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Dom11242024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

"Cappotto" dell'Udinese al Siroki Brijeg in Europa League nonostante il caldo torrido di Trieste

Trieste - Oltre 5000 i tifosi giunti dal Friuli allo stadio Nereo Rocco di Trieste l'8 agosto, sfidando temperature giunte ai 38°. Ma sono stati ricompensati dal "cappotto" affibbiato dall'Udinese al Siroki Brijeg, affondato con quattro reti.

I bianconeri volano così al quarto turno preliminare di Europa League. Il passaggio del turno non è mai stato in discussione. Neppure alla vigilia dell'incontro. Troppo netto il divario tecnico che separa lo Siroki dall'Udinese per far anche solo ipotizzare che i bosniaci fossero davvero in grado di ribaltare il pesante 1 a 3 dell'andata.

La partita aveva comunque un valore importante per i bianconeri di Francesco Guidolin che, al di là delle fasi retoriche, si aspettava di vedere una prova di maturità dai suoi giocatori.

E nei primi minuti è stato accontentato. Specie nella fase offensiva. L'intesa tra Muriel e Di Natale, in attacco, funziona. Lo dimostra il gol con cui l'Udinese ha chiuso in vantaggio il primo tempo. La firma è quella del capitano, che da posizione centrale in area infila Bilobrk. La costruzione della manovra è tutta del colombiano; azione sulla sinistra e assist al centro per Totò gol.

Da segnalare anche una traversa colpita sempre dal capitano bianconero su punizione al 39'. Clamorose nel finale di tempo anche un paio di occasioni capitate sui piedi di Naldo e Allan, che praticamente solo davanti alla porta spedisce alto un attimo prima che l'arbitro fischi la fine parziale delle ostilità.

Qualcosa da limare c'è ancora nel reparto arretrato. Serve migliorare l'intesa tra Kelava e la sua difesa. Ma è presto, c'è tempo per lavorare.

Come era già successo all'andata, nella ripresa, causa una condizione fisica non al top e il caldo asfissiante di Trieste, i ritmi e l'intensità del gioco sono calati, consentendo ai giocatori dello Siroki di fare capolino meno timidamente oltre la propria metà campo.

Le squadre si allungano e l'Udinese trova ancora la via del gol. Lo fa al 37' con un grandissimo gol di Lazzari, appena entrato in campo. Vede il portiere fuori dai pali e lo sorprende con un pallonetto lunghissimo, dalla metà campo. Basta fa tris al 41' ribattendo in rete una respinta di Bilobrk su tiro di Domizzi.

E in pieno recupero Vydra cala il poker, servito da un assist di Maicosuel, un secondo prima il triplice fischio finale.

Al via gli Internazionali di tennis del Friuli Venezia Giulia, ricordando Edi Raffin

Al via gli Internazionali di tennis del Friuli Venezia Giulia, ricordando Edi Raffin

Cordenons (Pn) - È partito il conto alla rovescia per l’inizio della decima edizione dell’Atp Challenger “Friuladria Crédit Agricole Tennis Cup” Internazionali del Friuli Venezia Giulia, evento organizzato dallo staff di Eurosporting grazie al supporto di Regione, Provincia, Comune e sponsor privati.

La macchina organizzativa viaggia a pieno regime, manca ancora qualche dettaglio e gli ultimi allestimenti, per essere pronti venerdì 9, quando ci saranno i primi arrivi dei giocatori che disputeranno le qualificazioni nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 agosto. A partire da Lunedi 12 gli incontri del tabellone principale.

Un Challenger tutto al giovanile che sarebbe davvero piaciuto al suo ideatore Edi Aldo Raffin: Stefano Napolitano, Filippo Baldi (già campione italiano Under 14 all’ eurosporting nel 2009), il neo vincitore di Wimbledon Boys Gianluigi Quinzi (nella foto) e la promessa spagnola Pablo Carreno Busta, vincitore di numerosi tornei ITF giovanili e qualificato al Roland Garros 2013 (perderà al primo turno con re Federer).

L’Eurosporting è pronto ad offrire uno spettacolo all’altezza degli anni precedenti anche se non sarà un’ edizione come le altre.

Tutti ci metteranno più impegno, più dedizione e più amore in modo da colmare, almeno in parte, il vuoto lasciato dall’anima di questo evento, il presidente Raffin, a cui sarà dedicato tutto il torneo ed intitolato il campo centrale il giorno della finale.

Edi Raffin era stato stroncato da un infarto lo scorso 24 aprile, all'età di 61 anni.

Campionati di parapendio a Meduno: perde il controllo della vela e precipita, un albero lo salva

Campionati di parapendio a Meduno: perde il controllo della vela e precipita, un albero lo salva

Meduno - Incidente a lieto fine per un parapendista che stava partecipando al campionato italiano di specialità, in corso di svolgimento a Meduno (Pordenone).

Attorno alle 16.30 del 6 agosto l'atleta, Angelo Dell'Aira, 50 anni, del Club Ali del Cimone, originario di Caltanissetta ma residente a Budrio (Bologna), ha perso il controllo della propria vela in corrispondenza della vecchia cava sul monte Jouf, a Maniago (Pordenone).

La caduta è stata fortunatamente attutita da una grossa pianta, che lo ha imprigionato per alcuni minuti. Lanciato l'allarme con il telefonino, l'uomo nel frattempo è riuscito a liberarsi e a scendere dall'albero.

Si trovava, però, in una zona impervia e pericolosa, con numerose forre e salti di roccia. Per farlo scendere a valle sono stati fatti intervenire i tecnici del Soccorso Alpino locale, che nel giro di un'ora lo hanno raggiunto e accompagnato in zona sicura.

Sul posto anche un equipaggio dei Carabinieri e il personale del 118 che ha visitato lo sportivo, il quale ha rimediato soltanto leggere contusioni ed era piuttosto disidratato per la lunga permanenza in un'area scoperta, con clima torrido e temperatura elevata.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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