta al Castello ricavata da antichi rustici della tenuta.
Gli innamorati potranno anche riservare, tutta per loro, una delle due Sale della dichiarazione d’amore, dove potranno cenare tête à tête e trascorrere romantici momenti lontano da occhi indiscreti, con un cameriere a disposizione che li servirà di cibi e vini. E, a corollario della cena, potranno passeggiare al chiar di luna nel parco secolare del castello, seguendo il fil rouge della suggestiva passeggiata letteraria fra alberi secolari, bersò, balconate ornate di statue: 10 tappe scandite da tabelle in ferro battuto dove sono incise frasi di Casanova sull’amore, le donne, l’amicizia, la vita.
Chi vuole trascorrere il fine settimana al Resort, può scegliere di pernottare nelle suite del Castello oppure nelle eleganti camere country chic della Tavernetta al Castello, ricavata dalla ristrutturazione di antichi rustici della tenuta.
Per informazioni - Castello di Spessa Tel/Fax: + 39 0481.808124 – www.castellodispessa.it
7 febbraio: Il Carnevale? Si festeggia con Casanova al Castello di Spessa di Capriva del Friuli (Go)
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- Pubblicato Venerdì, 15 Gennaio 2016 15:45
- Scritto da studio agora
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Amava i piaceri della vita, le feste, la convivialità, l’arguzia delle conversazioni: sarà lui, Giacomo Casanova, il più noto seduttore di tutti i tempi, ad ispirare il Carnevale al Castello di Spessa di Capriva del Friuli, dove fu ospite nel 1773 e di cui apprezzò grandemente i vini. Domenica 7 febbraio sarà una giornata di festa tutta dedicata a Casanova, per trascorrere il Carnevale in modo inconsueto, fra piaceri della tavola e dell’intelletto. Intitolata “In festa con Casanova”, è stata ideata dall’Accademia Filarmonica Giacomo Casanova e dall’ Associazione Amici di Giacomo Casanova, che hanno scelto il castello friulano come location perfetta per ambientare un evento che echeggiasse le festose atmosfere settecentesche tanto amate dall’affascinante avventuriero.
L’appuntamento è in tarda mattinata, alle 11.30, quando ai partecipanti sarà dato un Benvenuto in Castello con un thè alla maniera del Settecento, servito in pregiate tazze di porcellana. Seguirà la commedia musicale in costume settecentesco "Un Carnevale con Casanova", piacevole e snella “operetta da camera” ambientata a Venezia durante l’ultimo giorno di Carnevale: un cast di grandi professionisti e una regia frizzante regaleranno agli spettatori momenti gioiosi e divertenti. Alle 13.30 Pranzo Settecentesco a buffet nei saloni nobili del Castello, accompagnati dalla lettura di brani delle “Storia della mia vita” di Casanova. Sulle tavole fastosamente addobbate con alzate, trofei di frutta e fiori, cristalli, argenterie, candelabri, ecco che sarà imbandito il Menu Giacometto, ispirato a cibi amati dal Casanova e da lui descritti nelle sue Memorie. “Mi piacquero i piatti raffinati, il pasticcio di maccheroni, fatto da un buon cuoco napoletano... il merluzzo di Terranuova ben mantecato, la selvaggina sfrollata a puntino e i bei formaggi burrosi” scrisse Casanova. E così in tavola compariranno, fra l’altro, la polenta calda ad accompagnare la porchetta in bellavista con riduzione di Casanova Pinot nero, l'Erborinato da spalmare, baccalà mantecato,formaggi burrosi, il pasticcio di maccheroni, e tante altre golosità.
Per chi volesse approfittare del Carnevale per trascorrere due piacevoli giornate in Castello, ed esplorare il Collio Goriziano, fra passeggiate fra le vigne, scoperta di antichi borghi, visita a piccoli produttori di nicchia, è stato messo a punto un pacchetto particolare con pernottamento in Castello e visita alle sue cantine storiche (140€ a persona in doppia, compreso l’evento di domenica).
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UN CARNEVALE CON CASANOVA
Commedia musicale di Anna Hurkmans (libretto) e Raffaele Paglione(musica)
Compagnia “Inmusical”
Regia di Marco Simeoli
Direzione artistica Luigi Pistore
Questa pièce in un atto potrebbe essere definita un’ “operetta da camera”, in cui la musica costituisce un elemento fondamentale. Si svolge nella Venezia settecentesca durante l’ultimo giorno di Carnevale. Casanova assiste all’arrivo di una coppia inglese in viaggio di nozze: lui è un anziano e ricco nobiluomo, lei una bellissima fanciulla. Casanova, invaghitosi della bella sposa, riesce ad introdursi con uno stratagemma nella loro dimora. Rende innocuo il marito grazie ad un sonnifero nel vino, ma il suo piano viene disturbato da una sua focosa ex-amante, decisa a riconquistare l’amato. Per uscire dall’imbarazzo, Casanova invita tutti ad un ballo in maschera, che scatenerà una girandola di inganni, qui pro quo, false lettere e schermaglie amorose. Le coppie stabilite si ricomporranno diversamente e la festa finirà con un grande inno all’amore.
