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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Wunderkammer: a confronto con il direttore artistico Andrea Lausi.

Wunderkammer: a confronto con il direttore artistico Andrea Lausi

Trieste - Il cartellone del festival di musica antica Wunderkammer di Trieste sorprende sempre e  per questa edizione 2013/14 ha incluso anche  la settima arte, con la proiezione del film-documentario “Richard Wagner Diario veneziano della sinfonia ritrovata” di Gianni Di Capua presentato alla 70° Mostra Cinematografica della Biennale di Venezia e in anteprima europea al Bayreuther Festspiele in occasione delle celebrazione del bicentenario della nascita del grande compositore tedesco.

Tanti gli appuntamenti interessanti anche in questa edizione, abbiamo chiesto al direttore artistico Andrea Lausi di condividere con noi alcune impressioni.

Wunderkammer Festival di Musica Antica 2014 quali soddisfazioni vi ha dato?

Con la stagione 2013 - 2014 Wunderkammer ha accelerato ancora verso quella che vorremmo divenisse sempre di più la sua collocazione nel panorama dei festival europei: una stanza delle meraviglie per esplorare nuovi modi di far musica, con la qualità come sola stella polare ad aiutarci nella navigazione, nelle scelte. Di qui l'ampliarsi delle sezioni "Giovani interpreti" e "Laboratori". Si vede in giro molta passione, preparazione e entusiasmo, ma spesso i primi passi verso una carriera sono faticosi, molte società di concerti osano troppo poco, soprattutto quando si trovano di fronte proposte di repertori poco frequentati che vengono da artisti giovani e quindi non noti. Il binomio artista poco noto - repertorio inusuale è una sfida, ma è proprio lì che sta la frontiera e a quella bisogna dare impulso e offrire occasioni di visibilità.


Ogni anno il vostro Festival dimostra qualità e novità, impegni non sempre facili da mantenere, con i tagli alla cultura che ci sono stati ?

Investire maggiori risorse,  insomma fornire semplicemente più soldi non  porta a molto se porta solo a un incremento del numero di  copie degli stessi eventi, magari "grandi eventi", schierati in fila ordinata dietro a un modello dominante. Quello che è necessario è  piuttosto aumentare la varietà,  creare occasioni di sperimentazione di alta qualità. Il senso di “Wunderkammer Laboratori” è proprio questo: fare di Wunderkammer un semenzaio di nuove idee per creare, quasi sempre in cooperazione con altre rassegne, degli spettacoli nuovi che poi gli artisti possono proporre e far circolare  per i festival.


Cosa vi rinnova ogni anno ad impegnarvi in questo vostro  Festival di Musica Antica?

Come ha scritto Kees Boeke, interprete e insegnante fra i più innovativi degli ultimi quarant'anni, la sola valida ragione per suonare musica di un'altra epoca, che sia del 19º secolo o del 13º secolo, è la sua rilevanza per la musica e per la mente di oggi. La musica  composta fra la fine del 17º secolo e il 19º secolo ha dominato a lungo il nostra pratica musicale, al punto che il repertorio classico ha da tempo perso il suo carattere rivoluzionario, la sua capacità di provocare cambiamenti. Piaccia o no, lo stesso si può dire ad esempio dei Beatles. Come il cortocircuito fra la cultura medioevale e le idee dei greci e dei romani ha portato a una rivoluzione culturale nel Rinascimento, pensiamo che cortocircuitare le idee musicali del presente con quelle del passato abbia in sè qualcosa di estremamente promettente. E' proprio la sua alterità, insieme alla duttilità delle sue possibili riletture, a rendere la storia della musica così gravida di promesse.


Bilanci per quest'anno e previsioni future, cosa ci può dire?

Il bilancio lo può fare solo il pubblico. Quello di Trieste, che ci circonda con il calore di una comunità, e quello invisibile ma interessato e presente di Radio3 Suite, che sin dalla primo edizione trasmette quasi la totalità dei nostri eventi. Quanto al futuro, ci stiamo pensando, soppesando, incastrando. Sperando non tanto di farvi cosa gradita, quanto di sorprendervi.

 

 

 

Bassekou Kouyate & Ngoni Ba al Teatro Miela.

Bassekou Kouyate & Ngoni Ba al Teatro Miela

Trieste - Bassekou Kouyate & Ngoni Ba porta la sua musica sul palco del Teatro Miela di Trieste giovedì17 aprile alle ore 21.30.

Dopo essersi aggiudicato ben due BBC3 awards con il debutto “Segu Blue” - nella categoria world music, rispettivamente come ‘miglior album’ del 2008 e ‘migliore artista africano’,  Bassekou Kouyate si è affermato come uno degli artisti più in vista della fertile scena musicale del Mali, un vero e proprio virtuoso del ngoni: un liuto a tre o quattro corde costituito da una piccola zucca allungata sulla quale è montata una pelle di capra, Bassekou ne ha rivoluzionato lo stile elevandolo al ruolo di strumento solista, aggiungendo delle corde per ampliarne le potenzialità e sperimentando anche le sue possibilità elettriche.
“La mia musica è universale, perché nella mia vita ho suonato con molte persone anche fuori dal Mali. Ho suonato con Taj Mahal, Bela Fleck, Carlo Santana, Bonnie Raitt e grazie a quelle esperienze ho imparato le tecniche del blues e del jazz. In particolare, suonare il blues, che deriva dalla nostra musica, è stato davvero facile per me”.

