Illustrati i risultati del progetto “Trecorala” per favorire lo sviluppo di una migliore “coscienza ambientale” dei cittadini.
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- Pubblicato Martedì, 01 Ottobre 2013 16:39
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Trieste – Sono stati illustrati ieri, con una conferenza stampa aperta a tutti, i risultati dell'attività di ricerca geofisica e di mappatura del fondale marino del Golfo di Trieste, - bacino superiore del Mare Adriatico compreso tra le Foci del Tagliamento e Punta Salvore – Slovenia - realizzata grazie alla collaborazione tra la Marina Militare e l'Ogs – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, a bordo della nave idro-oceanografica “Aretusa” della Marina Militare, che si è conclusa in questi giorni.
Grazie alle strumentazioni idro-oceanografiche di bordo, nelle scorse tre settimane, è stato possibile ispezionare le “trezze”, gli affioramenti rocciosi che bordano la fascia costiera, riserve uniche per la riproduzione e l'insediamento di organismi marini, e raccogliere così una serie importante di dati, che nei prossimi mesi saranno oggetto di analisi approfondite. Le rilevazioni fatte a bordo dell' “Aretusa” si inseriscono nel progetto Trecorala -trezze e coralligeno dell'Alto Adriatico: valorizzazione e gestione sostenibile nel Golfo di Trieste.
Il progetto Trecorala è volto a promuovere e favorire una gestione sostenibile delle trezze attraverso il miglioramento della conoscenza delle loro caratteristiche, in quanto, in un bacino caratterizzato da fondali fangosi e sabbiosi, come quello dell'Alto Adriatico, esse rappresentano autentiche e preziose riserve naturali e nicchie di biodiversità. Obiettivi del Progetto Trecorala sono: la valutazione dello stato di salute delle trezze e dell'impatto delle attività di pesca, con il coinvolgimento degli operatori del settore. La formulazione di proposte per la gestione sostenibile di alcune risorse alieutiche e per lo sviluppo turistico, con la partecipazione attiva delle amministrazioni locali e delle associazioni di cittadini; e la divulgazione delle conoscenze e dei risultati.
La nave idro-oceanografica “Aretusa” ha scandagliato i fondali oltre le 6 miglia marine dalla costa, in parallelo all'attività di acquisizione dati fatta dall'imbarcazione dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, che si è invece dedicata alla fascia più vicina alla costa. Le condizioni meteo hanno permesso di lavorare per un tempo utile pari a circa la metà delle tre settimane previste, consentendo di analizzare un'area di circa 8 km per 5 km, situata nello specchio marino compreso tra Lignano e Grado, campionando in maniera puntuale dieci affioramenti, nei pressi dei quali sono state inoltre analizzate le correnti marine sul fondale e a 8 metri dal fondo.
“Il set di dati a nostra disposizione è ora notevole e di ottima qualità - ha affermato Emiliano Gordini ricercatore Ogs - ci auguriamo pertanto che una volta creati i "mosaici" a partire dalle informazioni a nostra disposizione, si possa lavorare nuovamente con l'Aretusa per ulteriori approfondimenti sulle aree ancora non mappate”. Ha continuato Simonetta Lorenzon - ricercatrice Ogs a sua volta - affermando che “Il progetto Trecorala, iniziato il 15 ottobre 2012, proseguirà fino al 2014. Con la divulgazione delle sue fasi e dei risultati, intendiamo favorire lo sviluppo di una migliore “coscienza ambientale” dei cittadini e degli operatori del settore, oltre a rappresentare un utile strumento a disposizione delle autorità competenti per una gestione integrata e sostenibile del nostro Golfo”. “La collaborazione tra la Marina Militare e Ogs, - ha concluso il Comandante - Pasquale Perrina, ha offerto a nave Aretusa l’opportunità di mettere a disposizione della Comunità scientifica la strumentazione idro-oceanografica di ultima generazione di cui dispone. L’intensa attività condotta conferma l’interesse della Marina Militare alla creazione di relazioni importanti con gli Istituti di ricerca nazionali ai fini dello sviluppo scientifico del Paese”.
Piogge fino a martedì 1° ottobre, poi arrivano temperature autunnali
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- Pubblicato Lunedì, 30 Settembre 2013 11:43
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Fvg - Due giorni di piogge intense, ma gradualmente in diminuzione, poi torna il sereno, ma con temperature che non supereranno i 20 gradi in quasi tutta Italia.
