Star bene
L'asparago bianco re della cucina primaverile
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- Categoria: Cucina e vino
- Pubblicato Mercoledì, 25 Aprile 2012 10:53
- Scritto da Tiziana Melloni
In Friuli Venezia Giulia sono previsti vari appuntamenti gastronomici che permettono di degustare ed apprezzare questa preziosa specialità: la 26a Festa degli Asparagi a Fossalon di Grado (Go), da sabato 21 aprile a martedì 1 maggio; "Asparagorgo" a Latisana (UD), da martedì 25 aprile a domenica 6 maggio; la 76a Festa degli Asparagi a Tavagnacco (Ud) da venerdì 4 a domenica 20 maggio; la Festa degli Asparagi a Cusano di Zoppola (Pn) da giovedì 10 a domenica 20 maggio.
L'Asparago Bianco del Friuli Venezia Giulia è uno dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione, per la cui produzione e tutela è stata costituita, nel 2003, l'Associazione per la valorizzazione dell’Asparago Bianco del Friuli Venezia Giulia. Soci ne sono i produttori delle aziende agricole che si trovano in tutte le zone vocate alla produzione dell’asparago nelle tre province di Gorizia, Pordenone e Udine.
L’asparago ha particolari caratteristiche nutrizionali. Si definisce “Asparagus officinalis” proprio perché possiede proprietà medicamentose e terapeutiche.
Ricco di acido folico, vitamine, sali minerali e fibra, è un ottimo diuretico con azione depurativa.
Proprio in virtù di tali qualità, gli asparagicoltori, attraverso l’Associazione, hanno avviato le procedure per ottenere dalla Comunità Europea la tutela del prodotto e la marchiatura col bollino blu.
Nel frattempo è stata attuata una procedura di autoregolamentazione seguita dai produttori che, auspicando un concreto e sostanziale supporto da parte degli organismi competenti, hanno già depositato presso la Camera di Commercio il logo che dà riconoscibilità all’Asparago Friulano.
La ricetta regionale: asparagi al Montasio e San Daniele
Per 4 persone occorrono 16 asparagi, 16 fette di crudo San Daniele, 100 g di formaggio Montasio e 80 g di burro
Lessare gli asparagi, scolarli ed asciugarli. Avvolgerli uno per uno nelle fette di prosciutto San Daniele. Disporli su un piatto di portata, quindi versare sopra il burro fuso ed il Montasio tagliato a scagliette.
Ai fornelli con Ippolito Nievo
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- Pubblicato Martedì, 17 Aprile 2012 16:33
- Scritto da Tiziana Melloni
Si chiama “Le confessioni in cucina” ed è un libro pieno di ricette antiche e tradizionali, che attingono alle descrizioni ed esperienze di gusto del celebre scrittore Ippolito Nievo. Suggestioni e vissuti semplici ma veri, contenuti nell’altrettanto celebre romanzo “Le confessioni di un italiano”, steso in giovane età da Nievo quando soggiornò nel grande castello che domina il centro del paese di Colloredo.
Non si tratta di un volume dedicato unicamente a chi di cucina se ne intende o a chi ama mangiar bene e “di casa”. Anzi: si propone, armoniosamente, come un vero e proprio viaggio, tra la narrazione di Nievo e la storia del comune. Un piccolo universo che lo scrittore visse respirando l’aria, i profumi, il gusto delle cucine povere ma gustose e sane della collinare, durante le sue lunghe passeggiate a piedi puntellate da chiacchiere e colloqui famigliari e informali coi cittadini non solo di Colloredo ma anche dei paesi vicini.
Del resto l’anima di un popolo, il suo essere e sentire, passa oggi come ieri, non solo attraverso la lingua e la storia ma anche, e in tutto il mondo, attraverso la degustazione e la conoscenza di cosa si coltiva, si cucina e si mette in tavola per gli ospiti o per stare tutti in famiglia nel momento del ristoro.
Un’iniziativa, quella della pubblicazione de “Le confessioni in cucina”, che apre la porta a un progetto di promozione turistica integrata nel comune di Colloredo. L'idea è quella di partire da un personaggio conosciuto in tutto il mondo per far conoscere trattorie e ristoranti della verde zona collinare di Colloredo di Monte Albano, in serata e tema ma non solo, magari accompagnate de letture e brindisi.
