La nave scuola Amerigo Vespucci a Trieste per lanciare la candidatura olimpica Roma 2024. Le foto
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- Pubblicato Venerdì, 13 Maggio 2016 11:09
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Prosegue il tour dei porti italiani di Roma 2024 insieme alla sua ambasciatrice d’onore, la nave scuola Amerigo Vespucci. Il veliero, simbolo della candidatura della Capitale alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2024, è attraccato a Trieste, terza città toccata dallo storico veliero della Marina Militare, dopo le tappe di Cagliari e Bari. La nave ripartirà lunedì 16 maggio.
A fare gli onori di casa a bordo della nave più bella del mondo, il capitano, comandante Curzio Pacifici, che durante la conferenza stampa ha presentato il programma della sosta.
Erano presenti la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il capo di Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi e Mitja Gialuz, presidente della Società Velica Barcola Grignano, organizzatrice della Regata Barcolana.
Sulla "Vespucci", oltre alla candidatura olimpica, sono state presentate altre iniziative legate al mare e alla Marina: la nuova nave anfibia "Trieste" e il "Manifesto della 48/a edizione della Barcolana" - la storica regata internazionale che si terrà nel Golfo di Trieste dal 1 al 9 ottobre 2016 - realizzato dall'artista e critico d'arte triestino Gillo Dorfles.
"La candidatura di Roma alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi del 2024 non riguarda solo la Capitale, ma grandissima parte del territorio nazionale. Anche la nostra Regione ne è interessata e credo che sarà un'occasione per rilanciare l'Italia a livello mondiale, nello sport, ma soprattutto per dimostrare nuovamente la nostra capacità di organizzare grandi eventi" ha detto la presidente della Regione.
Porterà il nome della città di Trieste la nuova nave anfibia della Marina Militare, che potrà entrare in servizio presumibilmente nel 2020. Lo ha annunciato il capo di Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi.
Trieste dunque ritorna a solcare il mare (la nave prenderà il posto di uno degli attuali vascelli anfibi in servizio, San Giusto, San Marco e San Giorgio) rinnovando il nome che ebbe l'incrociatore pesante varato nel 1926 e costruito dallo Stabilimento Tecnico Triestino.
L'aver attribuito a una nuova nave della nostra Marina Militare il nome di Trieste, ha sottolineato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, può rappresentare un ulteriore riconoscimento alla città, ricordando tra l'altro le opportunità offerte dai nuovi investimenti pubblici nell'area del Porto Vecchio, l'incremento dei traffici commerciali allo scalo giuliano, il ruolo della città nella formazione in campo navale con il Dipartimento di Ingegneria navale dell'Università di Trieste e la nuova Accademia tecnica superiore.
È stato dunque sottolineato il possibile nuovo rinascimento a portata della città e dell'intero Friuli Venezia Giulia, per cercare di riconquistare uno spazio centrale nelle moderne dinamiche che agiscono nello scacchiere europeo, e come la Barcolana possa essere veramente testimone e mezzo promozionale del nuovo posizionamento di Trieste nel contesto continentale.
La Vespucci, ha osservato il comandante Curzio Pacifici, torna a Trieste dopo nove anni (l'ultimo approdo avvenne nel 2007) e dopo due anni di intensi lavori di ammodernamento per confermare quel modello di tradizione e concretezza, diffondendo la cultura del mare, che caratterizza la nave stessa e la Marina Militare Italiana.
L'auspicio, ha infine affermato Mitja Gialuz, ricordando la figura dell'ammiraglio Agostino Straulino, già comandante della Vespucci negli anni 1964/1965, è che la nave scuola possa essere sulla linea di partenza in occasione - nel 2018 - della cinquantesima edizione della Barcolana.
Di seguito la fotogallery di Stefano Savini: