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Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Da Trieste a Medjugorje in bicicletta: 530 km in ventiquattr’ore. Galleria di foto

Da Trieste a Medjugorje in bicicletta: 530 km in ventiquattr’ore. Galleria di foto

Trieste - Nel non lontano 2009 Igor Vodopivec, commercialista e appassionato di biciclette si concede una vacanza speciale: andare a Medjugorje e non solo, ma farlo in 24 ore in bici.  

Si parte all'ora dell’apparizione (17,40) e si cerca di arrivare sempre entro le 17,40 del giorno dopo. 

530 km divisi in 10 tappe con svariati dislivelli e temperature da 38° ai 6-7° della notte. Soste massime di 15-20 minuti e media totale sul percorso attorno ai 25-26km\h.

Il 2010 non trova calendario, ma nel 2011 i ciclisti sono due, nel 2012, 4 e nel 2013, 7. L'edizione 2014 raccoglie ben 11 ciclisti e nel 2015 si torna a 7, causa svariati inconvenienti ma nel 2016 c'è il boom: ben 17 ciclisti sono sulla linea di partenza ai primi di agosto.

L'idea di Igor e compagni e di portare, con un po di "fatica", delle richieste d'aiuto alla Madonna per persone malate e bisognose di un incoraggiamento spirituale direttamente dall'alto dei cieli.

Il ricavato della quota d'iscrizione va (detratte le spese) in beneficenza a strutture presenti a Medjugorje. Naturalmente dopo l'arrivo al santuario in Bosnia si procede con preghiere e visite presso i posti più famosi nei pressi di Medjugorje. Il rientro è di quelli classici, con i mezzi usati per l'assistenza durante il ciclopellegrinaggio.  

Esiste su facebook una pagina dedicata alle ormai 7 edizioni da cui leggere i racconti e le avventure di questi speciali pellegrini TS - Medjugorje in bici: 530 km in 24h 

  • BQ5H4197MEDJUGORJE 2016
  • BQ5H4215MEDJUGORJE 2016
  • BQ5H4349MEDJUGORJE 2016
  • BQ5H4375MEDJUGORJE 2016
  • BQ5H4458MEDJUGORJE 2016
  • BQ5H4503MEDJUGORJE 2016
  • BQ5H4540MEDJUGORJE 2016
  • BQ5H4916MEDJUGORJE 2016
  • BQ5H5053MEDJUGORJE 2016
  • BQ5H5342-Medjugorje 2016
  • BQ5H5422-Medjugorje 2016
  • BQ5H5476-Medjugorje 2016
  • BQ5H5772-Medjugorje 2016
  • BQ5H6233-Medjugorje 2016
  • BQ5H6307-Medjugorje 2016
  • BQ5H6579-Medjugorje 2016
  • Medugorje-54
  • PW3A0223-Medjugorje-22  2016
  • PW3A0386MEDJUGORJE 2016

(Foto e testo di Stefano Savini. Licenza Creative Commons, uso non commerciale, citare la fonte)

La nave scuola Amerigo Vespucci a Trieste per lanciare la candidatura olimpica Roma 2024. Le foto

La nave scuola Amerigo Vespucci a Trieste per lanciare la candidatura olimpica Roma 2024. Le foto

Trieste - Prosegue il tour dei porti italiani di Roma 2024 insieme alla sua ambasciatrice d’onore, la nave scuola Amerigo Vespucci. Il veliero, simbolo della candidatura della Capitale alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2024, è attraccato a Trieste, terza città toccata dallo storico veliero della Marina Militare, dopo le tappe di Cagliari e Bari. La nave ripartirà lunedì 16 maggio.

A fare gli onori di casa a bordo della nave più bella del mondo, il capitano, comandante Curzio Pacifici, che durante la conferenza stampa ha presentato il programma della sosta.

Erano presenti la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il capo di Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi e Mitja Gialuz, presidente della Società Velica Barcola Grignano, organizzatrice della Regata Barcolana.

Sulla "Vespucci", oltre alla candidatura olimpica, sono state presentate altre iniziative legate al mare e alla Marina: la nuova nave anfibia "Trieste" e il "Manifesto della 48/a edizione della Barcolana" - la storica regata internazionale che si terrà nel Golfo di Trieste dal 1 al 9 ottobre 2016 - realizzato dall'artista e critico d'arte triestino Gillo Dorfles.

