Economia
Ideal Standard, accordo in extremis con l'azienda per la cassa integrazione in deroga
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Mercoledì, 16 Luglio 2014 10:31
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Confermata dalle Rappresentanze dei lavoratori la notizia, diffusa il 15 luglio dall'Ansa, secondo cui Ideal Standard ha raggiunto un accordo con i sindacati per una nuova verifica al Ministero del Lavoro della situazione dello stabilimento di Orcenico di Zoppola e il possibile uso della cassa in deroga.
L'accordo evita di fatto, almeno al momento, il licenziamento dei 399 dipendenti dello stabilimento, previsto per il 20 luglio. Lo hanno dichiarato fonti sindacali al termine dell'incontro svoltosi nel pomeriggio del 15 luglio, che ha seguito lo sciopero nazionale dell'intero gruppo.
"È stato evitato il verbale di non accordo sulla mobilità - spiegano le RSU - e si è firmato un accordo in cui è stato spostato il tavolo al ministero del lavoro perchè l'azienda chieda la cassa in deroga per avere ancora tempo per costituire una cooperativa".
Narciso Fabbro (RSU - Cgil), intervistato da radioarticolo1.it ha spiegato che lunedì 21 o martedì 22 si cercherà un accordo in extremis presso il Ministero del Lavoro per avviare la Cassa integrazione in deroga. Questo potrà portare alla riapertura delle prospettive cooperativistiche per tenere in piedi il sito.
Fino alla fine del 2014 si potrebbe attivare una mobilità volontaria concordata; con i lavoratori rimanenti, il sito può avere un futuro attraverso le potenzialità del territorio. Anche il sindaco di Zoppola Francesca Papais si è detta disponibile a offrire supporto. Da parte dell'azienda, però, è essenziale che essa sia disposta a cedere macchinari e sito a prezzi agevolati e non a quelli di mercato.
Se Ideal Standard non rispetterà patti, si prospetta anche di adire alle vie giudiziarie, con le istituzioni che potrebbero testimoniare il comportamento scorretto dell'azienda.
"Abbiamo avuto stamattina (16 luglio) un'assemblea molto partecipata - ha detto Fabbro -. Tutto il lavoro degli operai è in gioco la prossima settimana. Ne va del loro destino. Non possono perdere tutto all'ultimo miglio".