Sono queste le previsioni dei meteorologi per la settimana che si apre oggi, lunedì 30 settembre, con nuvole e piogge sparse da Nord a Sud a causa della perturbazione che sta transitando sull'Italia, influenzata dal vortice ciclonico che si è formato sul Mediterraneo.
Finito l'effetto dello Scirocco di queste ultime ore, le temperature da oggi sono in calo ovunque, con "massime tra 15 e 21 gradi al Nord in pianura, tra 20 e 24 gradi in pianura al Centrosud, fino a 26 gradi sulle isole maggiori e al Sud", secondo le previsioni de iLMeteo.it. Precipitazioni intense sono attese oggi, secondo il bollettino di vigilanza della Protezione civile, "sul Piemonte settentrionale, i settori prealpini occidentali della Lombardia, quelli tirrenici di Campania, Basilicata e Calabra centro-settentrionale e sulla Puglia meridionale, con quantitativi cumulati da moderati a puntualmente elevati".
Martedì 1° ottobre, si prevede un miglioramento graduale, con deboli piogge sparse soprattutto sui settori adriatici di Abruzzo, Molise e Puglia settentrionale, sulla Sicilia settentrionale e sulla Calabria meridionale. Secondo il Centro Epson Meteo le temperature resteranno nella norma, grazie all'espansione dell'alta pressione che probabilmente porterà l'ultimo colpo di coda della bella stagione e nel complesso, dopo una mattinata un po' nuvolosa, prevarranno le schiarite un po' su tutta l'Italia.
Mercoledì, giovedì e venerdì sono previste giornate con tempo nel complesso buono, a tratti un po' di nuvole si faranno vedere al Nord, in particolare in Pianura Padana. Grecale e Borda dovrebbero farsi sentire con una certa intensità nel corso della settimana. Per quanto riguarda le temperature tra mercoledì e giovedì si farà sentire un po' di fresco sul versante Adriatico con temperature che difficilmente andranno oltre i 20 gradi. Anche al Nord farà più fresco, in particolare in Pianura Padana. Le zone più calde rimarranno il Tirreno e le Isole. La tendenza per il prossimo weekend, infine, è ancora incerta,a causa del possibile avvicinamento di una nuova perturbazione atlantica.
Presentazione dei primi risultati della ricerca geofisica del Golfo di Trieste, realizzate dalla nave Aretusa per il progetto "Trecorala"
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- Pubblicato Lunedì, 30 Settembre 2013 09:13
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Trieste – Saranno presentati oggi, lunedì 30 settembre alle ore 12 a bordo dell'Aretusa ormeggiata al Molo dei Bersaglieri di Trieste, i primi risultati dell’ attività di ricerca geofisica e di mappatura del fondale marino del Golfo di Trieste, realizzata grazie alla collaborazione tra la Marina Militare e l'OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, a bordo della nave idro-oceanografica Aretusa della Marina, si è appena conclusa. Grazie alle strumentazioni idro-oceanografiche di bordo, nelle scorse settimane, è stato possibile ispezionare le “trezze”, gli affioramenti rocciosi che bordano la fascia costiera, riserve uniche per la riproduzione e l'insediamento di organismi marini.
Ad illustrare i risultati saranno Pasquale Perrina, Comandante di Nave Aretusa, e da Emiliano Gordini e Simonetta Lorenzon, ricercatori OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.
Le rilevazioni si inseriscono nel progetto Trecorala (TREzze e CORalligeno dell'Alto Adriatico: valorizzazione e gestione sostenibile nel Golfo di Trieste), finanziato dal bando europeo per la cooperazione transfrontaliera INTERREG Italia- Slovenia 2007-2013, che accanto all'OGS vede la partecipazione dell’Arpa Fvg, dell’Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Scienze della Vita, del Nib (Stazione Biologica di Pirano), della cooperativa Shoreline (che gestisce la riserva di Miramare), dell’Acquario di Pirano e dell’Università di Nova Gorica. Le iniziative sul territorio sono garantite dalla partecipazione dei Comuni di Grado, Lignano Sabbiadoro e Marano Lagunare e dalla partecipazione dell’Associazione Trezze di Lignano.
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