Catturato l'evaso dal carcere di Pordenone. Nella fuga ha rubato l'auto ad una donna e l'ha violentata
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- Pubblicato Mercoledì, 15 Ottobre 2014 17:00
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Pordenone - L'uomo evaso dal carcere di Pordenone mercoledì 15 è stato catturato nella mattinata del 16 ottobre da un agente della Polizia stradale a Selvazzano (Pd).
Swilah Tawfik, 28 anni, tunisino, dopo aver aggredito un agente di Polizia penitenziaria, era fuggito dal carcere di Pordenone dove stava scontando una condanna per una lunga serie di reati, tra cui violenza sessuale.
L'uomo durante la fuga avrebbe aggredito una donna uscita da una palestra di Cordenons, rubandole l'auto e trascinandola con sè.
La vittima sarebbe stata violentata e si trova ora ricoverata all'ospedale di Mirano.
L'uomo aveva colpito un agente mentre stava pulendo la portineria della Casa Circondariale e aveva preso la fuga.
In quel momento, nella stanza c'erano soltanto il detenuto e l'agente addetto all'apertura delle porte che è stato colpito alla nuca dal tunisino, forse inferto con un oggetto contundente, facendogli perdere lucidità per qualche secondo.
Il detenuto aveva probabilmente studiato il piano di evasione nei dettagli, perché tra i vari pulsanti che aprono le porte automatiche di numerose sezioni, lo straniero ha individuato i due che potevano permettere di raggiungere l'esterno: si tratta dell'automatismo che spalanca il pesante portone di ingresso della Casa Circondariale e di quello che dà l'impulso di apertura all'inferriata esterna, verso il centro storico di Pordenone.
Nonostante l'allarme sia scattato pochi secondi dopo, del fuggitivo non c'era più traccia, ma sono al vaglio le telecamere di videosorveglianza all'interno della struttura carceraria e anche di quelle comunali.
Il detenuto era in attesa di giudizio per una lunga serie di reati tra cui violenza sessuale: per questo motivo era ospite della speciale sezione della Casa Circondariale destinata a sex offender e collaboratori di giustizia, unica nel suo genere nel Nordest.
Province: Tar accoglie ricorso Ciriani, niente elezioni a Pordenone
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- Pubblicato Mercoledì, 15 Ottobre 2014 16:00
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Pordenone - Il Tar del Friuli Venezia Giulia ha accolto il ricorso del presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani, contro il decreto della Regione che ha autorizzato i comizi elettorali per il rinnovo dell'amministrazione provinciale e la sua trasformazione in ente di secondo grado.
Lo hanno riferito fonti della Provincia. Il Tar ha anche rimesso gli atti alla Corte Costituzionale: fino al suo pronunciamento, non potranno quindi tenersi le elezioni che erano già state convocate per il 26 ottobre.
"E' un segnale importante alla Regione, cui abbiamo chiesto inutilmente un incontro e il rispetto della regola del buon senso, applicata ora dal Tar": è il primo commento alla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale Fvg, da parte del presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Cirani, dopo la sospensiva delle elezioni già previste per il 26 ottobre e l'invio degli atti alla Corte Costituzionale.
"Questa riforma è un enorme pasticcio, lede i diritti del cittadino e ora si dimostra anche inefficace di fronte agli organi della giustizia amministrativa - ha proseguito Ciriani - Panontin si è fatto bocciare due volte al Cal e ora anche dal Tar: credo che per lui e per la Serraccchiani si imponga una seria riflessione prima di continuare a raccogliere batoste senza ascoltare le istanze dei territori".
"La data fissata per le elezioni provinciali di Pordenone, fissata al 26 ottobre, è troppo prossima perché il giudice delle leggi possa pronunciarsi in tempo utile, così che la questione proposta potrebbe divenire irrilevante e la sentenza inutiliter data".
E' quanto si legge nella sentenza del Tar relativamente al ricorso presentato dalla Provincia di Pordenone contro la Regione. Il Collegio ha quindi ritenuto, "sussistendone i presupposti di danno grave e irreparabile e di fumus, di conciliare il controllo accentrato della Corte costituzionale con le esigenze cautelari" e per questo ha deciso di sospendere "interinalmente il decreto n.12/G/2014" di indizione delle elezioni provinciali "nella sola parte in cui fissa la data delle elezioni e della convocazione dei comizi elettorali per il 26 ottobre 2014".
Il Tar si è quindi riservato di "esaminare nella sua interezza l'istanza cautelare alla luce della decisione della Corte costituzionale, dopo la quale detta elezione potrà nuovamente essere indetta con il sistema che sarà ritenuto costituzionalmente legittimo".
Pordenone: escluso da appalto, imprenditore 59enne si suicida
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- Pubblicato Domenica, 12 Ottobre 2014 09:29
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Pordenone - Escluso dall'appalto del Comune di Pordenone per la gestione del Caffè Letterario, che conduceva da 12 anni, un imprenditore si è ucciso.
Si tratta di Giovanni Scrizzi, 59 anni, di Pordenone, trovato morto oggi pomeriggio a Cordenons, sul greto del fiume Meduna. Aveva dimenticato di inserire, in un'apposita busta, la fotocopia della carta d'identità.
Il cadavere dell'uomo giaceva all'interno della propria auto: i congiunti avevano lanciato l'allarme giovedì 9 pomeriggio e da allora anche le forze dell'ordine avevano iniziato le ricerche.
Secondo quanto avrebbe riferito agli amici prima di sparire nel nulla, l'uomo non riusciva a darsi pace per la motivazione che aveva portato il Comune ad escluderlo dalla gara: aveva dimenticato di inserire, in un'apposita busta, la fotocopia della carta d'identità.
A quel punto gli uffici municipali, non essendo stati rispettati i termini del bando, non hanno potuto che estrometterlo dalla graduatoria, senza nemmeno poter prendere in considerazione l'offerta economica e culturale presentata da Scrizzi.
Il Caffè Letterario, di proprietà del Comune, è da anni un punto di riferimento per l'attività culturale di Pordenone
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