Con “Marchettaising” in scena corti teatrali di Corrado Premuda.
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- Pubblicato Giovedì, 05 Dicembre 2013 21:55
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Trieste - Il Circolo D-Sotto di Trieste presenta “Marchettaising” l'anteprima di un progetto teatrale sugli imprevisti e le apparenze, domani alle venerdì 6 dicembre, ore 21.30 al Circolo D-Sotto, Trieste, via Bernini 2. Corti teatrali di Corrado Premuda con Valentino Pagliei e Francesco Facca.
“Prof, a cosa ci serve storia dell’arte?” A niente, si può rispondere serenamente adesso che la materia è stata inspiegabilmente eliminata dai programmi di molte scuole superiori italiane. Le cose cambiano, la scala dei valori sembra essersi del tutto rovesciata, la società prende direzioni a volte incomprensibili e noi che cosa insegniamo ai giovani? Che per riuscire nella vita l’importante è sapersi vendere?
Cinque brevi testi che gettano uno sguardo inusuale e stralunato sulla realtà e ne raccontano piccole e grandi verità e ipocrisie con un linguaggio a volte fantastico, a volte candido, a volte cinico. Un modo di osservare alcuni temi contemporanei, lavoro, scuola, sentimenti, potere, sesso come in una pausa del gioco della vita. Un’evoluzione di personaggi che crescono e cambiano in un processo di ricreazione che si compie a vari livelli: psicologico, sociale, sessuale, emotivo. Prototipi umani che si trasformano, tentano di rivestire un ruolo diverso, perdono la propria identità, diventano oggetti, assistono a bizzarre metamorfosi fisiche, confondono le regole, diventano cartoni animati. Cinque corti teatrali sugli imprevisti e sulle apparenze.
“Marchettaising” comprende: “Dialogo della ricreazione”, “Intercapedine”, “Marchettaising”, “Il terzo braccio” e “Peluche”.
Ingresso riservato ai soci ARCI: chi ha la tessera ARCI 2013 entra gratis, chi non ce l'ha può fare quella sera la tessera ARCI 2013 al costo di 4 euro o la tessera ARCI 2014 -valida per tutto il prossimo anno - al costo di 10 euro
“Potere Transitorio” diventa tavola rotonda al Magazzino delle Idee
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- Pubblicato Giovedì, 05 Dicembre 2013 13:56
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Trieste - All’interno del progetto “Potere transitorio”, sostenuto dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Trieste con l’adesione delle artiste Lucia Flego, Graziella Menozzi, Annalisa Pisoni, Banafsheh Rahmani, questa sera, giovedì 5 dicembre alle ore 18.00 al Magazzino delle Idee, ci sarà una tavola rotonda alla quale parteciperanno: Elisabetta Bacci, curatrice dell’iniziativa, Mirta Čok, presidente CPO della Provincia di Trieste, Marcela Serli, attrice, regista, drammaturga, Rossella Strani, conduttrice laboratori autostima.
Il tema dell’incontro sarà quello degli equilibri di ruolo e di potere nella relazione tra persone nell’ambito dei rapporti personali o sociali, sul luogo di lavoro o all’interno dell’intimità domestica.
Ad Elisabetta Bacci, curatrice della mostra, abbiamo chiesto:
Il titolo del Vostro progetto "Potere Transitorio" offre spunti di riflessione su un tema caldo ai giorni nostri la 'violenza di genere', ci vuoi spiegare quale sia l'intento del progetto e cosa vuole mettere in evidenza?
Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad una serie di manifestazioni culturali e non, che hanno avuto lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne, con questa mostra ho cercato di dare uno sguardo più ampio sulla violenza che generata dal più forte, ricade sul più debole. I più deboli non sono solamente le donne, ma anche le minoranze di genere, i gay, le lesbiche e i transgender. Noto una inversione di tendenza, come in Russia ad esempio, per ciò che riguarda il rispetto dei diritti umani. Non si riesce, in qualche modo, a diventare totalmente immuni al germe della discriminazione anche aggressiva, sembra debellato ma ritorna, credo sia necessario fare attenzione oltre che a quello che succede attorno a noi, anche a quello che succede dentro di noi. Nella mia visione, l’arte non è preposta a dare risposte che competono ad altre sfere di competenza, può però esporre e mettere in evidenza realtà dolorose mediate artisticamente, la soluzione al problema si cerca dopo aver preso coscienza della sua esistenza.
Immagino che le opere esposte siano affini nei contenuti, oltre che nella sensibilità, perché hai scelto proprio queste donne artiste?
Il fatto che siano quattro autrici come Lucia Flego, Annalisa Pisoni, Graziella Menozzi, Banafsheh Rahmani è casuale, il mio criterio di scelta è basato sulla qualità e i contenuti della loro produzione. Sarebbe stato bello avere in mostra degli autori che trattano questo tema anche da un’angolatura e una sensibilità diverse, mi piace la pluralità espressiva. La provenienza di queste artiste è eterogenea e anche la loro produzione artistica lo è, quindi l’approccio diversificato a questa tematica ci offre delle possibilità sensibili e percettive più ampie. L’arte in fondo è una produzione culturale, e come tale, riesce a presentare tutto quello che c’è dentro e attorno a noi, sofferenza compresa.
La serata è stata organizzata con il coordinamento dell’Associazione Juliet. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti a sedere. Per ulteriori info 335 264611.
Pordenone, al Verdi happy hour con i prodotti del territorio
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- Pubblicato Martedì, 03 Dicembre 2013 16:53
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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