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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Province: Tar accoglie ricorso Ciriani, niente elezioni a Pordenone

Pordenone - Il Tar del Friuli Venezia Giulia ha accolto il ricorso del presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani, contro il decreto della Regione che ha autorizzato i comizi elettorali per il rinnovo dell'amministrazione provinciale e la sua trasformazione in ente di secondo grado.

Lo hanno riferito fonti della Provincia. Il Tar ha anche rimesso gli atti alla Corte Costituzionale: fino al suo pronunciamento, non potranno quindi tenersi le elezioni che erano già state convocate per il 26 ottobre.

 "E' un segnale importante alla Regione, cui abbiamo chiesto inutilmente un incontro e il rispetto della regola del buon senso, applicata ora dal Tar": è il primo commento alla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale Fvg, da parte del presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Cirani, dopo la sospensiva delle elezioni già previste per il 26 ottobre e l'invio degli atti alla Corte Costituzionale.

"Questa riforma è un enorme pasticcio, lede i diritti del cittadino e ora si dimostra anche inefficace di fronte agli organi della giustizia amministrativa - ha proseguito Ciriani - Panontin si è fatto bocciare due volte al Cal e ora anche dal Tar: credo che per lui e per la Serraccchiani si imponga una seria riflessione prima di continuare a raccogliere batoste senza ascoltare le istanze dei territori".

"La data fissata per le elezioni provinciali di Pordenone, fissata al 26 ottobre, è troppo prossima perché il giudice delle leggi possa pronunciarsi in tempo utile, così che la questione proposta potrebbe divenire irrilevante e la sentenza inutiliter data".

E' quanto si legge nella sentenza del Tar relativamente al ricorso presentato dalla Provincia di Pordenone contro la Regione. Il Collegio ha quindi ritenuto, "sussistendone i presupposti di danno grave e irreparabile e di fumus, di conciliare il controllo accentrato della Corte costituzionale con le esigenze cautelari" e per questo ha deciso di sospendere "interinalmente il decreto n.12/G/2014" di indizione delle elezioni provinciali "nella sola parte in cui fissa la data delle elezioni e della convocazione dei comizi elettorali per il 26 ottobre 2014".

Il Tar si è quindi riservato di "esaminare nella sua interezza l'istanza cautelare alla luce della decisione della Corte costituzionale, dopo la quale detta elezione potrà nuovamente essere indetta con il sistema che sarà ritenuto costituzionalmente legittimo".

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