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Mais Ogm in FVG: il Consiglio di Stato respinge il ricorso dell'agricoltore Giorgio Fidenato
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
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07 Feb 2015
- Ultima modifica il Sabato, 07 Febbraio 2015 12:23
- Pubblicato Sabato, 07 Febbraio 2015 12:23
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Roma - Il Consiglio di Stato ha depositato il 6 febbraio la sentenza che respinge definitivamente il ricorso dell'imprenditore agricolo di Mereto di Tomba Giorgio Fidenato. L'esponente di Futuragra, che da una decina d'anni si batte per la liberalizzazione delle sementi geneticamente modificate, aveva impugnato il decreto del Governo che vieta la coltura del mais Ogm in Italia.
Lo scorso 23 gennaio il Governo aveva in ogni caso prorogato il divieto di coltivazione per altri 18 mesi con un nuovo decreto.
La sentenza del Consiglio di Stato ha evidenziato che in attesa dell’adozione di misure comunitarie, uno stato che fa parte dell’Unione europea “può decidere se e per quanto tempo mantenere in vigore le misure d’emergenza nazionali adottate”.
Il giudice ha anche riconosciuto che i ministeri della Salute, dell’Agricoltura e dell’Ambiente hanno “correttamente ritenuto che il mantenimento della coltura del mais Mon810 senza adeguate misure di gestione non tutelasse a sufficienza l’ambiente e la biodiversità, così da imporre l’adozione della misura di emergenza contestata”.
"Non nutrivo grandi speranze nel Consiglio di Stato, come del resto in ogni situazione in cui ad esprimersi è un Tribunale italiano, visto che siamo il Paese della disapplicazione dei trattati europei".
Così l'imprenditore agricolo Giorgio Fidenato ha commentato il rigetto del proprio ricorso nella discussa vertenza sulla possibilita' di utilizzare sementi Ogm. "Come sempre ho fatto in passato - ha spiegato il leader di Agricoltori Federati, favorevoli agli Ogm - mi rivolgerò alla Corte di Giustizia Europea, l'unica che ha riconosciuto la bontà delle nostre istanze e del nostro operato".
"Questa sentenza - ha affermato l'agricoltore - mi fa riflettere ancora una volta su un'altra delle circostanze tutte italiane: i giudici, a prescindere dal caso specifico e odierno, non pagano mai per eventuali errori. Probabilmente, se fosse introdotta una norma ad hoc, pronunciamenti che vanno in netto contrasto con la legge comunitaria, che e' sovrana in questa materia, sarebbero meno frequenti".
Proprio recentemente, il 20 gennaio scorso, i campi di Giorgio Fidenato di Fanna e Vivaro erano stati dissequestrati, pronti per la semina 2015. Resta il fatto che l'Europa è ora intenzionata ad affidare agli Stati membri la decisione sulla semina o meno del mais Ogm.
La battaglia per Fidenato è tutt'altro che conclusa. "Sono pronto a portare la Commissione europea davanti alla Corte di giustizia. La semina di quest'anno? Io non mi fermo. Non ci si può piegare all'oscurantismo" ha detto.
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