“Atlantico in cargo Liverpool - New York”, ultimo libro-diario di Girone Daloli alla libreria Ubik di Trieste
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- Pubblicato Mercoledì, 25 Settembre 2013 18:38
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Trieste - Venerdì 27 settembre ore 18 Marcello Girone Daloli presenterà il suo nuovo libro/diario “Atlantico in cargo Liverpool - New York”, scritto su un cargo e in una insolita Manhattan.
La presentazione del libro è inserita nel percorso che Daloli sta portando avanti da anni, dal titolo esemplificativo: “Dal marketing alla solidarietà. Il potere della comunicazione, da strumento di propaganda a mezzo di conoscenza e solidarietà”. Un percorso illustrato attraverso case history e aneddoti poco conosciuti tratti dalla sua esperienza lavorativa di marketing & management negli Stati Uniti con Pepsi Cola, televisiva in Italia e Spagna sino al Progetto Diga - Emergenza Zimbabwe, di cui è promotore, che illustrerà con il supporto di proiezioni fotografiche.
“Progetto Diga - Emergenza Zimbabwe”, nasce da un'intuizione dell'autore stesso che, tornato da un'esperienza presso l'ospedale di St. Albert nel nord dello Zimbabwe ha deciso di adoperarsi per dare acqua a migliaia di persone. L'ospedale ha un indotto di 113.000 persone, con 3 medici, 26 infermieri, energia elettrica poche ore di notte e sei su sette pozzi artesiani asciutti, ovvero pochissima acqua. Grazie a chi contribuisce a mandare avanti il Progetto Diga, oltre ad accedere all'acqua potabile, e ad un gruppo di volontari che lavorano gratuitamente, in diverse regioni del nord Italia si sono raccolti i fondi per terminare una diga, portare un chilometro di tubature fino all'ospedale, montare due impianti di potabilizzazione, realizzati in Italia e spediti dall'Onu attraverso il ministero degli affari esteri, che oggi garantiscono acqua potabile per oltre 10.000 persone per poter irrigare 4 ettari di campi.
Il ricavato dalla vendita del libro è interamente devoluto al Progetto Diga - Emergenza Zimbabwe. Per Informazioni: www.help-zimbabwe.org
L’autore sarà presente, anche, al convegno di Next domenica 29 ore 9.30 presso Ridotto del Teatro Verdi insieme a Fabio Burigana e Giacomo Sardina, dove parleranno di “Acqua e vita”.
Lavinia Florio Dragoni:presentato il libro edito da Marsilio
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- Pubblicato Martedì, 24 Settembre 2013 11:08
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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L’Associazione “Apriamo il Paracadute” di Buttrio, promotrice del progetto sostenuto anche da Turismo FVG, “Lavinia Florio: una dama friulana tra cultura del territorio e letteratura” che ha come obiettivo far conoscere un territorio sconosciuto ai più e che, arricchito dalla storia e dal vissuto di questa donna colta e intellettuale, sabato 21 settembre nella Villa Florio-Maseri in Persereano (Pavia di Udine), in collaborazione con la locale Associazione Tornà in Pais, ha presentato il libro edito da Marsilio “… la più istruttiva, e la più squisita delle conversazioni”. I carteggi letterari di Lavinia Florio Dragoni (1780-1811). Liliana Cargnelutti, della Sovrintendenza Archivistica FVG, ha introdotto alle problematiche del lavoro di ricerca svolto per la raccolta dei documenti per il volume curato da Fabiana Savorgnan di Brazzà. L’epistolario propone la ricostruzione - attraverso documenti e carteggi per la maggior parte inediti conservati prevalentemente nell’Archivio di Stato di Udine, nell’Archivio Florio di Persereano, nella Biblioteca civica “V. Joppi” di Udine - di Lavinia Florio Dragoni e del suo circolo letterario.
Personaggio emblematico del lavoro svolto sin qui dall’Associazione e dalla ricercatrice universitaria, è dunque Donna Lavinia, nata a Udine il 14 settembre 1745 e mancata nel 1811, figlia del poeta friulano Daniele Florio e poi sposa di Antonio Dragoni. La pubblicazione del suo epistolario rende conto del prestigioso circolo letterario friulano guidato dalla stessa dama, che raccolse intorno a sé molti eruditi friulani e veneti, fra cui il noto letterato padovano Melchiorre Cesarotti. Attraverso i luoghi delle lettere (Udine, Lovaria, Pasiano di Basiliano, Venezia, Padova) e i contenuti in esse esplicitati, si delinea un itinerario fisico e spirituale che permette di ricostruire un’epoca, ma anche uno stile di vita che caratterizzava il vivere in quella campagna friulana a cui Lavinia dedicava molto del suo tempo, in attività quali la coltivazione del vino e la cura delle attività quotidiane, che regalano quadri d’ambiente pregevoli e inediti di una vita agreste improntata alla sobrietà e all’amore per la natura e il paesaggio.