"La candidatura di Roma alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi del 2024 non riguarda solo la Capitale, ma grandissima parte del territorio nazionale. Anche la nostra Regione ne è interessata e credo che sarà un'occasione per rilanciare l'Italia a livello mondiale, nello sport, ma soprattutto per dimostrare nuovamente la nostra capacità di organizzare grandi eventi" ha detto la presidente della Regione.

Porterà il nome della città di Trieste la nuova nave anfibia della Marina Militare, che potrà entrare in servizio presumibilmente nel 2020. Lo ha annunciato il capo di Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi.

Trieste dunque ritorna a solcare il mare (la nave prenderà il posto di uno degli attuali vascelli anfibi in servizio, San Giusto, San Marco e San Giorgio) rinnovando il nome che ebbe l'incrociatore pesante varato nel 1926 e costruito dallo Stabilimento Tecnico Triestino.

L'aver attribuito a una nuova nave della nostra Marina Militare il nome di Trieste, ha sottolineato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, può rappresentare un ulteriore riconoscimento alla città, ricordando tra l'altro le opportunità offerte dai nuovi investimenti pubblici nell'area del Porto Vecchio, l'incremento dei traffici commerciali allo scalo giuliano, il ruolo della città nella formazione in campo navale con il Dipartimento di Ingegneria navale dell'Università di Trieste e la nuova Accademia tecnica superiore.

È stato dunque sottolineato il possibile nuovo rinascimento a portata della città e dell'intero Friuli Venezia Giulia, per cercare di riconquistare uno spazio centrale nelle moderne dinamiche che agiscono nello scacchiere europeo, e come la Barcolana possa essere veramente testimone e mezzo promozionale del nuovo posizionamento di Trieste nel contesto continentale.

La Vespucci, ha osservato il comandante Curzio Pacifici, torna a Trieste dopo nove anni (l'ultimo approdo avvenne nel 2007) e dopo due anni di intensi lavori di ammodernamento per confermare quel modello di tradizione e concretezza, diffondendo la cultura del mare, che caratterizza la nave stessa e la Marina Militare Italiana.

L'auspicio, ha infine affermato Mitja Gialuz, ricordando la figura dell'ammiraglio Agostino Straulino, già comandante della Vespucci negli anni 1964/1965, è che la nave scuola possa essere sulla linea di partenza in occasione - nel 2018 - della cinquantesima edizione della Barcolana.

Di seguito la fotogallery di Stefano Savini:

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Spruzzata di neve in Friuli Venezia Giulia. Attesi altri fiocchi e poi miglioramento. Le foto

Spruzzata di neve in Friuli Venezia Giulia. Attesi altri fiocchi sparsi e poi miglioramento

FVG - Una spruzzata di neve ha imbiancato con un sottile velo il Friuli Venezia Giulia, con nevicate moderate nelle Alpi e Prealpi, ed in pianura a Udine, Cividale, Gemona, Palmanova e nelle province di Gorizia e Pordenone.

Nell'area di Trieste, neve sull'altipiano carsico e tratti gelati nella parte alta della città con chiusure in alcune strade particolarmente esposte al fenomeno: via Commerciale, Scala Santa, via Bonomea e limitrofe. Proteste da parte dei residenti per i disagi.

Qui le foto della nevicata sul Carso:

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Nevischio sulla A23 tra Palmanova e Udine Sud, sulla A34 Villesse-Gorizia, sulla A4 e sui tratti prealpini delle Statali. Sono entrati in azione i mezzi spargisale. Non sono segnalati particolari problemi per la circolazione.

Secondo le previsioni Osmer, un moderato fronte atlantico transita lunedì sulla regione, incontrando uno strato di aria fredda al suolo, e martedì ne è atteso un altro.

Di notte e al mattino sono probabili formazioni di ghiaccio al suolo. Martedì 5 gennaio cielo in prevalenza coperto.

Dalla tarda mattinata e fino a sera precipitazioni deboli a ovest, da moderate a localmente più abbondanti ad est con neve inizialmente fino a fondovalle e poi oltre i 500-600 m circa.

Foto: Stefano Savini

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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