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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Il friulano Pittacolo bronzo alle Paralimpiadi nel ciclismo

Il friulano Pittacolo bronzo alle Paralimpiadi nel ciclismo

UDINE - Michele Pittacolo ha conquistato la medaglia di bronzo nella prova su strada di categoria C4 sulla distanza di 80 km, alle Paralimpiadi di Londra. Il friulano ha concluso con il terzo tempo (1:55.51) dietro all'ucraino Yegor Dementyev, oro con 1:55.38, e il cinese Xinyang Liu, argento con 1:55.48. Per l'Italia si tratta della diciottesima medaglia in questa edizione dei Giochi. 

"Il mio obiettivo, a questi Giochi, era di andare a medaglia - ha commentato Pittacolo a fine gara - ci sono riuscito, anche se non è la medaglia più pesante. Alla vigilia dell'appuntamento paralimpico ho pensato che se non avessi vinto nulla mi sarei ritirato - ha concluso l'azzurro - ma con questa medaglia al collo mi sento determinato a continuare".

Paralimpiadi: la sacilese Pamela Pezzutto vince l'argento nel tennistavolo. Pistorius secondo nei 200

Paralimpiadi: la sacilese Pamela Pezzutto vince l'argento nel tennistavolo

Londra - Proseguono le Paralimpiadi, con uno straordinario successo di pubblico. Sono in particolare i giovanissimi a seguire le gare e ad appassionarsi, segno che le nuove generazioni sono attente e sensibili al tema della disabilità.

Ieri, domenica 2 settembre quinta medaglia per l'Italia: a portarla a casa Pamela Pezzutto nel tennistavolo. La friulana, di Sacile (Pn), impegnata nella gara individuale femminile di classe 1-2, si è dovuta arrendere, in finale, di fronte alla cinese Jing Liu, che si è imposta per 3 a 0.

Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha espresso "compiacimento e orgoglio di tutta la Regione" per il successo conquistato a Londra dall'atleta, "frutto di passione e determinazione".
 
Intanto Oscar Pistorius è argento nei 200m T44. L'atleta sudafricano che si allena a Gemona non ce l'ha fatta a confermarsi campione paralimpico. A batterlo è stato il brasiliano Alan Fonteles, che ha corso in 21"45, contro il 21"52 di Pistorius.

Prima della finale, Oscar Pistorius aveva osservato che le protesi speciali del brasiliano, che ne hanno alzato la statura di 5 cm., lo avvantaggiano. Secondo il velocista sudafricano, le regole dovrebbero essere aggiornate.

Si aprono le Paralimpiadi a Londra. Tra i tedofori la giovanissima schermitrice di Mogliano Bebe Vio

Si aprono le Paralimpiadi a Londra. Tra i tedofori la giovanissima schermitrice di Mogliano Bebe Vio

Londra - Grande entusiasmo per i Giochi paralimpici che, sulla scia delle Olimpiadi estive, riscuotono un lusinghiero successo: 2,3 milioni i biglietti venduti. Tra gli atleti più attesi c'è sicuramente il sudafricano Oscar Pistorius, giunto a Londra da Gemona del Friuli. Il velocista, dopo aver gareggiato alle Olimpiadi, cercherà di difendere i titoli nei 100, 200 e 400 metri vinti alle Paralimpiadi di Pechino quattro anni fa.

L'Olympic Stadium di Londra ha riacceso le sue luci nella serata del 29 agosto per l'apertura dei XIV Giochi Paralimpici, che si preannunciano come i più seguiti di sempre con 4.200 atleti provenienti da 166 Paesi.

La cerimonia di inaugurazione, alla presenza della Regina Elisabetta, è stata seguita da 80mila spettatori ed è stata aperta dal fisico e matematico Stephen Hawking, quasi completamente paralizzato. Le Paralimpiadi vedranno 11 giorni di gare e si concluderanno il 9 settembre.

A rappresentare l'Italia, in qualità di portabandiera, c'era l'arciere bellunese Oscar De Pellegrin che ha sfilato lungo l'anello dell'Olympic Stadium sventolando il tricolore in rappresentanza dei 98 atleti azzurri che compongono la delegazione italiana.

Tra i tedofori che hanno portato la fiamma olimpica in occasione dell’apertura delle Paralimpiadi c'era anche Beatrice “Bebe” Vio, la schermitrice di Mogliano Veneto che ha perso braccia e parte delle gambe per una gravissima ed improvvisa malattia e che indossa, al posto delle gambe, le “lame” rese famose da Oscar Pistorius.

Nel 2008, all'età di 11 anni, Beatrice fu colpita da una meningite fulminante che non le lasciò scampo e che, come racconta il padre, "causò una terri­bile crisi settica che nel giro di poche ore, sotto i nostri occhi impotenti, deva­stò il suo corpo con delle emorragie in­terne".

Beatrice era già un'atleta affermata e non si è lasciata abbattere. I suoi insegnanti le hanno permesso di rimanere al passo con le lezioni e, con delle protesi speciali, è riuscita a tornare in pedana ed a qualificarsi per Londra.

I genitori e gli amici di Bebe hanno creato una Fondazione per aiutare chi come lei si trova in questa situazione: “Art4sport”, che si pone lo scopo di "reperire fondi da destinare alla progettazione e realizzazione di protesi sportive per bambini e a collaborare con organizza­zioni come il Cip (Comitato Italiano Paralimpico), per coinvolgere e motivare i bambini ed i lo­ro genitori a credere nello sport e nei suoi innumerevoli benefici".

Lo stesso Oscar Pi­storius è uno dei "testimonial" della Fondazione.

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