Dati dell'economia FVG nel primo trimestre: il miglioramento è ancora da consolidare

Trieste - Confindustria Friuli Venezia Giulia ha reso noti il 12 maggio i dati economici registrati in regione nel primo trimestre del 2015, che fanno registrare un debole miglioramento del quadro complessivo dello stato di salute del settore industriale.

L’indagine viene effettuata trimestralmente dalla Confindustria Regionale, con la collaborazione delle confindustrie territoriali di Pordenone, Udine e Venezia Giulia, su un ampio campione di imprese manifatturiere associate al sistema confederale nelle quattro province della regione.

I dati di tendenza registrano un complessivo miglioramento rispetto al primo trimestre dell’anno scorso, anche se i risultati del primo trimestre dell’anno in corso, rispetto al periodo ottobre-dicembre 2014, mostrano ancora qualche passo indietro.

Il trend di risalita verso tempi migliori del settore industriale regionale, emerso fin dall’inizio del 2013, sta continuando, ma con lentezza e con andamento incerto e discontinuo.

I segnali di una ripresa stabile sono ancora deboli e, quindi, insufficienti per poter credere e affermare che si stia uscendo dal lungo periodo di crisi senza incertezze e possibilità di ricadute.

La produzione industriale risulta in leggera ripresa portandosi dal precedente valore di +0,6% a +1,8%.

Le vendite in ambito interno scendono dal -0,2% di tre mesi fa a -1,1% e le vendite estero dal precedente valore positivo di +1,8% tornano negative.a -1,4% .

Il totale vendite risulta pertanto negativo attestandosi sul valore di -1,3% (il valore nella precedente indagine era +1,0%).

L’occupazione risulta stabile, non presentando significative variazioni. Sembra, quindi, essersi arrestato il calo riscontrato nelle ultime indagini.

Passando alla tendenza annuale, nel primo trimestre 2015, rispetto al primo trimestre 2014, la produzione, dopo sei mesi circa di riflessione, riprende a crescere salendo dal precedente +0,3% a +2,1%.

Analogo andamento presentano le vendite che risultano in buona crescita sia in Italia che nelle esportazioni. In particolare il totale vendite sale di quasi sei punti portandosi dal precedente +0,7% a +6,2%, per effetto della significativa ripresa delle vendite Italia, che risalgono sopra lo zero attestandosi a +6,9% e delle vendite estero che salgono dal precedente +2,4% a +6,1% .

Per quanto riguarda gli altri indicatori, è da rilevare, come un ulteriore segnale positivo, l’andamento dei nuovi
ordini, che risulta in crescita sia nel confronto congiunturale (+6,1% dal precedente +1,8%) che nel confronto
tendenziale (+5,6% dal precedente +2,6%).