Il percorso storico e letterario che si delinea attraverso le lettere, dà conto di un intenso fermento di idee che tra fine Settecento e inizi Ottocento testimoniano di una fitta rete di relazioni tra il Friuli e il vicino Veneto, come ha ben sottolineato Liliana Cargnelutti, che si è soffermata su alcune delle più note personalità di eruditi friulani (Gregorio Bartolini, Giovanni Battista Flamia, Giuseppe Greatti, e altri), rappresentanti e voci autorevoli del clima politico di fine Settecento.
Durante la serata anche la consegna del riconoscimento “di Toppo Wassermann: lo sguardo verso l’orizzonte”, dedicato quest’anno alla nobile famiglia friulana dei Florio per il ritorno della biblioteca Florio nella sua dimora udinese, conferito per il 2013 al Magnifico Rettore Cristiana Compagno per l’impegno profuso per far si che la donazione della Biblioteca e dell’archivio Florio diventasse realtà, rendendone così possibile il trasferimento nella sua sede originaria; e al di chiara fama, professor Attilio Maseri, fautore della donazione e che così facendo ha scelto di lasciare la biblioteca, prezioso patrimonio culturale ambito anche all’estero, in regione.
“ L’Associazione Apriamo il paracadute, - dice la presidente Mària Croatto- nel 2010 ha istituito il riconoscimento “di Toppo-Wassermann: lo sguardo verso l’orizzonte” quale segno ed anche sostegno a chi, in periodi di crisi, come quello attuale, intraprende o ha effettuato scelte coraggiose, di ampio respiro e di lungimiranti vedute”.
La serata ha visto la presenza di molte autorità, di Gilberto Pizzamiglio della Marsilio, di Paolo Balbo, figlio di una Florio, dell’architetto Maria Antonietta Cester Toso, responsabile della ristrutturazione degli anni ’80 del Foledor che ha ospitato la biblioteca sino ad oggi, e infine, del Presidente del Fogolar Furlan di Tokyo, Flavio Parisi, al quale è stata donata copia del volume per una biblioteca universitaria della città giapponese. Coinvolgente la lettura di alcune lettere della dama friulana da parte di Paola Bonesi con lieto brindisi finale di eccellenza, curato dall’associazione “Donne del Vino” e la fresca ma già notevole voce della cantante friulana, Giulia Daici. Per info: www.apriamoilparacadute.it
"All'ombra dell'impero”, ultimo romanzo dello scrittore Alberto Custerlina
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- Pubblicato Martedì, 17 Settembre 2013 13:32
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Trieste – L'ultimo romanzo di Alberto Custerlina "All'ombra dell'impero" (Baldini&Castoldi) verrà presentato,venerdì 20 settembre alle 18, nella sala di lettura della Libreria Minerva di via san Nicolò 20, da Valerio Fiandra. Sarà presente l'autore. Sabrina Gregori, attrice di teatro amatoriale e scrittrice triestina, leggerà alcuni brani del libro.
Il libro parla di una Trieste nella primavera del 1902. Il ricordo dei fatti di sangue seguiti al primo sciopero operaio dell’Impero asburgico è ancora vivo nella mente della cittadinanza. A pochi giorni dalla revoca dello stato d’assedio proclamato dal governo di Vienna, un sottufficiale dell’esercito viene trovato morto e sfigurato in un vicolo. Intanto, una preziosa reliquia cristiana, il Mandylion, viene rubata, perduta e infine ritrovata da Davorin, un ragazzino di dodici anni che in seguito a ciò pare acquisire strani poteri. Anton Adler, padrino di Davorin nonché commissario di Polizia, e il suo amico Artan Hagopian, mercante di cineserie e legittimo custode della reliquia, si lanciano alla ricerca degli assassini del militare, intuendo il legame tra l’omicidio e il furto. I due diventano così i protagonisti di un’avventura che affonda le radici nel tempo di Gesù, nella Cina coloniale e nel cuore occulto dell’Europa. A complicare l’indagine, il maggiore Ettore Gortan, un ufficiale molto in vista che ha qualcosa da nascondere.
L'autore Alberto Custerlina ha esordito nel 2008 con "Balkan bang!" (ed. PerdisaPop) per il quale è stato indicato come "miglior esordiente" dalla giuria del Premio Camaiore di Letteratura Gialla 2009. Nel 2010 ha pubblicato "Mano nera" e nel 2011 "Cul-de-sac", entrambi per i tipi di B.C.Dalai editore.
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