Economia
Idealscala, la cooperativa degli operai che non si arrendono. Scommessa sul futuro e sull'etica del lavoro
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- Pubblicato Domenica, 27 Luglio 2014 17:19
- Scritto da Tiziana Melloni
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Pordenone - Lo scorso 22 luglio gli operai della Ideal Standard hanno visto un filo di luce in fondo al tunnel che stanno attraversando ormai da più di 5 anni.
Risale al 2009 il primo comunicato pubblicato sul sito Idealscala.org, dove si denunciava "la situazione d’incertezza presente nello stabilimento, dovuta ad un continuo calo di volumi produttivi, con conseguente ricorso alla cassa integrazione in modo massiccio... di fatto ad Orcenico si lavora a mesi alterni. Abbiamo una proprietà che ad oggi non si è ancora presentata ad un confronto serio tra le parti, per presentare un piano industriale credibile, che affronti le difficoltà presenti nel gruppo, e nei siti produttivi, che da tempo chiediamo, per dare prospettive certe ai lavoratori, sul proprio posto di lavoro".
Con l'accordo siglato la scorsa settimana si attiva la cassa integrazione in deroga con decorrenza 1 giugno - 31 ottobre, mentre il Governo ha manifestato la disponibilità a prolungarla fino al 31 dicembre "in presenza di significativi passi avanti nel subentro di nuovi soggetti nella gestione della stabilimento".
Un nuovo soggetto c'è, costituito il 18 luglio: la cooperativa di lavoratori "Idealscala", alla quale al momento hanno aderito una ventina di operai. In questo momento di crisi, un'autentica scommessa sul futuro, per non mandare alle ortiche competenze acquisite in decenni di lavoro.
Giuliana Pigozzo, segretaria generale della Cgil di Pordenone, offre sul sito Idealscala.org un interessante contributo a margine della vicenda. Così scrive: "È oramai fuori dubbio che l’austerità non è la soluzione ai problemi della crisi, piuttosto la aggrava. Ma manca il coraggio di indicare una alternativa e di realizzarla.
Più precisamente diversi ci provano, ed è il caso dei lavoratori di Ideal Standard; ma tanti esempi dimostrano che troppi fanno finta di niente. E perseverano".
L'esponente sindacale stigmatizza chi vive di rendita e non si impegna per la collettività: "È quest’ultima la patina dell’Italia di mezzo: quella che vive di varie rendite. - afferma la signora Pigozzo. - Che non vuole scegliere ma che invece, con i suoi “son tutti uguali” oppure con “quel tanto non cambia niente”, sceglie. Eccome se sceglie. L’indifferenza o l’opportunismo non sono figlie della crisi. Sono componenti di una cultura che fa fatica a scomparire".
Tra le varie pecche dello sviluppo economico italiano, per Giuliana Pigozzo ci sono "le doppiezze dei nostri cambiamenti, la strutturazione delle classi sociali e le tante e troppe disuguaglianze che si sono accumulate nel tempo".
"Nel paragone con gli altri Paesi europei siamo troppo deboli negli assetti portanti e si trascurano le regole nella individuazione dei “migliori” che ci affranchi anche dalla odiosa pratica della clientela".
"Creare lavoro e contrastare la disoccupazione rimangono le priorità - afferma la segretaria Cgil - . Anche per difendere e sostenere il nostro sistema di protezione sociale: di cui possiamo, pur tra mille criticità, andare fieri. Anche per proteggere e qualificare la democrazia svincolandola dalle oppressioni, fintamente libere, del mercato".
E dove il mercato abbandona la partita "ci stanno pensando i lavoratori [...]. Rilanciando un'etica: quella del lavoro. Che decenni di spregiudicatezza politica ed economica ha abbrutito. Quell’etica ha motivato i lavoratori e le lavoratrici della multinazionale. Che, come sono riusciti prima quelli di Electrolux, hanno saputo sviluppare un intelligente e responsabile lavoro collegiale assieme alle loro rappresentanze sindacali aziendali".
"Del lavoro e della sua drammatica condizione - conclude Giuliana Pigozzo - ci si dovrebbe occupare insistentemente in ogni sede istituzionale. Evitando copiose produzioni cartacee e selezionando gli interventi. Fornendo e sostenendo buoni esempi per restituire fiducia a chi non si rassegna".
Firmata a Udine convenzione tra Mediocredito e Assindustria regionali per aprire nuove linee di credito
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- Pubblicato Sabato, 26 Luglio 2014 17:51
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - È stata firmata il 25 luglio presso la sede di Banca Mediocredito una convenzione con le Associazioni Industriali di Udine, Pordenone, Trieste e Gorizia con l’obiettivo di offrire alle aziende associate linee di credito dedicate, di durata superiore a 12 mesi, finalizzate alla copertura dei fabbisogni finanziari per investimenti produttivi, investimenti finalizzati alla internazionalizzazione e sostegno all’export, crescita dimensionale, innovazione, ricerca e sviluppo, ottimizzazione delle fonti di finanziamento, sostegno al capitale circolante.
