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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Duplice omicidio di Pordenone: atteso interrogatorio per l’unico indagato Giosuè Ruotolo

Duplice omicidio di Pordenone: atteso interrogatorio per l’unico indagato Giosuè Ruotolo

Pordenone - È atteso per domani martedì 6 ottobre l’interrogatorio di Giosuè Ruotolo, iscritto sul registro degli indagati a piede libero per il duplice omicidio dei fidanzati Trifone Ragone e Teresa Costanza, avvenuto a Pordenone il 17 marzo scorso.

Sono due i principali elementi attorno a cui ruota l’inchiesta: la pistola rinvenuta nel laghetto e l’accertata presenza dell’auto dell’indagato, una Audi A3, lungo la via che costeggia il parco di San Valentino. Sarebbero stati proprio i movimenti dell’Audi a spingere gli investigatori a perlustrare il laghetto. Un’intuizione che si è rivelata esatta.

Giosuè Ruotolo dovrà spiegare, in particolare, la presenza dell’auto e, se era lui alla guida della sua macchina la sera del 17 marzo, il tempo - piuttosto lungo - impiegato per percorrere la strada stessa, lunga poche centinaia di metri.

Negli ambienti investigativi si parla di un “buco” di sette minuti da quando l’auto è stata inquadrata dall’ultima telecamera nei pressi di un istituto scolastico a quando viene intercettata poco distante da via Colombo, dove abitava il militare campano. Perchè impiegare sette minuti per un percorso che, normalmente, si compie in un minuto o anche meno?

La Procura sarebbe intenzionata a sapere da Ruotolo chi era alla guida del mezzo, visto che l’ex coinquilino di Trifone ha sempre sostenuto di trovarsi in casa impegnato al computer.

Gli investigatori, invece, sarebbero propensi a ritenere che nell’auto ci fosse proprio Ruotolo, da solo. Sono stati sentiti anche vari testimoni, per capire se qualcuno ha notato la presenza dell’indagato nei pressi dell’auto o nel posteggio.

Intanto procedono le analisi del Reparto indagini scientifiche volte ad individuare eventuali tracce di sangue o polvere da sparo sui vestiti di Ruotolo e sull’automobile.

Al vaglio degli investigatori anche la provenienza della pistola, un modello ormai d’epoca, da collezionisti, che risale agli anni antecedenti la II Guerra mondiale.

 

 

Duplice omicidio di Pordenone: martedì l’interrogatorio di Giosuè Ruotolo. Sequestrato PC

Duplice omicidio di Pordenone: martedì l’interrogatorio di Giosuè Ruotolo. Sequestrato computer

Pordenone - Gli investigatori hanno sequestrato mercoledì 30 settembre un altro computer nell’appartamento dove l’indagato per l’omicidio della coppia di Pordenone, Giosuè Ruotolo, viveva con altri due commilitoni.

Essendo una dimora condivisa, i Carabinieri hanno notificato il provvedimento di sequestro anche agli altri due inquilini, iscritti nel registro degli indagati “per atto dovuto”.

La loro posizione, tuttavia, è stata stralciata in quanto i due sono considerati estranei alla vicenda e per loro il pm ha già presentato al gip richiesta di archiviazione.

Intanto, è in programma per martedì prossimo l’interrogatorio di Giosuè Ruotolo.

Lo si è appreso dai legali del militare. L’indiscrezione è stata confermata dalla Procura della Repubblica di Pordenone.

Sarà la prima volta che il commilitone ed ex coinquilino di Trifone Ragone risponderà agli investigatori in veste di indagato: le tre volte precedenti era sempre stato ascoltato semplicemente come persona informata sui fatti.

Per martedì, c’è la convinzione che siano già disponibili anche i primi riscontri degli esami eseguiti dai Ris di Parma sulla presenza di eventuali tracce sulla pistola che ha fatto fuoco, rinvenuta nel laghetto del parco di San Valentino e già individuata come l’arma del delitto.

I RIS perlustrano la casa di Giosuè Ruotolo, indagato per il duplice omicidio di Pordenone

I RIS perlustrano casa di Giosuè Ruotolo, indagato per il duplice omicidio di Pordenone

Pordenone - Si sono conclusi nel tardo pomeriggio di lunedì 28 settembre gli accertamenti dei Ris di Parma nell'abitazione pordenonese di Giosuè Ruotolo, il militare di 26 anni indagato per il duplice omicidio dei fidanzati di Pordenone.

In casa e nell'auto - sequestrata stamani e portata in caserma - è stata fatta la prova del tampone per accertare la presenza di tracce biologiche di persone diverse rispetto al proprietario.

Lunedì è stata anche sentita, a lungo, come persona informata sui fatti, la fidanzata di Ruotolo, alla quale sono state chieste precisazioni e riferimenti specifici di quei giorni e degli ultimi sei mesi.

Al momento, non sarebbero emerse contraddizioni né particolari che possano far pensare a un coinvolgimento della donna nell'inchiesta. In serata, si è anche diffusa la voce che la persona indagata potrebbe tornare a Pordenone martedì per sottoporsi volontariamente ad un interrogatorio di fronte agli inquirenti con l'obiettivo di chiarire qualsiasi dubbio possa essersi ingenerato nel corso delle precedenti audizioni, quando era ancora persona informata sui fatti.

Intanto parla il suo legale, avv. Roberto Rigoni Stern: ”Il mio assistito saprà certamente dimostrare la propria estraneità ai fatti che gli vengono contestati”.

"La nostra disponibilità è piena - ha aggiunto - e per questo chiederemo un interrogatorio urgente nel quale chiarire qualsiasi dubbio. Anche per questo motivo, Giosuè rientrerà a Pordenone già nelle prossime ore”.

Da parte sua il militare indagato, domenica, ai microfoni di Canale 5, ha ribadito la sua innocenza: “Sono tranquillo e aspetto con serenità l’esito delle indagini” ha detto.




 














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