Riaperto dopo lo stop estivo decretato dall'Enac l'aeroporto Amedeo Duca D'Aosta di Gorizia
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- Pubblicato Martedì, 18 Novembre 2014 21:34
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Gorizia - L'assessore regionale alle Infrastrutture del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro ha presieduto martedì 18 novembre, alle 15.30, alla cerimonia di riapertura dell'Aeroporto Amedeo Duca D'Aosta di Gorizia.
"La riapertura dell'Aeroporto segni l'avvio di un nuovo corso per questa infrastruttura che da oggi può diventare sede e volano di attività economiche importanti per il settore e per le comunità locali, con il supporto di progettualità condivise con i comuni che la ospitano" ha detto Santoro.
Lo scalo, chiuso ad agosto, è stato riaperto alla presenza di Roberta Carli, direttore della direzione aeroportuale Nord Est dell'Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), e dei sindaci di Gorizia, Ettore Romoli e Savogna, Alenka Florenin.
Gli interventi eseguiti nelle ultime settimane hanno consentito di ristabilire i livelli di sicurezza richiesti per l'utilizzo dello scalo.
Dallo scorso mese di agosto, quando l'Aeroporto era stato chiuso per problematiche legate alla sicurezza, la Regione ha collaborato con la direzione aeroportuale dell'ENAC Nord Est affinché si giungesse alla riapertura nel minor tempo possibile.
Appena a gennaio 2014 infatti l'aeroporto era tornato in vita - dopo tre anni di chiusura - grazie al ripristino dell'hangar Gleiwitz. Quindi, la doccia fredda della decisione ENAC quest'estate e, finalmente, la riapertura.
Lo scalo isontino è gestito dalla sociatà Aeroporto Amedeo Duca d'Aosta di Gorizia SpA, i cui soci sono i Comuni di Gorizia e Savogna d'Isonzo, la Provincia di Gorizia, l'Aeroporto del FVG e Friulia spa. Alcune piccole quote sono detenute dalle Camere di Commercio di Gorizia e di Trieste.
Nell'area - ricordiamo - si sta insediando l'azienda slovena Pipistrel, che produce aerei ultraleggeri di ultima generazione e conta di realizzare qui i velivoli già dal 2015.
La storia dell'aeroporto risale addirittura al 1909, quando i fratelli Edi e Pepi Rusjan condussero un ardimentoso esperimento.
Come racconta nel suo sito il Gruppo di ricerca storica isontino, i fratelli Rusjan "montarono una “trapola de carta” (come loro stessi avevano ironicamente ribattezzato il prototipo volante dell’EDA, partorito nell’officina del padre mastro bottaio e ubicata in via della Cappella a Gorizia".
"Dopo aver assemblato i vari pezzi, messo in tensione i tiranti e montato il motore semi-radiale Anzani da 25 HP acquistato in Francia, il 25 novembre arrivò finalmente il momento della verità: sarebbe riuscito l’Icaro goriziano fai-da-te ad avere ragione della legge gravitazionale con il suo biplano?"
"Anche se il motore era lo stesso usato da Blériot per attraversare la Manica e i dodici metri per otto di carta impregnata e stecche di legno si presentavano come una costruzione ben riuscita, l’EDA 1 quel giorno non compì che un balzo di sessanta metri ad un’altezza costante di due".
In seguito l'area divenne sede di un aeroporto militare austroungarico. Dopo la Grande Guerra l'area passò all'Italia e, dopo essere stata bonificata dai residuati bellici, rimase in disarmo fino al 1925, quando tornò ad essere utilizzato dall'aviazione militare.
La storia dell’aeroporto è associata alla figura del Duca Amedeo di Savoia-Aosta, uno dei protagonisti assoluti dell'aviazione da guerra italiana tra gli anni ’30 e ’40.
Negli anni del secondo dopoguerra, fino al 1961 era attivo un volo giornaliero tra l’aeroporto di Gorizia e Roma con tappa intermedia a Venezia-Lido.
Per saperne di più sulla storia dell'aeroporto:
http://www.isonzo-gruppodiricercastorica.it/doku.php/aviazione_e_aviatori_a_gorizia_1909_-_1962
Foto da http://www.pipistrel.si/
Nottata di maltempo nel Friuli e nell'Isontino. Grandine a Gorizia. Prima neve in Carnia
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- Pubblicato Mercoledì, 22 Ottobre 2014 12:16
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Gorizia - Decine di interventi nella notte per i Vigili del Fuoco di Gorizia, a causa delle forti precipitazioni che hanno interessato l’Isontino nelle scorse ore. I fenomeni hanno assunto localmente carattere di nubifragio; vi sono state anche delle grandinate.
Nella tarda serata del 21 ottobre si sono verificati rovesci molto intensi con grandine nell’area di Gorizia. L’accumulo di pioggia ha già superato i 50 millimetri, in poco più di un’ora. Allagamenti in città e fuori Gorizia. A tratti grandine anche di grossa dimensione, fino a 3-4 centimetri di diametro.
A Cormons (Go), in località San Quirino, i pompieri sono intervenuti per rimuovere un grosso albero caduto sul sedime stradale della strada statale 356, che collega la località collinare a Cividale (Ud).
L’arteria è rimasta praticabile soltanto in parte per diverse ore. Analogo intervento a Romans d’Isonzo (Go), mentre a Gorizia non si segnalano danni particolari.
Una squadra del Comando provinciale isontino dei Vigili del Fuoco è stata inviata nella notte a Udine per rinforzare l’attività dei pompieri friulani.
Sui monti della Carnia è caduta la prima neve, in particolare a Sauris e nel Tarvisiano (nella foto, il fermo immagine alle 12 della webcam di Promotur sul Lussari).
Il tempo è tornato bello nella mattinata del 22 ottobre con temperature più basse e borino sulla costa.
Incidente automobilistico a Cormons: quattro persone ferite di cui una in gravi condizioni
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- Pubblicato Lunedì, 13 Ottobre 2014 16:57
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Gorizia - Un grave incidente stradale è avvenuto poco dopo le 10 di lunedì 13 ottobre sulla strada regionale 305, in località Angoris, a Cormons (Go). Quattro persone sono rimaste ferite, una è in gravi condizioni.
Per motivi ancora al vaglio della Polizia stradale, due automobili si sono scontrate, nell'impatto uno degli occupanti è rimasto ferito gravemente ed è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Cattinara a Trieste.
Il tratto interessato dall'incidente è rimasto per quasi due ore percorribile soltanto a senso unico alternato. Sul posto, oltre all'elisoccorso, i Vigili del Fuoco e gli agenti della Stradale per i rilievi.
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