Le aziende interessate potranno presentare all’istituto la domanda di finanziamento, corredata da tutta la documentazione necessaria per avviare l’iter istruttorio che, se positivo, porterà alla concessione del fido. Mediocredito si impegna a dare riscontro alle imprese entro 30/60giorni, in base all’operazione.
L’accordo, siglato dalla Presidente di Mediocredito Cristiana Compagno e dai Presidenti e delegati delle Associazioni Confindustriali regionali, si pone l’obiettivo condiviso e concreto di trovare modalità di finanziamento capaci di dare impulso alla crescita dimensionale delle aziende e potenziare i fattori di sviluppo competitivo del territorio e l’internazionalizzazione.
“Grazie a questa convenzione Mediocredito ha l’occasione di far conoscere i propri servizi a un ampio parterre di aziende. Un’operazione commerciale, certamente, ma che vuole essere soprattutto un’iniziativa a sostegno dell’intero tessuto imprenditoriale regionale che consenta alle aziende di realizzare investimenti e agganciare i primi, seppur deboli, segnali di ripresa. Mediocredito ha a disposizione fondi agevolati e fondi provenienti dalla Bei che siamo pronti ad erogare per sostenere fattivamente tutto il sistema imprenditoriale friulano con crediti a medio e lungo termine”, ha dichiarato Cristiana Compagno Presidente di Mediocredito FVG.
"Tra i temi legati alla sopravvivenza e alla ripartenza delle nostre imprese, - evidenzia Michelangelo Agrusti, Presidente Unindustria Pordenone - quello del credito è assolutamente centrale e di impellente risoluzione. L'azione sviluppata di concerto tra le Territoriali di Confindustria e Mediocredito, ha generato una proposta interessante e intelligente perché da un lato argina e sostiene il presente e, dall'altro, offre strumenti finanziari utili al rilancio delle attività produttive, all'innovazione ed alla internazionalizzazione, i punti chiave per la ripartenza".
“Le aziende, soprattutto le PMI, costituiscono il cardine del tessuto economico italiano. Avere accesso al credito, anche e soprattutto in questo momento storico, è una questione centrale per la loro sopravvivenza e per il rilancio. La convenzione siglata oggi con Mediocredito si potrà quindi rivelare particolarmente positiva, sia perché andrà a sostegno delle diverse necessità aziendali - investimenti produttivi, investimenti legati all'export, all'innovazione, all'ottimizzazione delle fonti di finanziamento – sia perché prevede una risposta alle richieste entro tempi brevi e certi”, continua Michela Cattaruzza, Vicepresidente di Confindustria Trieste.
“Il rilancio di Mediocredito quale banca di sviluppo regionale è un obiettivo generale di sistema che rientra nella politica economica del Friuli Venezia Giulia rispondendo al tempo stesso alle prioritarie esigenze di crescita delle aziende del territorio in una logica di integrazione con il sistema finanziario e bancario. Il ruolo di riferimento di Mediocredito per il mondo economico è avvalorato da questo accordo che sottolinea la sua fondamentale funzione di supporto ai finanziamenti a medio/lungo termine che sono necessari per la realizzazione dei progetti di investimento”, dichiara Matteo Tonon, Presidente di Confindustria Udine.
Conclude Pierluigi Zamò, Vice Presidente di Confindustria Gorizia: “La sinergia Confindustria – Mediocredito FVG è a mio avviso fondamentale per affrontare l’emergenza credito che purtroppo è ancora presente, soprattutto per le Piccole e Medie Imprese. La stessa, al contempo, è in grado di offrire strumenti che consentano alle imprese di puntare su crescita, innovazione, internazionalizzazione”.
StartUp Fvg, nuovo bando di Confindustria giovani per sostenere l'imprenditoria
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- Pubblicato Giovedì, 24 Luglio 2014 11:01
- Scritto da redazione@ilfriuliveneziagiulia.it
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Fvg - Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria FVG ha presentato la prima edizione del concorso “StartUp FVG” un progetto per promuovere la nascita e la crescita di nuove realtà imprenditoriali innovative in Friuli Venezia Giulia.
Ha individuato in tutt'Italia proposte innovative e generatrici di valore, già insediate o che possano insediarsi in regione, sulle quali possano essere veicolate risorse economiche e servizi dai circuiti che già interagiscono con il tessuto imprenditoriale del territorio.
