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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Attualità

Animali d'affezione: approvate maggiori tutele. Aree riservate in città e al mare

Animali d'affezione: approvate maggiori tutele. Aree riservate in città e al mare

Trieste - Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità le modifiche alla legge regionale 20/2012 sul benessere e la tutela degli animali di affezione.

Franco Rotelli (Pd) è stato il relatore unico del provvedimento. Ha spiegato che il testo modifica la definizione di "allevamento di cani e gatti per attività commerciali", affermando che esso ricorre quando vi è la detenzione di almeno 3 fattrici e 10 cuccioli per anno (diversamente dall'attuale previsione che richiede almeno 5 fattrici e 30 cuccioli); ridefinisce il divieto perentorio di utilizzo degli animali nella pratica dell'accattonaggio; stabilisce in via assoluta il divieto di detenere animali per chi sia stato riconosciuto colpevole del reato di maltrattamento (l'attuale disciplina limita il divieto a un periodo di cinque anni); introduce il divieto di dono degli animali come premio, ricompensa, omaggio o regalo nell'ambito di giochi, feste e sagre, lotterie, attività commerciali, spettacoli.

E ancora, afferma il divieto di detenere cani legati a catena fissa, ma consente l'uso di una catena a scorrimento per un periodo massimo di otto ore al giorno (la proposta è stata della Giunta, a fronte di un emendamento dei consiglieri Ussai e Bianchi del M5S che proponeva di vietare l'uso della catena o di altri strumenti similari, salvo che per ragioni sanitarie o per misure urgenti e solo temporanee di sicurezza); specifica il richiamo al nulla osta rilasciato dall'azienda sanitaria nella comunicazione di inizio attività degli addestratori, educatori, istruttori e abilitatori di animali.

La legge prevede, poi, la possibilità di accesso dei cani nelle spiagge libere e la possibilità per i Comuni di individuare nell'ambito di giardini, parchi, spiagge e altre aree destinate a verde pubblico di spazi per gli animali da compagnia; ridefinisce i termini di denuncia all'anagrafe canina in caso di smarrimento, sottrazione, cessione o morte del cane e di variazione di residenza del proprietario, nonché le modalità di denuncia della morte del cane all'anagrafe stessa.

Da ultime, le sanzioni per i trasgressori (tra cui 300 euro, proposti dalla Giunta con un emendamento, per chi non rimuove le deiezioni dei cani; l'eccezione alla rimozione è prevista per i non vedenti accompagnati da cani guida - che possono anche non essere muniti di museruola - e per i disabili).

Un emendamento di Roberto Novelli (FI) specifica che gli animali da affezione possono salire sui mezzi del trasporto pubblico con guinzaglio e museruola, oppure nell'apposito trasportino; il proprietario deve avere cura che l'animale non sporchi e non arrechi disturbo; sugli autobus non potranno viaggiare più di due cani.

Un secondo emendamento del consigliere consente l'accesso degli animali da affezione nelle strutture residenziali e ospedaliere regionali, pubbliche e private accreditate, qualora sia previsto dalla Direzione sanitaria.

"Preoccuparsi del benessere dei piccoli animali che fanno parte della nostra vita è un indice di civiltà, e oggi la nostra Regione ha fatto un passo avanti" ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani commentando l'approvazione della modifica.

"L'estensione della possibilità di accesso alle spiagge libere o ai bus elimina proibizioni davvero poco sensate. Anche il divieto di fare un uso strumentale di questi animali, come l'odioso utilizzo nell'accattonaggio, e l'introduzione di sanzioni per comportamenti impropri vanno incontro a una sensibilità diffusa e sempre più radicata".

"Intere famiglie, bambini e tante persone anziane traggono motivo di gioia e profondo conforto dalla compagnia di un animale, e valuto molto positivamente - ha concluso Serracchiani - che la totalità del Consiglio regionale lo abbia sancito col voto".

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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