Partito dal piccolo villaggio di Garana, sulle rive del fiume Niger, Bassekou ha presto consolidato la sua fama di precoce quanto virtuoso artista, con inviti ai maggiori festivals dove ha conquistato le platee più diverse con la magia della sua musica.
Con un padre anch’egli suonatore di n’goni  e la madre cantante, è stato introdotto giovanissimo ai segreti della musica tradizionale maliana e di questo particolare strumento; già nella metà degli anni ’80 aveva la possibilità di esibirsi con la leggendaria Rail Band, alimentando il mito di  ‘giovane promessa’.è divenuto quindi l’ambasciatore del ngoni, costituendo un gruppo con strumentisti eccezionali che formano l’organico della Ngoni band e dove, come voce solista, è sempre presente la bella e brava moglie Amy Sacko.
Sempre circondato da personaggi di primissimo piano, ha sperimentato la formazione in trio con Toumani Diabate e Keletigui Diabate e innumerevoli sono le collaborazioni con artisti di calibro internazionale come Youssou N’Dour, Ali Farka Toure, Dee Dee Bridgewater, Oumou Sangare e Mongrel che testimoniano la innegabile grandezza di Bassekou Kouyate.
 
Bassekou Kouyate: lead ngoni
Amy Sacko: lead vocal
Mamadou Kouyate: ngoni bass
Moustafa Kouyate: ngoni ba
Mahamadou Tounkara: yabara, tama (percussions)
Abou Sissoko: ngoni medium
Moctar Kouyate: calebasse

organizzazione: Bonawentura

Ingresso € 15,00, ridotto studenti universitari (muniti di tessera) e per adulti over 65 € 11,00. Prevendita c/o biglietteria tutti i giorni (esclusi sabato e domenica) dalle 17.00 alle 19.00; www.vivaticket.it

Bach a Monfalcone: si concludono i concerti al Comunale

Bach a Monfalcone: si concludono i concerti al Comunale

Monfalcone - Gran finale per la stagione musicale del Teatro Comunale di Monfalcone. A chiudere il cartellone dei concerti, martedì 15 aprile alle ore 20.45, è la Capella Savaria, formazione ungherese specializzata nel repertorio barocco eseguito su strumenti d’epoca. In programma i Concerti Brandeburghesi di Bach, opera fra le più preziose e perfette della storia della musica.

I Six Concerts avec plusieurs instruments – questa la definizione dello stesso Bach nella dedica a Christian Ludwig di Brandeburgo – sono sei concerti composti verosimilmente a Köthen, dove il compositore è maestro di corte dal 1717 e dove si dedica alla musica strumentale destinata ai musicisti di corte, ai più esperti Kammermusiker della Cappella del Principe e ai propri allievi. Questi sei prodigi di tecnica compositiva, raccolti in un prezioso manoscritto datato 1721 conservato alla Biblioteca di Stato di Berlino, prevedono una grande varietà di combinazioni strumentali: alcuni con una strumentazione più ricca che prevede archi e fiati, altri solo per archi ma con diversi ruoli spiccatamente solistici. Ai diversi organici corrispondono diverse strutture formali nelle quali si intrecciano varie influenze linguistiche (italiana, tedesca e francese) e una molteplicità di generi: il Concerto si alterna alla Sonata a tre come la musica da camera a quella ecclesiastica. Caratterizzati da un’inarrestabile inventiva, i Brandeburghesi costituiscono un vero e proprio compendio dimostrativo di quanto aperte possano essere le possibilità della tecnica compositiva del Concerto.

Il concerto monfalconese della Capella Savaria sarà ripreso da una troupe di RAI FVG e RTV Koper Capodistria per essere messo in onda, in data da definirsi, nella fascia della “TV transfrontaliera”, nelle trasmissioni di “Lynx”, il progetto nato nel 1999 che vede protagoniste la televisione di stato slovena RTV Slovenija (in particolare il Centro Regionale TV Koper Capodistria) e la RAI - Sede Regionale per il FVG.

Realizzato in una delle due lingue e poi tradotto (con voce over oppure sottotitoli) nella seconda lingua, “Linx” tratta contenuti di diverso genere (economia, lavoro, cultura, formazione...) legati al territorio delle aree di confine. Continua, quindi, la collaborazione fra il Teatro Comunale di Monfalcone e le due emittenti che si è inaugurata, lo scorso 14 febbraio, con la registrazione del concerto del Signum Saxophone Quartet. Il concerto del Signum andrà infatti in onda sulla rete regionale della RAI il 27 aprile (ore 20.55) e il 4 maggio (ore 9.50) e su RTV Koper Capodistria il 24 e il 27 aprile (ore 22.55 circa).

Fondata nel 1981 a Szombathely (Savaria in epoca romana), la Capella Savaria ha suonato nei maggiori festival di musica antica, con tournée in quasi tutti i paesi europei, in America del Nord e del Sud e in Israele, ed ha al suo attivo oltre 70 incisioni (registrate per Quintana, Harmonia Mundi, Dynamic, Naxos e Dorian Records), cinque delle quali selezionate come “Disco dell’anno”. Maestro di concerto e direttore artistico del gruppo è Zsolt Kalló, succeduto nel 1999 al fondatore Pál Németh. La Capella Savaria ha vinto nel 1991 il prestigioso Premio Liszt, riconoscimento che nel 2014 è stato conferito anche a Kalló.

I biglietti per il concerto della Capella Savaria sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro (da lunedì a sabato, ore 17-19), l'agenzia Ticketpoint di Trieste, la Libreria Antonini di Gorizia, l'ERT di Udine e on line sul sito www.pointticket.it.

La Biglietteria del Teatro (tel. 0481 494 664) accetta prenotazioni telefoniche.

(In basso la Cappella Savaria)


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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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