Ecco allora che, attingendo ai protagonisti de “Le confessioni di un italiano”, il libro propone la “brovada dello Spaccafumo”, i “bocconi di Monsignore” o la “polenta di Marianna”. Ricette uniche, autentiche, tutte locali, di un tempo, e con poche e azzeccate rivisitazioni, che il Comune adesso propone, come menù neviano, agli 8 ristoranti e trattorie attivi di Colloredo.
Il libro è a cura di Dario Bigattin. Conta 130 pagine, a colori, con tante illustrazioni. È di facile e divertente lettura. Le ricette, alcune in friulano altre in veneto, senza traduzione, mantengono intatta la loro originalità linguistica e sono caratterizzate da una straordinaria musicalità.
Il volume è stato pubblicato dal Circolo culturale Gino Bozza Onlus di Cordovado (Pn) ed è patrocinato dai Comuni di Portogruaro (Ve), Gruaro (Ve), Sesto al Reghena (Pn), e sostenuto dalla “Venchiaredo Spa” di Sesto al Reghena (Pn), leader nella produzione dello stracchino e azienda innamorata dei luoghi nievani.
Il libro si presenta a Colloredo di Monte Albano (Ud), in Castello, venerdì 20 aprile, alle 18.30.
Anche a Trieste il negozio del molino Moras
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- Pubblicato Martedì, 17 Aprile 2012 09:33
- Scritto da Tiziana Melloni
Buone notizie per i triestini che preparano pane e dolci in casa: nel punto vendita "Unsaccomoras" di Trieste, in via Felice Venezian 13, è ora possibile acquistare le farine dell’Azienda Molino Moras, di Trivignano Udinese. I prodotti provengono in gran parte da coltivazioni cerealicole locali, con una scelta che esalta le specialità regionali, in particolare la polenta, di cui sono disponibili quattro tipologie. Ampio spazio anche all'integrale ed al biologico.
Ecco gli orari: da martedì a venerdì, 9 - 13.30 e 15.30 - 18.45. Sabato non stop 9 - 17.
Un segnale molto importante, come ha sottolineato il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, pochi istanti prima del taglio del nastro, proprio perché avviene in un periodo in cui sono molte di più le serrande che chiudono, rispetto a quelle che si aprono.
Un augurio e un caloroso benvenuto dunque quello che il primo cittadino, assieme all’assessore alle Attività Commerciali Pellaschiar, ha riservato ai membri della famiglia Moras sottolineando il valore della storia di un’azienda che, con questa nuova iniziativa imprenditoriale, “battezza” la sua sesta generazione.
Il Molino Moras nasceva infatti nel 1905 a Trivignano Udinese, su iniziativa del capostipite Geremia Moras. Dal principio ad oggi sono sei le generazioni che si sono avvicendate in più di cento anni di storia, tramandando di padre in figlio la nobile arte del mestiere del mugnaio.
Dal 14 aprile scorso, il centro di Trieste potrà contare su un elegante e accogliente punto vendita dove trovare le pregiate farine del Molino Moras, ma non solo, in vendita ci saranno anche marmellate, salse, miele, grissini, focacce, biscotti e molte altre specialità, tutte artigianali e naturali al cento per cento.
L’idea di aprire questo nuovo punto vendita nasce dal crescente interesse che sempre più si riscontra verso prodotti di qualità e del territorio. Mai come oggi sembra importante recuperare un rapporto personale, basato sulla fiducia e sui consigli utili, come avveniva nelle botteghe di un tempo.
Grande soddisfazione anche per l’azienda, come conferma Anna Pantanali, fra le responsabili del progetto: “Siamo molto soddisfatti, ci teniamo a ringraziare tutti quanti hanno collaborato e sono accorsi oggi. Un grazie particolare va al sindaco e alla città di Trieste, che ci ha accolti a braccia aperte. Con questa nostra apertura raggiungiamo un altro bel traguardo nella storia della nostra azienda, un traguardo che allo stesso tempo è anche un nuovo stimolante punto di partenza”.
Unsaccomoras sarà aperto da martedì a venerdì, 9 - 13.30 e 15.30 - 18.45, sabato non stop 9 - 17.
I mugnai propongono a tutti gli appassionati di cucina tanti prodotti, ingredienti e consigli utili a soddisfare anche i palati più esigenti. È possibile richiedere la Carta Fedeltà, dedicata a coloro che effettuano acquisti di grossa entità.
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