Un cast di grandi professionisti e una regia frizzante regaleranno agli spettatori momenti gioiosi.
Al pianoforte Raffaele Paglione
Attori/cantanti: Luca Notari - Gaia Bellunato - Monica Salvi - Simone Douani - Nico Di Crescenzo - Agnese Buscema.
Costumi di Anna Hurkmans
Per informazioni - Castello di Spessa
Tel/Fax: + 39 0481.808124 – www.castellodispessa.it – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Premio Nonino 2016, annunciati i vincitori. Il 30 gennaio la cerimonia di consegna
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- Pubblicato Mercoledì, 13 Gennaio 2016 14:59
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - La Giuria del Premio Nonino, presieduta da V.S. Naipaul, premio Nobel per la Letteratura 2001, e composta da Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Antonio R. Damasio, Fabiola Gianotti, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Edgar Morin ed Ermanno Olmi, ha assegnato i Premi Nonino Quarantunesimo Anno.
Il Premio Internazionale Nonino è andato allo scrittore e poeta svedese Lars Gustafsson; il Premio Nonino al progetto triestino "Nati per Leggere"; il premio sezione "Un maestro del nostro tempo" al sociologo Alain Touraine; il "Risit d'Aur Barbatella d'Oro" ai preparatori d'uva Simonit&Sirch.
La consegna dei premi avverrà presso le Distillerie Nonino a Ronchi di Percoto, sabato 30 Gennaio alle ore 11.00, presenti tra gli altri Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Antonio R. Damasio, Claudio Magris, Norman Manea, Edgar Morin, V.S. Naipaul, Ermanno Olmi.
Gustafsson, dottorato in filosofia teoretica e tanti anni vissuti negli Stati Uniti come docente, è considerato il "Borges svedese" ed ha pubblicato in Italia dieci libri.
Nati per Leggere è un programma di promozione della lettura in età precoce promosso da pediatri e bibliotecari gestito da una onlus che ha sede nel Centro per la salute del bambino di Trieste.
Touraine è considerato uno dei massimi esponenti della sociologia contemporanea.
Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, friulani, hanno messo a punto un proprio metodo di potatura ramificata.
Queste le motivazioni:
Premio Nonino Risit d’Aur - Barbatella d’Oro 2016 a Simonit&Sirch Preparatori D’Uva.
"Il loro operare è magistrale ed è un grande esempio per le nuove generazioni: riscoprire l’antica tradizione della potatura manuale della vite, rispettando gli equilibri naturali, ricercando la qualità assoluta, sfidando il futuro senza dimenticare la parte migliore del passato. In questo modo hanno preservato e innovato la potatura della vite, un’eccellenza che si era perduta. Un’intuizione straordinaria che li ha portati ad essere i referenti dei più prestigiosi vignaioli del mondo".
Consegna il premio Ulderico Bernardi
Premio Internazionale Nonino 2016 a Lars Gustafsson
"Il suo narrare (anche in versi) è unico, sempre ironico con se stesso, immerso fra la fantasia e l’erudizione che diventano improvvisamente un gioco profondo nel tempo che scandisce il nostro trascorrere. Una scrittura che trova il vero nella natura, dove vita e morte si affratellano e i colori diventano uno come le sensazioni, perdendosi nell’assoluto".
Consegna il premio Claudio Magris
Premio Nonino 2016 a NATI PER LEGGERE
"Arricchire la mente di un bambino raccontando storie è una tradizione che si sta perdendo nel mondo moderno con la sua comunicazione elettronica istantanea. Dobbiamo far proseguire quella tradizione e caratterizzare la vita dei giovani con la sapiente narrativa del passato".
Consegna il premio Antonio R. Damasio
Premio Nonino 2016 a "un Maestro del nostro tempo"
ad Alain Touraine
"Nel suo pensare ha coniato uno dei termini più usati ed abusati dei nostri tempi: "società post-industriale". La sua analisi sociologica, lucida e attenta, spazia dalla politica all’etica individuale sino all’azione sociale, mantenendo sempre il suo cardine sui dinamismi sociali e sulla loro coesione. L’individuo, privato di un antico mondo sacro, diviene soggetto umano che, capace di trasformarsi, nel suo agire diventa creatore e arbitro del suo destino".
Consegna il premio Edgar Morin
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