Il progetto vede la partecipazione di Polo Tecnologico di Pordenone, Friuli Innovazione, AREA Science Park, il contributo della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia.
L'iniziativa gode inoltre del supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e amplia l'offerta dei preesistenti bandi a sostegno delle start-up innovative “Start and Go” del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Udine e “Startup Opportunity” del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Pordenone. Il progetto è stato illustrato alla stampa da Antonio Verga Falzacappa, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria FVG, Massimiliano Zamò, Presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Udine e Marco Camuccio, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Pordenone nella sede di Confindustria Trieste.
All'incontro è intervenuto anche Sergio Bolzonello, vicepresidente della Regione. “StartUp FVG” intende essere una risposta pratica, di facile accesso e gratuita alle esigenze di laureandi e laureati, professionisti e giovani tra i 18 e 40 anni che vogliono tramutare la propria idea innovativa in impresa. Il progetto prevede infatti che il network dei soggetti promotori - Confindustria FVG, Polo Tecnologico di Pordenone, Friuli Innovazione, AREA Science Park – supporti a 360° gradi le start-up che si aggiudicheranno il bando attraverso: brevetto e marchio, incontri con aziende qualificate per lo sviluppo di partnership strategiche, promozione delle iniziative imprenditoriali e visibilità sul territorio mediante un portale ed eventi dedicati, formazione e tutoraggio, consulenza strategica e finanziaria, supporto all’accesso al credito concesso dalle banche e al mercato dei finanziamenti nel capitale di rischio (angel, seed, venture capital, …).
L'iniziativa prevede quattro fasi. La prima è attiva da oggi con la pubblicazione del sito www.startupfvg.it che presenta il regolamento completo dell'iniziativa e la modulistica che gli interessati devono compilare. La domanda va caricata online entro e non oltre il 30 settembre 2014, insieme a un pitch: un video di massimo 5 minuti in cui illustrare il proprio progetto. La seconda fase prevede la valutazione dei progetti da parte del Comitato Valutazione “StartUP FVG” - di cui fanno parte tutti i partner – che verranno selezionate sulla base dell'originalità del prodotto/servizio e proprietà intellettuale, la prospettiva di crescita economica, la qualità e le competenze del team proponente e la valorizzazione del tessuto imprenditoriale locale.
La terza fase prevede lo scouting di possibili aziende partner per il matching. La quarta e ultima fase prevede un evento finale di presentazione dei vincitori del bando entro il 30 Ottobre 2014, il matching e l'insediamento presso uno degli incubatori. “Grazie allo sforzo congiunto dei Gruppi Giovani Imprenditori di Udine e Pordenone, quest’anno i tradizionali eventi Start up delle due associazioni provinciali si fondono in un’iniziativa unica.
Ne risulta un bando più forte e significativo, che aspira a riscuotere l’interesse di un’audience più ampia e che risulta apprezzabile anche dal punto di vista della razionalizzazione gestionale. ha dichiarato Antonio Verga Falzacappa, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria FVG - StartUp FVG si propone come uno strumento pratico e snello, pensato per aiutare le buone idee a trasformarsi in fatti organizzativi”.
“Molto spesso sentiamo parlare di network, di fare rete, senza poi vedere delle proposte concrete e dei risultati percepiti. - ha affermato Massimiliano Zamò, Presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Udine - Oggi, con il Bando StartUp FVG, come Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria FVG abbiamo dimostrato come lo si possa fare in maniera concreta, senza tanti proclami programmatici e mettendo in sinergia enti, istituzioni ed imprenditori con un'importante ricaduta sul territorio e per il territorio”.
“L’individualità dell’impresa italiana, legata gelosamente al proprio operato, al proprio prodotto o al proprio servizio, è risaputa. Allo stesso modo questo approccio si replica anche nelle nostre istituzioni. - ha proseguito Marco Camuccio, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Pordenone - Con StartUp FVG, i Giovani Imprenditori del FVG hanno saputo invece dare esempio di grande visione, dimostrando grandi capacità di relazione e networking nella condivisione di progetti e obiettivi, in primo luogo tra i Giovani Imprenditori stessi e successivamente anche con le istituzioni del territorio che intelligentemente hanno saputo cogliere la grande opportunità offerta da StartUp FVG”.
I tre Presidenti hanno voluto infine sottolineare come in un contesto ancora delicato per l'economia, come quello attuale, sia fondamentale investire nella nascita di nuovi soggetti imprenditoriali e nell'innovazione delle imprese. StartUp FVG contribuisce a entrambi gli aspetti, fornendo supporto alla nascita di nuove realtà e alla crescita di start-up capaci di muoversi in direzione innovativa.
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